“Nun se pò spiega”. Un teaser - ovvero un annuncio pubblicitario - che ha rispettato in pieno le aspettative. È durata esattamente venti giorni, infatti, la campagna abbonamenti della Roma. Alle 12 e a quota di poco superiore a 38 mila, il club ha deciso di interrompere la vendita delle tessere annuali nei vari settori per una sorta di eccesso di amore. Nella fase di rinnovo, iniziata appunto il 7 giugno, erano stati sottoscritti oltre 37 mila abbonamenti. Un numero incredibile considerata anche la mancata qualificazione in Champions e un mercato che deve ancora decollare. Sono andate presto in esaurimento le disponibilità per Curve, Distinti e buona parte della Tribuna Tevere (rimasti solo qualche centinaia di Tevere Top) sulla falsariga di quanto avvenuto un anno fa durante la gestione Mourinho e dopo la finale di Europa League persa a Budapest in un lasso temporale però più ampio.
Alle 10 di questa mattina è iniziata la vendita libera che ha fatto registrare in pochi minuti una fila virtuale di oltre duemila persone, anche se non tutti hanno poi ultimato il processo. A disposizione c’erano appunto la Tevere Top e la sola Tribuna Monte Mario lato Sud mentre le rimanenze esigue degli altri settori saranno fruibili tramite la vendita di biglietti per singolo evento. Superata di poco quota 38 mila il club ha deciso di sospendere la campagna abbonamenti proprio come avvenuto lo scorso giugno quando gli abbonati furono un migliaio in più anche perchè il lasso temporale fu più ampio: dal 17 maggio al 20 giugno. Se la Roma non avesse deciso di terminare oggi la campagna, probabilmente sarebbe arrivata a 45 mila tessere vendute. Si tratta comunque del secondo miglior risultato dai tempi della Roma di Totti e Capello targata 2002-2003 quando si presentarono in 48 mila alla prima di campionato tessere alla mano.
I numeri totalizzati lo scorso anno d’altronde testimoniano quanto il lavoro compiuto per riportare persone allo stadio abbia generato risultati più che positivi sotto la gestione Friedkin. Lo scorso anno sono state oltre 1,7 milioni di persone accolte all’Olimpico con una presenza media di 62mila tifosi, il 99% dei settori occupati dai romanisti e ben 57 sold out registrati durante l’era Friedkin. Oltre al record assoluto raggiunto nell’ultima in casa contro il Genoa dopo la ristrutturazione dello stadio (67.334). Un boom accompagnato anche da un aumento del settore merchandising che ha influito non poco anche nella gestione dei ricavi della Roma. Il club giallorosso oggi può vantare un bilancio migliore rispetto a quello degli anni passati. Un risultato che fa felice anche Daniele De Rossi. Il tecnico, oltre ad avere un Olimpico di fuoco a disposizione a ogni partita, può ora guardare con maggiore ottimismo al mercato considerato un margine di manovra superiore rispetto alle ultime stagioni.
Fonte: Gazzetta.it