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Calcio

Per l'Europa e per il futuro alla Juventus: Vlahovic, ora servono più gol

Livia Taglioli
Per l'Europa e per il futuro alla Juventus: Vlahovic, ora servono più golN/A
Il serbo, a secco da due mesi in Serie A, torna a Cagliari dove fece la prima doppietta italiana. Allegri lo spinge: "Può diventare un grande"
La Juve non segnava così poco - ha all'attivo 45 reti in 32 giornate di campionato - da 25 anni, da quella stagione 1998-99 terminata con un settimo posto buono per l'Intertoto e che evoca pure il ricordo delle dimissioni di Lippi, sostituito in corsa da Ancelotti. La Juve attuale ha però la particolarità che il suo centravanti, il serbo Vlahovic, è l'attuale vice capocannoniere della serie A alle spalle di Lautaro, con un parziale di 15 reti fin qui. E al netto di errori, pali e rigori falliti, perché Dusan come tutti gli attaccanti non è infallibile e quest'anno sta anche vivendo un percorso di maturazione che ancora non lo ha portato a risolvere tutte le sue fragilità. Una fra queste: la predilezione del gol contro le "piccole" rispetto alle "big". Una caratteristica questa che, seppure finora abbia rappresentato un limite per lui e la Signora, suona benaugurante nell'imminenza della prossima gara di campionato, in programma venerdì sera contro un Cagliari impegnato nella lotta salvezza e che ha visto la prima doppietta italiana du Dusan sebbene con la maglia della Fiorentina (10 novembre 2019). Il periodo d'oro di Vlahovic si è infatti snodato nei 64 giorni tra Frosinone (lo scorso 23 dicembre) e Frosinone (ospitato allo Stadium il 25 febbraio). Nelle 9 gare (su 10) in cui era in campo, Dusan ha firmato 10 reti, fra cui tre doppiette (e due assist), concentrate in 7 partite. Ma il dato numerico non basta a fotografare una situazione dai risvolti più articolati: le tre doppiette sono infatti arrivate contro Sassuolo, Lecce e Frosinone, peraltro già trafitto con un gol nella gara d'andata, prima rete del periodo d'oro del serbo. A secco - nel periodo considerato - contro Roma e Inter, l'attaccante ha realizzato le restanti tre reti contro Salernitana, Empoli e Verona, a conferma del fatto che il suo killer instinct si scatena solo contro le squadre dal decimo posto in giù. La sua ultima rete in campionato risale al 25 febbraio (doppietta al Frosinone) ma la Juve nella volata Champions ha bisogno come il pane dei suoi gol, vista la scarsa efficacia sotto porta degli altri suoi effettivi: con la speranza che Cagliari serva a rompere nuovamente il ghiaccio (incoraggiato anche dalle più recenti parole di Allegri nei suoi confronti: "Può diventare un grande"), ma che nelle restanti sei gare Vlahovic vinca l'incantesimo che lo tiene imprigionato (l'ultimo suo gol contro una diretta concorrente - perché all'epoca lo era - risale al 26 novembre contro l'Inter), andando a segno anche contro una "big", sia essa la Lazio, il Milan, la Roma o il Bologna, in rigoroso ordine di calendario...