Devastante come pochi, ma soprattutto imprevedibile. Juan Cuadrado può essere l'arma in più della Juventus di Allegri in questa Serie A TIM, ma prima va risolto il suo equivoco tattico.
Contro il Bologna il colombiano è stata l'arma in più dei bianconeri e non solo per il gol segnato che ha chiuso di fatto il match. La sassata per il 2-0 finale al Dall'Ara è stato frutto di una partita giocata a ritmi elevati con la quinta marcia ingranata, come non si vedeva da tempo.
Terzino goleador
Terzino, sì. Juan Cuadrado il meglio di sé lo dà quando può puntare il campo partendo da lontano e prendendo velocità. Contro il Bologna è stato una spina nel fianco costante con la capacità di prendersi gli spazi sgasando a tutto andare sulla destra, ma anche tagliando spesso verso il centro.
Una volta arrivato al limite dell'area poi diventa imprevedibile, tra dribbling e tecnica, soprattutto se negli ultimi sedici metri arriva in velocità.
Spesso per i difensori le scelte sono due: essere saltati senza fatica, come successo a Svanberg del Bologna, oppure tentare l'intervento alzando la probabilità di fallo da rigore vertiginosamente.
Contro il Bologna Juan Cuadrado ha segnato il suo quarto gol in questa Serie A, eguagliando il suo miglior bottino in un singolo campionato con la maglia bianconera (come nel 2015/16 e nel 2017/18), ma la sua rete più importante dovrebbe arrivare fuori dal campo.
Dopo un paio di mesi a giocare in posizione più avanzata, togliendosi quindi campo e velocità, Cuadrado ha convinto Allegri a rispostarlo più indietro. Conseguenza degli infortuni o altro poco importa, quello che conta sono le prestazioni del colombiano e da quelle la Juventus deve ripartire.