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Calcio

Regolamento del calcio: come funziona, regole, storia e variazioni

Regolamento del calcio: come funziona, regole, storia e variazioniDAZN
Due squadre si affrontano con l’obiettivo di far attraversare al pallone la linea della porta avversaria: lo spettacolo senza tempo del calcio.

Molti di voi seguono il calcio da tempo immemore, come se la passione per quei 22 giocatori che rincorrono un pallone sul prato verde fosse innata. Le regole sono semplici, probabilmente molti di voi non le hanno mai lette nel dettaglio, perché spiegate dai genitori, nonni o fratelli maggiori. Avete imparato a conoscerle col tempo. Guardando le partite, tante partite.

Se invece vi state avvicinando adesso al calcio, ecco la storia e il regolamento di questo fantastico sport.

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Cos'è e com'è nato il calcio

Due squadre composte da 11 giocatori si affrontano con l’obiettivo di far attraversare al pallone la linea della porta avversaria: questo è il calcio, uno sport che affonda radici in epoche lontanissime e che ha oltrepassato i confini del tempo, arrivando ai giorni nostri dopo tanti cambiamenti nel corso degli anni.

Correre dietro a un pallone è stato probabilmente uno dei primi sport di squadra creati dall’uomo, forse perché non c’è niente di così semplice e naturale. Ci sono testimonianze di giochi con la palla in tantissime civiltà: dai vichinghi ai persiani, dagli egizi ai maya, dai romani agli spartani. 

La FIFA, la federazione internazionale che governa il calcio moderno, fa risalire ai cinesi la nascita del calcio odierno. Tra il terzo e il secondo millennio avanti Cristo, infatti, in Cina si praticava il Tsu'chu, un gioco militare con la palla in cui due squadre, rimanendo all'interno di un campo rettangolare, dovevano calciare un pallone tra due canne di bambù senza toccarlo con le braccia.

Com'è cambiato il regolamento nel tempo

Per secoli i giochi con la palla sono stati praticati senza criteri, con poche e confuse regole, ma con tanta violenza, tanto che spesso ci scappava il morto. Per questo motivo si decise di scrivere un testo che raccogliesse le regole di questo sport in ascesa, regole modificate e integrate nel tempo, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove è stato introdotto l’uso della tecnologia in campo.

Storia del regolamento

È nel 1848 che le regole del calcio vennero messe nero su bianco. Furono gli inglesi a stabilirle, nelle cosiddette Regole di Cambridge, per dare una regolamentazione alle gare giocate dalla squadra della prestigiosa università locale. Queste vennero poi integrate nel 1857 dalle Sheffield Rules, ideate dai fondatori dello Sheffield Football Club

Nel 1877, le Sheffield Rules vennero inglobate dalle regole della Football Association, la federazione calcistica inglese, che insieme a quelle di Scozia, Galles e Irlanda fondò nel 1886 l’International Football Association Board (IFAB) per creare un insieme di regole comuni per il gioco del calcio.

L’introduzione del calcio di rigore

Nei primissimi anni di vita dell'IFAB, le modifiche al regolamento furono rilevanti. Dopo un periodo di assestamento, le modifiche divennero meno frequenti. Il calcio di rigore venne introdotto nel 1891 su suggerimento del portiere del Milford Everton, William McCrum, e cinque anni più tardi le misure del terreno di gioco vennero fissate a quelle attuali.

L’introduzione del recupero

Il tempo di recupero venne introdotto dopo un bizzarro episodio avvenuto in una partita del 1892: nella gara tra Stoke e Aston Villa, lo Stoke perdeva 1-0 e conquistò un calcio di rigore a due minuti dalla fine. William Dunning, portiere dell'Aston Villa, calciò il pallone fuori dal campo, ma quando la sfera venne recuperata era già passato il 90º minuto, così l’arbitro fu costretto a decretare la fine dell’incontro senza far battere il rigore.

