Il forte legame tra Rabiot e la Juve si sta sfaldando, forse irrimediabilmente. Il club è infastidito dall’indifferenza del calciatore, che ha già ricevuto una proposta da top ma non ha ancora dato alcun segnale di avvicinamento. Il francese aveva promesso chiarezza sul proprio futuro prima dell’Europeo, alla Continassa sono rimasti fiduciosi andando anche oltre ma - da alcuni giorni - qualcosa è cambiato. C’è una data chiave oltre la quale lo scenario potrebbe cambiare totalmente: è quella del 30 giugno. Se entro la prossima settimana il centrocampista non darà tracce positive sulla possibilità di rimanere ancora in bianconero, il club si sentirà libero di andare su altri obiettivi: su qualche possibilità ha già lavorato, ma tenendo Rabiot come priorità assoluta per accontentare Thiago Motta. Da luglio, invece, sarebbe considerato solo un’ipotesi alle proprie condizioni. Le recenti parole del giocatore dal ritiro della Francia hanno mostrato una certa freddezza, che stona - e non poco - con la fiducia che è rimasta viva fin qui tra le stanze della Continassa. La Juve ha presentato a Rabiot una proposta biennale con opzione per il terzo anno a 7 milioni e mezzo a stagione, che potrebbe salire con qualche bonus facile. Ma più che la parte economica, è significativo il discorso relativo allo status: Rabiot è un leader dello spogliatoio e già vice capitano, il prolungamento lo porterebbe a superare la data di scadenza di Danilo e dunque a essere il prossimo capitano designato. La Juve, insomma, ha fatto il massimo che è nelle sue possibilità, mentre il calciatore potrebbe essere distratto da altre offerte più allettanti: Real Madrid o qualche altro club disposto a pagare anche le ricche commissioni alla mamma-agente. Giuntoli proverà a sentire l’entourage di Rabiot nei prossimi giorni, provando a comprendere le reali intenzioni del calciatore. Trattandosi di un top, la Juve non può attendere per tutta l’estate: andare alla fine dell’Europeo senza troppe certezze potrebbe non essere premiante, soprattutto perché nel frattempo altre soluzioni rischiano di sfumare per il fattore tempo. Con l’arrivo di Douglas Luiz la Juve si è già garantita le prestazioni di un top di livello internazionale, proprio come lo è Rabiot: nel piano A del club, il francese dovrebbe essere il partner del brasiliano; diversamente, però, alla Continassa tengono in considerazione la possibilità di allestire un centrocampo altrettanto competitivo senza il giocatore chiave degli ultimi anni. I tempi alla Juve sono cambiati: non c’è più voglia di star dietro alle aste e ancora meno ai capricci di agenti e giocatori.
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Rabiot-Juve, cala il freddo. E tra una settimana scade l'ultimatum bianconero
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