Hakan Calhanoglu contro la Roma poi Juan Cuadrado contro il Genoa. Poco più di ventiquattro ore di differenze e un punto in comune: il gol "olimpico" direttamente dalla bandierina.
Un evento raro nel calcio ma che nell'ultimo turno di Serie A TIM abbiamo ammirato ben due volte, con la complicità di Rui Patricio nel caso dell'interista e con una perfezione al millimetro nel caso dello juventino.
Perché si chiama gol olimpico?
Il gol segnato direttamente da calcio d'angolo è stato ribattezzato "olimpico" come tributo al primo giocatore a riuscire nella prodezza. Nel 1924 fu Cesareo Onzari, argentino a battere l'Uruguay campione olimpico direttamente dalla bandierina.
All'epoca il Mondiale di calcio non era ancora stato inventato e la manifestazione più prestigiosa era l'Olimpiade, vinta da poco proprio dall'avversario dell'Argentina in quella amichevole.
Il cambio di regola
Se quello di Cesareo Onzari è riconosciuto ufficialmente come il primo gol olimpico è anche perché giusto tre mesi prima la regola riguardante il corner venne cambiata.
Fino a giugno del 1924 la perla direttamente da calcio d'angolo di Onzari sarebbe stata annullata. Prima infatti se un pallone calciato dalla bandierina non riceveva alcuna deviazione successiva veniva considerato fallo.
I gol olimpici in Serie A TIM: il mito di Palanca
Quando si parla di gol olimpici la connessione è diretta con Massimo Palanca, famoso per i suoi folti baffi e per l'abilità di segnare direttamente dalla bandierina: ben 13 i suoi centri dal corner.