Durata, numero di giocatori e punizioni

Nel 1897 fu deciso che la durata di una partita dovesse essere di novanta minuti e che il numero di giocatori per squadra dovesse essere di undici uomini.

Nel 1902 vennero introdotte la linea di metà campo, l'area di rigore e l’area di porta, utilizzata per posizionare il pallone per il calcio di rinvio. Un anno dopo vennero introdotti i calci di punizione diretti e la norma del vantaggio.

L’introduzione delle sostituzioni e delle sanzioni

Nei successivi 40 anni furono apportati pochi cambiamenti al regolamento, complici anche le due guerre mondiali. Nel frattempo il calcio stava diventando un fenomeno di massa e le discussioni sulle modifiche diventarono sempre più dibattute.

Dopo un decennio di dibattito, ad esempio, nel 1958 vennero finalmente introdotte le sostituzioni, ma solo per il portiere nel caso si infortunasse. Per vedere le sostituzioni aperte anche ad altri ruoli bisognerà aspettare il mondiale in Messico del 1970. Durante la competizione furono usati per la prima volta anche i cartellini gialli e i cartellini rossi per sanzionare i giocatori. Sempre nel 1970 ci fu l'introduzione dei calci di rigore per decidere la vincente di una gara terminata in pareggio.

Le modifiche degli anni ‘90

Per impedire perdite di tempo da parte dei portieri, dal 1992 l’estremo difensore non può raccogliere con le mani un retropassaggio di piede di un proprio compagno di squadra, pena un calcio di punizione indiretto per gli avversari. 

Dal 1996, se l'arbitro applica il vantaggio e questo non si concretizza immediatamente, può tornare indietro sulle sue decisioni e punire l'infrazione.

La simulazione

Nel 1999 vennero inserite due regole molto importanti per rafforzare la credibilità del calcio. 

Innanzitutti fu riconosciuta la simulazione, cioè quando un giocatore cerca di tratte vantaggio da una situzione di gioco fingendo, come buttarsi a terra in area di rigore per ricevere un calcio di rigore oppure fingere di essere colpiti. Da allora la simulaziobe viene punita con l'ammonizione per comportamento antisportivo,

La prova TV

La seconda importante introduzione nel regolamento del 1999 fu la prova TV, per rilevare episodi controversi sfuggiti all'arbitro durante la partita attraverso le riprese televisive.

Togliersi la maglia dopo un gol

Nel 2004, invece, fu decretato che togliersi la maglia, per esultare dopo un gol, fosse un comportamento antisportivo da sanzionare con il cartellino giallo.

La tecnologia entra in campo

Nel corso dei decenni si è dibattuto molto sull’introduzione della tecnologia per aiutare gli arbitri nelle decisioni sul campo. Tra il 2015 e il 2017 vennero introdotti due strumenti importantissimi che hanno cambiato la storia di questo sport: il primo è la goal-line technology, un sistema di telecamere che permette di verificare che il pallone abbia varcato interamente o meno la linea di porta.

Il secondo è il VAR (Video Assistant Referee), un’assistente video che permette all’arbitro di esaminare alcune situazioni dubbie che si verificano sul terreno di gioco. Il VAR, può essere usato solo in quattro occasioni:

  1. assegnazione di un gol;
  2. assegnazione di un calcio di rigore;
  3. espulsione diretta;
  4. errore di identità (scambio del calciatore da ammonire o espellere con un altro).

Cos'è e come funziona il VAR

Da cosa è composto il regolamento odierno

Il testo di riferimento del regolamento del calcio è quello inglese, che è suddiviso in due grandi sezioni: 

  1. l’introduzione, con la storia dell'IFAB, la sua struttura e il funzionamento;
  2. il regolamento vero e proprio, con le linee guida per gli arbitri, un glossario di termini calcistici e una sezione che spiega le modifiche apportate nella stagione 2016/2017. 

La parte relativa al regolamento è divisa poi in 17 regole fondamentali.

