Quante volte abbiamo purtroppo sentito di episodi di violenza che coinvolgono gli arbitri? Per contrastare queste situazioni negative è stata presentata a Roma una proposta di Legge che tutela i direttori di gara anche a livello dilettantistico.
La proposta
Modifiche alla L.401 del 13 dicembre 1989 e al codice penale in materia di lesioni personali e omicidio preterintenzionale in danno di arbitri o di altri soggetti che assicurano la regolarità tecnica di una manifestazione sportiva.
Questo è quello su cui si è discusso a Roma, presso una sala della Camera dei Deputati. L'obiettivo? Limitare, appunto, episodi di violenza sui campi di calcio e, soprattutto, inculcare ai più giovani una cultura sportiva idonea alla nostra società.
All'incontro erano ovviamente presenti i fautori di questa proposta, gli Onorevoli del PD Carmelo Miceli e Luca Lotti, ma anche il Presidente dell'AIA Alfredo Trentalage, il Vice Duccio Baglioni, il Segretario Silvia Moro e per il Comitato Nazionale Carlo Pacifici e Antonio Zappi.
Le reazioni
"L'iniziativa nasce dall'esigenza di contrastare concretamente gli episodi di violenza che nel corso delle manifestazioni sportive sono in costante aumento. Il tema della violenza è di triste attualità e la politica deve fare la sua parte" hanno sottolineato Carmelo Miceli e Luca Lotti.
I due Onorevoli hanno trovato un riscontro positivo anche nelle parole di Alfredo Trentalange: "È una legge che parla di valori e noi oggi, con la condivisione di questo testo, abbiamo la possibilità di fare squadra e parlare tutti con la stessa lingua. Bisogna avere rispetto anche per gli arbitri più giovani.
Ricordiamoci infatti sempre il valore non solo sportivo ma anche sociale rappresentato dallo svolgere il ruolo dell’arbitro, tramite i concetti di giustizia e di pace, oltre che formativo di crescita umana in termini di responsabilità e capacità di decidere", ha sottolineato il Presidente dell'AIA.