Cristiano Giuntoli è arrivato alla Juventus meno di un anno fa, eppure si è già guadagnato il consenso di molti tifosi juventini, in particolare di tutti quelli che aspettavano con trepidazione l’esonero di Massimiliano Allegri. Eppure chi lo conosce bene sa che l’addio anticipato del tecnico bianconero lo ha rattristato parecchio, perché lui è convinto di aver fatto il possibile per crearsi un rapporto con il tecnico e farlo funzionare.
Le cose però sono andate diversamente e da questo momento in poi il d.t. scelto l’estate scorsa dalla proprietà per aprire un nuovo ciclo e investito direttamente da John Elkann di una grossa responsabilità ("Aiuterà a plasmare il futuro della Juventus", ha scritto nella lettera agli azionisti di Exor) avrà un ruolo ancora più centrale dentro alla Juventus. Alla fine la guerra a senso unico di Max contro il nuovo responsabile dell’area tecnica (che per l’allenatore aveva la colpa di non essere stato scelto da lui) è finita con una netta vittoria del secondo.
Dopo un primo anno di studio Giuntoli ora dovrà lasciare il segno, a cominciare dal mercato. Nel frattempo si sta costruendo la sua squadra di fedelissimi che lo aiuterà nell’opera di ricostruzione. Cristiano è uomo di mondo oltre che di campo, per anni ha lavorato accanto a un presidente vulcanico come Aurelio De Laurentiis e ha imparato a disinnescarlo. Tra le sue doti c’è la capacità di smussare gli spigoli cercando la collaborazione. In società sono contenti del suo primo anno perché è entrato in un nuovo mondo in punta di piedi, senza voler subito imporre la sua legge e adattandosi a una situazione economica complicata che ha condizionato la campagna acquisti. Con Allegri prima ha provato ad aprire un dialogo e poi si è un po’ defilato quando il clima è diventato teso, per evitare di innervosire il tecnico che non gradiva troppo la sua presenza, continuando però ad avere il filo diretto con Maurizio Scanavino.
Nell’ultimo periodo i rapporti con Allegri più che tesi erano inesistenti così come le sfuriate del tecnico (non solo contro Giuntoli) sono state diverse, tollerate per quieto vivere e per non mettere a rischio l’obiettivo più importante, la qualificazione alla Champions. Ora per Giuntoli inizia la fase due in bianco e nero: dopo il primo trofeo conquistato con la Signora (un anno dopo lo scudetto) avrà il delicato compito di portare a Torino l’allenatore che dovrà riportare in alto la Signora. Prima Thiago Motta, poi il mercato di comune accordo con il nuovo tecnico per ritornare a giocare con un modulo più offensivo, 4-3-3 o 4-2-3-1. Un argomento che aveva provato ad affrontare anche con Allegri, che però era stato tassativo nel voler andare avanti con la difesa a tre.
La posizione di Giuntoli sarà rafforzata anche dai cambiamenti societari già in atto e dell’arrivo dei suoi collaboratori di fiducia. Dopo l’addio di Matteo Tognozzi (andato al Granada in autunno) ci saranno quelli di Giovanni Manna (che verrà “liberato” a breve per il Napoli) e Federico Cherubini, molto legato ad Allegri e come il tecnico uno degli ultimi superstiti dell’era Agnelli. Per sostituirli arriveranno alcuni suoi fedelissimi, risorse preziose a livello strategico e tecnico: Giuseppe Pompilio, suo vice fin dai tempi di Carpi e ora in scadenza a Napoli, e Stefano Stefanelli, in questa stagione d.s. del Pisa. Verrà ampliata e rinforzata l’area scouting e sono previsti cambiamenti pure nel settore giovanile, con l’arrivo di Michele Sbravati che si aggiungerà a Massimiliano Scaglia. Verso la conferma Claudio Chiellini, attuale dirigente della Next Gen, mentre il gemello Giorgio a luglio rientrerà dagli Usa (attualmente sta lavorando per il Los Angeles FC, la sua ultima squadra da giocatore). Per l’ex capitano, amato dai tifosi e con ottimi rapporti con il club, potrebbe aprirsi un nuovo ciclo da dirigente alla Juventus. Quanto allo staff tecnico, Simone Padoin e Francesco Magnanelli, collaboratori molto apprezzati dalla dirigenza, potrebbero restare in bianconero anche nel 2024-25 ed essere aggregati al futuro gruppo di lavoro di Thiago Motta.
Fonte: Gazzetta.it