Il terreno di gioco

La Regola 1 è dedicata al terreno di gioco. La partita si gioca su un campo rettangolare, in erba naturale o artificiale, demarcato da quattro linee bianche: le due più lunghe sono dette linee laterali, le più corte linee di porta. All’interno del rettangolo sono tracciate altre linee e cerchi, che compongono altre aree di gioco.

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Le dimensioni delle linee

Tutte le linee devono essere della stessa dimensione, non superiore ai 12 centimetri e di spessore uguale a quello dei pali della porta. Le linee laterali possono misurare da un minimo di 90 metri a un massimo di 120 metri per le gare nazionali, da 100 a 110 metri per gare internazionali. Le linee di porta, invece, possono misurare da un minimo di 45 metri a un massimo di 90 metri per le gare nazionali, da 64 a 75 metri per gare internazionali.

La linea mediana

La linea mediana unisce i due punti medi delle linee laterali. Nel punto medio è tracciata una circonferenza di raggio pari a 9,15 metri detta cerchio centrale.

L’area di rigore

In ciascuna metà campo è presente un’area di rigore che parte dalla linea di porta e si estende per 16,5 metri verso l'interno del terreno di gioco, con una larghezza di 40,32 metri. Al centro dell’area è indicato il punto del calcio di rigore, distante 11 metri dalla linea di porta. All’esterno dell’area, invece, è tracciato un arco di circonferenza avente il raggio di 9,15 metri, con centro nel punto del calcio di rigore.

L’area di porta

L’area di porta si trova all’interno dell’area di rigore, tracciata davanti a ciascuna porta, larga 18,32 metri e che si estende per 5,5 metri verso l'interno del terreno di gioco. 

L’arco d’angolo

Ai quattro vertici del rettangolo di gioco è tracciato un quarto di circonferenza che racchiude un'area denominata area d'angolo. In ogni vertice è inoltre infissa una bandierina, detta bandierina d'angolo, di altezza non inferiore a 1,5 metri.

Le porte

Al centro di ciascuna linea di porta sono presenti due porte, bianche come le linee di gioco. La porta è una struttura rettangolare composta da due pali verticali alti 2,44 metri uniti alla sommità da una barra orizzontale lunga 7,32 metri, detta traversa.

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Il pallone

La Regola 2 è dedicata allo strumento per eccellenza del calcio, il pallone, che deve essere di forma sferica e rispettare determinate caratteristiche: 

Circonferenza68/70 cm
Peso410/450 g
Pressione0,6/1,1 atm

La principale innovazione riguardante i palloni si è avuta a partire dal 2013, quando ha avuto inizio la sperimentazione ufficiale della goal-line technology, che richiede palloni specifici con una tecnologia che permette di essere individuati all’interno o all’esterno della linea di porta. 

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I calciatori

La Regola 3 è dedicata ai veri protagonisti di questo sport: i calciatori. Ogni squadra scende in campo con 11 giocatori, detti titolari. Di questi, 10 sono di movimento e uno è il portiere. 

Le sostituzioni

I titolari possono essere sostituiti da dei calciatori di riserva. Il cambio va effettuato soltanto durante un'interruzione di gioco, dopo che l'arbitro sia stato informato. Una volta sostituito, il titolare non può più rientrare sul terreno di gioco. 

In gare ufficiali sono consentite tre sostituzioni a partita, ma tra le norme temporanee stabilite dalla FIFA durante il periodo di covid, c'è la possibilità di fare fino a cinque sostituzioni in massimo tre slot diversi nei novanta minuti regolamentari.

Il capitano

Ogni squadra deve sempre avere in campo un capitano, un giocatore responsabile delle azioni dei propri compagni di squadra. Il capitano è l'unico giocatore in campo che durante la gara può chiedere delucidazioni all’arbitro sulle sue decisioni. Nel caso in cui il capitano venisse sostituito, la fascia indossata sul braccio, che lo riconosce in quanto tale, viene affidata ad un altro giocatore in campo.

