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Calcio

Più palloni, meno corse: il piano di Thiago Motta per Vlahovic

Filippo Cornacchia
Più palloni, meno corse: il piano di Thiago Motta per VlahovicN/A
"Dusan è un grande attaccante, ma il talento ha bisogno della squadra", ha detto il tecnico, che punta a coinvolgerlo di più nel gioco 

Più dialogo e più compagni accanto, meno metri da percorrere e più gol. Suona più o meno così la “missione Vlahovic” di Thiago Motta. L’allenatore bianconero vuole mettere il bomber serbo al centro della sua Juventus per renderlo ancora più spietato sottoporta, la sua specialità. "Dusan è un grande attaccante, ma il talento ha bisogno della squadra. Quando c’è spirito di squadra, i talenti emergono e sono sicuro disputeranno una grande stagione", ha detto l’italo-brasiliano durante la conferenza di presentazione dell’altro giorno. Ieri Thiago Motta ha incontrato per la prima volta DV9, arrivato a Torino con il primo gruppo di nazionali, e oggi con l’inizio del ritiro tedesco di Herzogenaurach comincerà a lavorare nel dettaglio con il suo nuovo centravanti. "Vlahovic sarà più coinvolto nel gioco di Thiago Motta e potrà segnare anche 30 gol", ha pronosticato Cesare Prandelli, allenatore tanto del serbo alla Fiorentina quanto di Motta ai tempi dell’Italia vicecampione d’Europa 2012. Le lezioni private – e di squadra – inizieranno in Germania. Thiago non vuole fare di Vlahovic un clone di Zirkzee, attaccante di punta del suo Bologna dei miracoli. Questione di caratteristiche: Dusan e Joshua sono troppo diversi. Piuttosto vuole esaltare al massimo le qualità di Vlahovic. Un po’ affinando certi colpi di Dusan e un po’ coinvolgendolo maggiormente nel gioco. La sensazione, in attesa dei primi esperimenti sul campo, è che Thiago cercherà di accompagnare il serbo con più giocatori d’inserimento e d’assalto.

 

Un modo per ridurgli i metri da percorrere e aumentargli i rifornimenti dalla corsie esterne o attraverso le imbucate centrali. Il tutto per far sentire Vlahovic meno isolato e più vicino alla porta, il suo habitat naturale. E magari trasformare in realtà la profezia di Prandelli. Dusan sarà supportato da Kenan Yildiz, ma non da Soulé: l’argentino verrà sacrificato in nome del bilancio. La Roma, forte del gradimento dell’ex Frosinone, è pronta ad alzare nuovamente l’offerta per provare a superare la concorrenza di Leicester e West Ham e ottenere il sì della Juventus, che punta a incassare almeno 30 milioni più 5 di bonus. Sono ore decisive per il fantasista sudamericano che, almeno per il momento, dovrebbe andare in Germania con la Juventus in giornata. La cessione di Soulé consentirà a Cristiano Giuntoli di dare l’assalto a un paio di ali: da Adeyemi (Borussia Dortmund) a Galeno (Porto) fino a Jadon Sancho (Manchester United), per il quale si spera in un prestito last minute. Il jolly tedesco e quello brasiliano (ma con passaporto portoghese) sono alternativi ma entrambi al centro dei pensieri dei dirigenti bianconeri, che hanno già incassato una disponibilità di massima da parte di entrambi i giocatori. Diversa, almeno per ora, la posizione del Borussia Dortmund e del Porto. Se i vicecampioni d’Europa non sembrano voler concedere sconti (per Adeyemi si parla di almeno 40-50 milioni), i portoghesi hanno bisogno di fare cassa per il fair play finanziario. Così Galeno potrebbe costare anche meno dei 40 milioni richiesti finora dal Porto.

 

Fonte: Gazzetta.it