L’assist che il Diavolo aspettava per andare all’assalto di Strahinja Pavlovic è arrivato. Il gigante serbo, tornato giovedì al lavoro dopo le vacanze post Europeo, ha comunicato al Salisburgo che vuole essere ceduto e che ha scelto il Milan come destinazione futura. I dirigenti rossoneri, che già si sentivano garantiti dall’aver raggiunto con il difensore l’accordo economico sull’ingaggio (passerà da 700.000 euro a 1,5 milioni più bonus), adesso sono ancora più convinti che l’affare andrà in porto. C’è ancora da lavorare, ma adesso in via Aldo Rossi le sensazioni sono positive e da domani verrà studiato un rilancio per invogliare gli austriaci a chiudere in tempi brevi l’operazione. Perché la parola d’ordine resta “niente fretta”, ma all’inizio del campionato manca meno di un mese e almeno un centrale difensivo e un centrocampista necessitano a Fonseca per non partire ad handicap. Il club del gruppo Red Bull per il cartellino di Pavlovic voleva trenta milioni, ma la prima richiesta non ha retto di fronte all’assenza di un’offerta da un club inglese o di uno della Saudi Pro League (queste sono le variabili che possono scombinare i piani...). In più c’è la volontà del calciatore, che da domani tornerà in gruppo, ma che è attratto dalla prospettiva di disputare la Champions League con la maglia rossonera e di trasferirsi in un club storico di una città... alla moda come Milano. Ibrahimovic, Furlani e Moncada hanno fatto capire di essere disposti ad alzare l’offerta, ma senza esagerare. Ecco perché l’operazione può essere chiusa attorno a quota venti milioni, magari inserendo un paio di milioni di bonus. Non va esclusa neppure una percentuale sulla futura rivendita, magari per abbassare ulteriormente la parte fissa. Di certo nei prossimi giorni la trattativa è destinata a prendere quota. L’obiettivo è quello di avere Pavlovic per la tournée negli Stati Uniti. Magari non in tempo per la partenza di giovedì, ma vederlo arrivare oltre Oceano, farebbe sorridere Fonseca. Il serbo è in ogni caso destinato a diventare il secondo colpo rossonero dopo l’acquisto di Morata. E poi c’è il discorso relativo alla mediana dove gli innesti potrebbero essere due, ovvero Youssouf Fofana e Lazar Samardzic. Perché accada è necessario monetizzare le cessioni di Bennacer (cinquanta milioni di clausola; estimatori in Arabia Saudita) e Adli o Pobega, partenze da aggiungere a quelle di Simic e Romero (già concluse) e di Ballo-Touré e Origi (ufficialmente ai margini del progetto). L’abilità in fase di interdizione del francese del Monaco è indispensabile per proteggere la difesa e in settimana, come per Pavlovic, ci sarà un’accelerata. Probabilmente quella finale. Perché nel Principato stanno metabolizzando che, con il contratto in scadenza nell’estate del 2025, non è possibile correre il rischio di perdere Fofana a zero tra una manciata di mesi. Il nazionale transalpino si è promesso al Diavolo ed è disposto ad aspettarlo fino alla prossima estate senza rinnovare. Ibra, ieri presente a Vienna insieme a Moncada, punta a chiudere a quindici milioni, bonus compresi: la distanza da colmare non è molta. Per Samardzic, invece, nei prossimi giorni andrà in scena un incontro a Casa Milan: il serbo è attratto dal trasferirsi in rossonero, ma l’Udinese chiede la stessa cifra (venti milioni) della scorsa stagione, quando il passaggio all’Inter di “Laki” era cosa fatta. E invece...
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Pavlovic, ci siamo: ha detto al Salisburgo che vuole solo il Milan
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