Giorgio Chiellini Leonardo Bonucci Italien Niederlande Nations League 2020

L’equipaggiamento dei calciatori

La Regola 4 indica l'equipaggiamento dei calciatori, che comprende: 

  • maglia con maniche;
  • calzoncini;
  • calzettoni;
  • parastinchi;
  • scarpe.

Qualunque altro oggetto non è consentito, a meno che non sia stato autorizzato dall'arbitro. È vietato indossare gioielli e orologi, in quanto pericolosi per sé e per gli altri calciatori. Anche gli arbitri devono osservare lo stesso divieto, con la sola eccezione del cronometro per misurare il tempo di gara.

I colori delle maglie dei giocatori di movimento delle due squadre devono essere differenti e distinguibili tra loro. Devono essere diversi anche dai colori delle maglie dei portieri e degli ufficiali di gara.

L'arbitro

La Regola 5 è riservata all’arbitro, colui che assicura il regolare svolgimento della partita e fa in modo che i calciatori rispettino il regolamento. Le sue decisioni sono insindacabili, inappellabili e modificabili soltanto nel caso in cui l'arbitro stesso riconosca l’errore. Le sue funzioni sono:

  • assicurarsi che i palloni utilizzati in partita e l'equipaggiamento dei calciatori rispettino i requisiti previsti dal regolamento;
  • decretare l’inizio e la fine di ogni frazione di gioco, controllandone la durata;
  • segnalare le infrazioni;
  • indicare la ripresa di gioco dopo ogni interruzione;
  • far soccorrere i calciatori infortunati;
  • sanzionare i calciatori dopo una scorrettezza;
  • decretare la segnatura dei gol.

L’arbitro inoltre può interrompere temporaneamente la gara, sospenderla o interromperla definitivamente a seguito di interferenze esterne non previste dal regolamento.

Infine, al termine di ogni gara, l’arbitro invia al Giudice Sportivo un referto che riassume le decisioni prese e il risultato della gara.

PSG Champions League Referee 28042021

L’equipaggiamento dell’arbitro

L’equipaggiamento dell’arbitro è composta da:

  • un cartellino giallo, per ammonire i giocatori che commettono irregolarità che prevedono questa sanzione;
  • un cartellino rosso, per espellere i giocatori che commettono una scorrettezza grave o che vengono ammoniti per la seconda volta;
  • un taccuino, per annotare gol, provvedimenti disciplinari e sostituzioni;
  • un fischietto, per far iniziare, interrompere e far riprendere il gioco;
  • un cronometro, per controllare la durata dei tempi di gioco;
  • un auricolare, tramite il quale comunicare con il quarto uomo e gli assistenti;
  • una monetina, per eseguire il sorteggio iniziale. Il vincitore sceglierà se battere il calcio d'inizio o la porta verso la quale attaccare.

Gli altri ufficiali di gara

La Regola 6 definisce i doveri degli altri ufficiali di gara, coloro che aiutano l'arbitro nella direzione di una gara, e hanno il compito di segnalare all’arbitro:

  • quando il pallone è uscito dal terreno di gioco;
  • il fuorigioco;
  • quando viene richiesta una sostituzione;
  • infrazioni di cui non si è reso conto e se, durante un calcio di rigore, il portiere si è mosso prima dell'esecuzione dello stesso.

La durata della gara

La durata di una partita è indicata nella Regola 7. La gara è composta da due tempi di gioco di 45 minuti ciascuno, divisi da un intervallo non più lungo di 15 minuti. Durante la partita ci sono diverse interruzioni nel gioco, come infortuni e provvedimenti disciplinari. Il tempo perso che viene recuperato al termine di ogni frazione di gioco: i cosiddetti minuti di recupero.

Se un calcio di rigore viene assegnato allo scadere, il tempo di gioco va allungato per permettere che il rigore venga calciato.

