Sia detto a bassa voce, perché siamo ancora all’inizio della stagione di coppe: appena quattro le giornate completate (tre di Conference) sulle potenziali diciassette fino alle finali. Ma al momento l’Italia è vicinissima alla zona “bonus”. Nel ranking Uefa stagionale — quello che calcola i punti nei tornei in corso — siamo infatti al terzo posto: inseguiamo l’Inghilterra e il sorprendente Portogallo, ci mettiamo alle spalle Germania, Francia e Spagna. L’obiettivo è avere di nuovo cinque squadre nella prossima Champions grazie al regolamento che premia i due campionati con il miglior ranking regalandogli un club supplementare nella Champions successiva.
Naturalmente sono soltanto discorsi teorici: non è finita qui. La strada fino all’ultimo centesimo di coefficiente è ancora lunga e complicata. Ma siamo partiti bene come avevamo finito bene nel ‘23-24. Ieri per la verità non è stato un turno memorabile. La Lazio ha dato impulso importantissimo al ranking stagionale con il gol del successo di Pedro sul Porto: il Portogallo è rivale diretto, oggi, nella corsa ai primi due posti. La Roma invece s’è fatta raggiungere dal St.Gilloise e la Fiorentina, reduce da un periodo magico, è caduta con l’Apoel. In settimana è andata meglio in Champions: tre successi (Inter, Atalanta e Milan), un pari (Juve) e una sconfitta (Bologna). Si tratta di una delle novità più appassionanti del nuovo sistema delle tre coppe con i gruppi unici di 36 squadre: la possibilità di iscrivere una squadra in più. Si gioca tutti per vincere, senza fare calcoli almeno finché la classifica non garantirà qualche certezza aritmetica. Un dato su tutti: nell’ultimo turno di Champions c’è stato soltanto un pari, quello della Juve a Lilla, il decimo su 72 partite giocate in quattro giornate (il 14%). Un risultato che quasi non esiste più.
Il ranking stagionale ha un po’ messo da parte quello, di fatto, più importante: il ranking Uefa assoluto che prende in considerazione i risultati delle ultime cinque edizioni e assegna i posti per nazione nelle coppe. Il risultato di questo inizio stagione rafforza il secondo posto dell’Italia sempre dietro all’Inghilterra. Scendere al quinto posto significherebbe iscrivere di diritto tre club e non più quattro, ma è un discorso che non ci riguarda, il vantaggio è enorme. L’altra classifica, oggi, offre risultati più concreti e attuali. Difficile poi che il Portogallo arrivi fino alla fine con lo stesso slancio: Spagna, Germania, Inghilterra e questa Francia fanno più paura.
Fonte: Gazzetta.it