Il derby d'Italia sotto la Mole non può che evocare dolci ricordi a Paulo Sousa: il portoghese, nella sua carriera da calciatore, ha vestito entrambe le maglie. Da regista, ha servito la maglia della Vecchia Signora sotto la guida di Lippi, poi quella della Beneamata. Domenica sera Juve ed Inter si scontrano per la 232a volta nella loro storia, nella classica per eccellenza del campionato italiano. Un derby d'Italia che nessuna delle compagini può permettersi di sbagliare, vista la delicata posizione in classifica. L'ex centrocampista e allenatore della Fiorentina ha presentato il big match in un'intervista per la Gazzetta dello Sport.
Le parole di Paulo Sousa prima di Juventus-Inter
Sulla situazione della Juve
"E' squadra da scudetto e da Champions. Vive una normale transizione aggravata dal Covid, è in difficoltà. Ma da qui a mettere in croce Allegri..."
Su Allegri
"Vincere quello che ha vinto lui non è da tutti. Quando si giudica non si può dimenticare il passato. Ha un'abilità straordinaria nel cambiare sistema e ruoli in 90': devi sapere leggere tutte le situazioni. E poi lotta, sempre!"
Su Inzaghi
"Ha fatto un lavoro molto intelligente, mantenendo il 3-5-2 e dando più libertà e meno rigidità all'organizzazione ereditata da Conte, un tecnico con convinzioni precise, disiciplina e dinamiche rigorose".
Sull'imminente partita
"Ogni squadra ha alcune fragilità. Quelle di Juve e Inter sono sulle fasce. Importante sfruttare questi corridoi per creare superiorità non solo numerica, ma di soluzioni: saltare l'uomo, crossare, cambiare velocità. L'Inter ha la rosa migliore della A [...] Attacca la profondità velocemente, cosa che la Juve soffre anche se è bassa".
Miretti, Fagioli e Iling reclamano più spazio
"Nel mio calcio non contano età, ma qualità e obiettivi. Iling è potente e aggressivo, ma Kostic ha più continuità e qualità nei cross. Miretti e Fagioli veloci, ma con meno fisicità nelle palle inattive oggi decisive: per questo c'è Pogba. L'età non c'entra".