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Calcio

Rabiot e McKennie in bilico, avanti per Koopmeiners e Samardzic: la Juve cambia motore

Fabiana Della Valle
Rabiot e McKennie in bilico, avanti per Koopmeiners e Samardzic: la Juve cambia motoreN/A
I bianconeri preparano la rivoluzione a centrocampo: anche Ugarte e Zubimendi restano piste valide

La virtù sta nel mezzo: così diceva Aristotele in un’epoca lontana, ma la locuzione è ancora attuale e può essere applicata anche al mondo del pallone. Il centro è il luogo in cui regna l’equilibrio tra due estremi, la smania di attaccare e la necessità di difendersi. Il centro è il reparto in cui la Juventus ha sofferto di più in questa stagione e quello che potrebbe cambiare di più nella prossima, tra contratti in scadenza, prestiti e possibili aggiustamenti di ruolo.

Una vera e propria rivoluzione che dipenderà molto dalle scelte che faranno la Juventus e i giocatori in bilico. Una cosa è certa: la mediana sarà il reparto da cui ripartire per costruire una squadra competitiva e ad altezza Champions League. Cristiano Giuntoli ci sta lavorando da tempo, da quando ha capito che su Paul Pogba non avrebbe più potuto contare. Da quel momento ha iniziato a lavorare su Teun Koopmeiners, mezzala dell’Atalanta che garantisce un sacco di gol (già 12 in campionato, il doppio di quelli realizzati da tutto il reparto di mezzo bianconero), muscoli, corsa e qualità. Ma gli innesti potrebbero essere anche essere due, se Adrien Rabiot e Weston McKennie dovessero decidere di traslocare altrove.

Partiamo dall’inizio: la Juventus aveva cominciato la stagione non solo con Pogba ma anche con Nicolò Fagioli in rosa, di fatto però li ha potuti utilizzare solo per pochissimo tempo. Fagioli tra poco rientrerà, per Pogba invece si attende la sentenza del Tas ma difficilmente avrà uno sconto così importante sui 4 anni di squalifica da consentire di poterlo utilizzare nella prossima stagione. Così i bianconeri, che a gennaio si sono cautelati con Carlos Alcaraz, preso in prestito dal Southampton, dovranno correre ai ripari. Anche perché la mediana bianconera ha dimostrato di essere in grande difficoltà soprattutto in termini di gol: mai era successo dal 2014-15 a oggi che il centrocampo avesse segnato così poco. Il record negativo finora erano state le 7 reti del 2019-20 e del 2021-22, ma quest’anno il bottino della Signora rischia di essere ancora più misero. Il miglior marcatore è Adrien Rabiot, 4 centri in campionato, la metà rispetto al 2022-23, che è anche il primo nodo da sciogliere a Champions League acquisita. Il centrocampista francese ha il contratto in scadenza a giugno e non ha ancora preso una decisione. Le sue prestazioni non sempre sono state brillanti, al contrario della scorsa stagione, ma la Juventus è ugualmente intenzionata a proporgli il rinnovo di contratto. Rabiot è un pupillo di Allegri e sulla sua scelta potrebbe influire anche un addio del tecnico attuale. Dall’altra parte però ha un ottimo rapporto con Thiago Motta, considerato in pole per sostituire Max.

Molto dipenderà dalle offerte che arriveranno: Rabiot a Torino sta bene e con la Champions e senza proposte allettanti (leggi Premier, la sua destinazione preferita) potrebbe anche scegliere di restare, ma difficilmente una Juventus che punta a snellire il monte ingaggi potrà fargli un’offerta al rialzo (attualmente guadagna intorno agli 8 milioni), semmai al ribasso. Per questo Giuntoli, pur restando ottimista, ha messo in conto la possibilità di un addio Discorso simile per McKennie, che dopo il match con la Roma ha dichiarato di voler restare ma non ha ancora trovato un accordo per il rinnovo (scadenza 2025): vorrebbe guadagnare un po’ di più ma la Juventus non è intenzionata a concedergli un aumento. Senza rinnovo l’addio è scontato, così come bisognerà trattare per Alcaraz, in prestito con diritto di riscatto fissato a 49,5 milioni. Impossibile che la Juventus lo prenda a quelle condizioni, però proverà a rinegoziare un nuovo prestito, ma non è scontato che il Southampton dica sì.

Anche Fabio Miretti e Hans Nicolussi Caviglia potrebbero andare in prestito. L’unico sicuro del posto sembra essere Manuel Locatelli, che però in regia non ha convinto e potrebbe tornare a fare la mezzala oppure il mediano a due in un 4-2-3-1. Per questo oltre all’olandese della Dea, che costa caro (60 milioni) e piace tanto in Premier, si seguono Martin Zubimendi e Mikel Merino della Real Sociedad, che possono giocare anche da play. Occhio a Lazar Samardzic, centrocampista serbo dell’Udinese che la Signora tiene d’occhio già da un po’. Infine Manuel Ugarte, mediano uruguaiano del Psg che con Luis Enrique non sta trovando spazio: per i francesi è considerato un esubero e potrebbe diventare un’occasione. Il casting è già cominciato da tempo: servono equilibrio, gol e qualità nel cuore della Signora.

Fonte: Gazzetta.it