Tempi supplementari e calci di rigore

Se dopo i tempi regolamentari il punteggio è ancora in parità, nelle sfide a eliminazione diretta vengono disputati due ulteriori tempi da 15 minuti ciascuno, detti tempi supplementari. Se al termine dei supplementari, il punteggio è ancora in parità si passa ai calci di rigore

Nei calci di rigore, le squadre si alternano nella battuta di cinque rigori a testa. Se al termine dei cinque tiri le squadre risultassero ancora in parità si procederà ad oltranza con un rigore a squadra. Ogni tiratore può calciare il pallone solo una volta per tentativo e se il pallone viene parato dal portiere, ma non trattenuto, oppure viene ribattuto dal palo o dalla traversa, il tiratore non può calciare nuovamente; mentre se, prima di varcare la linea, il pallone colpisce il palo, la traversa o il portiere, la rete è valida. 

L’inizio e la ripresa di gioco

La Regola 8 spiega come comincia il gioco e come deve essere ripreso dopo un'interruzione.

Il calcio d'inizio si ha all'inizio di ogni tempo di gioco, inclusi i supplementari, e dopo che è stato segnato un gol. Tutti i calciatori della squadra avversaria a quella che esegue il calcio d'inizio devono trovarsi all'esterno del cerchio centrale del terreno di gioco, fino a che il pallone non sia stato calciato, e nella propria metà del terreno di gioco. Se un calciatore non rispetta la distanza prevista, il calcio d'inizio va ripetuto.

Direttamente su calcio d'inizio può essere segnato un gol, ma non un autogol: in quel caso la rete viene annullata e viene assegnato un calcio d'angolo alla squadra avversaria.

Se invece il gioco viene interrotto per un motivo non previsto dal regolamento, o per altre cause indicate nel regolamento stesso, deve riprendere con una rimessa da parte dell’arbitro. In questo caso, l'arbitro lascia cadere il pallone a terra in modo che un calciatore della squadra che per ultima ha toccato il pallone possa giocarlo. Tutti gli altri calciatori di entrambe le squadre devono mantenere una distanza di almeno 4 metri dal punto in cui il pallone viene lasciato cadere.

Pallone in gioco e non in gioco

La Regola 9 stabilisce che il pallone entra in gioco all'inizio della gara quando viene calciato e si muove in qualsiasi direzione su calcio d'inizio. Il pallone resta in gioco fin quando supera interamente una delle linee perimetrali, sia rasoterra che in aria, o quando il gioco viene interrotto dall'arbitro. In tutti gli altri casi il pallone è in gioco, anche quando rimbalza sul terreno di gioco dopo aver colpito un palo, una traversa, una bandierina d'angolo, l'arbitro o un suo assistente ufficiale sul terreno di gioco.

L’esito di una gara

L'esito di una gara è disciplinato dalla Regola 10. Un gol viene segnato quando il pallone oltrepassa interamente, sia a terra che in aria, la linea di porta compresa fra i pali e sotto la traversa. 

ONLY GERMANY FC Bayern München vs Atletico Madrid goal Kingsley Coman 21102020

Affinché il gol sia regolare, la squadra che ha segnato la rete non deve commettere infrazioni durante l'azione. Inoltre non sono validi i gol segnati calciando o lanciando direttamente il pallone nella porta avversaria dopo un calcio di punizione indiretto, una rimessa dalla linea laterale o una rimessa da parte dell'arbitro, e neanche gli autogol segnati direttamente da una qualsiasi ripresa di gioco.  

Infine, un portiere può segnare un gol lanciando il pallone con le mani dalla propria area di rigore direttamente nella porta avversaria.

Il fuorigioco

Uno degli argomenti più dibattuti nel calcio è il fuorigioco, disciplinato nella Regola 11. Un calciatore si trova in posizione di fuorigioco quando è più vicino alla linea di porta avversaria sia rispetto al pallone che rispetto al penultimo avversario. Trovarsi in posizione di fuorigioco però non sempre rappresenta un’infrazione. Diventa tale quando il calciatore in fuorigioco commette una di queste azioni quando un suo compagno gli passa il pallone:

  • tocca il pallone, anche se deviato involontariamente da un avversario, da un palo, dalla traversa, da una bandierina d'angolo, dall'arbitro o da un suo assistente sul terreno di gioco;
  • interferisce con un avversario, cioè gli blocca la visuale;
  • contende il pallone;
  • tenta chiaramente di giocare il pallone che gli è vicino quando questa azione impatta sull'avversario;
  • facendo un'evidente azione che chiaramente impatta sulla capacità dell'avversario di giocare il pallone.

