Senza Messi e Ronaldo a farla da padroni, il Pallone d'oro entra in una nuova era. E lo si è fatto adattando anche il regolamento del premio più ambito, ormai organizzato, ma solo per la cerimonia, con l'Uefa. Lo scrutinio rimane invece nelle mani del direttore del mensile France Football secondo i criteri che devono ricompensare “il miglior giocatore al mondo senza distinzione di campionato e di nazionalità”, come recita l'articolo due. Il periodo di riferimento da prendere in considerazione, secondo l'articolo tre, è l'integralità della stagione, da agosto ad agosto, proprio per integrare anche le grandi competizioni internazionali che si tratti di Mondiale, Europeo, Coppa d'Africa, Coppa America e in caso le Olimpiadi.
Tre i criteri principali (art. 4): le prestazioni individuali, per carattere decisivo e capacità di impressionare gli osservatori; quindi le prestazioni collettive e il palmares; infine classe e fairplay. L'articolo cinque stabilisce che a votare sia una giuria internazionale di giornalisti specializzati, uno per paese secondo i primi cento dell'ultima classifica Fifa, prima della pubblicazione dei trenta candidati. Una lista scelta dalla redazione di France Football, con l'aggiunta del giurato che aveva centrato i cinque migliori lo scorso anno (Costa Rica), e Luis Figo, ambasciatore Uefa. Si attribuiscono quindi 15 punti al miglior candidato, 12 al seguente, quindi 10, 8, 7, 5, 4, 3, 2 e un punto. Vince chi accumula più punti. A quanto pare, vista la reazione del Real Madrid che ha annullato la trasferta a Parigi, non dovrebbero essere né Vinicius né Bellingham, né tantomeno Mbappé. Rodri invece ci sarà.
Fonte: gazzetta.it