L’arbitro del match di Stefano Pioli ha il fischietto tra le labbra. L’allenatore rossonero corricchia in mezzo al campo a testa alta facendo leva sui risultati e sull’orgoglio: uno scudetto, una semifinale di Champions, dozzine di calciatori da “prima e dopo la sua mano”, presi da ragazzini e valorizzati col tempo. Leao, Bennacer, Theo. Ma ormai la sua partita con il Milan sembra finita. Stefano Pioli potrebbe separarsi dal Milan a fine stagione. L'hashtag #PioliOut è tornato di moda su X nel giro di una decina di minuti. Un viaggio iniziato nel 2019, da traghettatore, dopo le prime sette partite targate Giampaolo, e continuato attraverso una serie di successi. Nel 2021 ha riportato il Milan ai gironi di Champions dopo sette anni dall’ultima volta, nel 2022 ha vinto lo scudetto dopo undici stagioni, mentre nel 2023 ha guidato la squadra in semifinale della grande coppa. Il Milan che esce dall’Europa League sa di sconfitta su più fronti. Il primo è che la seconda coppa valeva una stagione. Era l’ultimo obiettivo in termine di trofei, di prestigio, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Dea e l’Inter sulla via dello scudetto. Il secondo è il “come”. I rossoneri sono usciti sbagliando due partite senza alcun appello, fermi alla traversa di Giroud nella gara d’andata e al legno di Loftus al ritorno. Hanno calciato "40 volte in porta", come ha detto Pioli, ma hanno segnato un solo gol. E ora? Di sicuro la sfera passerà tra i piedi del triumvirato: Moncada, Ibrahimovic e Furlani. Quest’ultimo, pubblicamente, ha parlato più volte del destino dell’allenatore: “È da inizio stagione che dopo ogni sconfitta emergono critiche al mister e i dubbi relativi al suo futuro. Posso solo dire di essere fortunato ad averlo con noi”. Anche perché il Milan ha 12 punti in più rispetto all’anno scorso. E la rosa è di sicuro più forte rispetto alla stagione scorsa, soprattutto se consideriamo le riserve. I piani alti, però, sono chiamati a prendere una decisione. Fischiare la fine al match di Stefano Pioli, che contro la Roma ha toccato quota 233 panchine in rossonero, o proseguire con l’uomo dello scudetto. In sala stampa, dopo le interviste di rito alle tv, Pioli ha parlato per l’ennesima volta del futuro: “Portate pazienza fino alla fine, poi tireremo le somme e affronteremo il discorso”. La prima data cerchiata di rosso è quella di lunedì 22 aprile. Il giorno del derby contro l'Inter. I nerazzurri, con un successo, vincerebbero il tricolore davanti a Pioli. Stavolta sventare lo smacco potrebbe non bastare.
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Pioli e il Milan, futuro mai così incerto. Vincere il derby potrebbe non bastare
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