Il fuorigioco non viene applicato se il giocatore che commette una di queste azioni si trova all’interno della propria metà campo, oppure nel caso in cui riceve il pallone direttamente da un calcio di rinvio, da un calcio d'angolo o da una rimessa laterale. 

In caso di fuorigioco, l'arbitro interrompe il gioco e lo riprende con un calcio di punizione indiretto in favore della squadra avversaria da eseguirsi nel punto in cui è avvenuta l'infrazione.

Falli e scorrettezze

La Regola 12 descrive i falli, cioè quelle infrazioni alle regole del gioco che possono essere punite tecnicamente con un calcio di punizione o un calcio di rigore, come:

  • dare o tentare di dare un calcio ad un avversario;
  • fare o tentare di fare uno sgambetto ad un avversario;
  • colpire o tentare di colpire (compreso con la testa) un avversario;
  • saltare su di un avversario;
  • caricare un avversario;
  • spingere un avversario;
  • effettuare un tackle o un contrasto su un avversario;
  • trattenere un avversario;
  • sputare contro un avversario;
  • toccare volontariamente il pallone con le mani;
  • ostacolare un avversario;
  • gioco pericoloso;
  • impedire al portiere avversario di liberarsi del pallone che ha tra le mani o calcia o tenta di calciare il pallone quando il portiere è in procinto di liberarsene.

Le scorrettezze, invece, sono divise in scorrettezze da ammonizione e da espulsione. Quelle da ammonizione sono:

  • essere colpevole di condotta antisportiva;
  • protestare con parole o gesti contro gli ufficiali di gara;
  • trasgredire ripetutamente le regole del gioco;
  • non rispettare la distanza prevista per un calcio di punizione, per un calcio d'angolo o per una rimessa dalla linea laterale;
  • ritardare la ripresa del gioco;
  • entrare, rientrare o uscire volontariamente sul terreno di gioco senza l'assenso dell'arbitro.

Quelle da espulsione, invece:

  • commettere un grave fallo di gioco;
  • condotta violenta;
  • sputare contro un avversario o qualsiasi altra persona;
  • impedire alla squadra avversaria la segnatura di una rete o l'evidente opportunità di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con le mani o commettendo un fallo su di un avversario (condotta gravemente sleale);
  • usare un linguaggio o fare dei gesti offensivi, ingiuriosi, minacciosi, blasfemi;
  • ricevere una seconda ammonizione nel corso della stessa partita.

Calci di punizione

Esistono due tipi di calci di punizione, disciplinati dalla Regola 13: il calcio di punizione diretto e il calcio di punizione indiretto. La differenza tra i due è che sul primo si può segnare direttamente una rete nella porta avversaria, nel secondo invece si può segnare solo se il pallone viene toccato da almeno un altro calciatore prima di entrare in porta.

La punizione diretta viene assegnata quando, all'esterno della propria area di rigore, un calciatore calcia, sgambetta, colpisce, carica, spinge, effettua un contrasto, trattiene, sputa, ostacola o salta su di un avversario, oppure tocca volontariamente il pallone con le mani. 

La punizione indiretta, invece, viene concessa per:

  • infrazione di fuorigioco;
  • gioco pericoloso;
  • ostacolare la progressione di un avversario senza che ci sia contatto fisico;
  • impedire al portiere avversario di liberarsi del pallone che ha tra le mani o calcia o tenta di calciare il pallone quando il portiere è in procinto di liberarsene;
  • il portiere tiene il pallone tra le mani per più di sei secondi;
  • il portiere tocca il pallone con le mani dopo essersi spossessato del pallone prima che questo sia stato toccato da qualsiasi altro calciatore;
  • il portiere tocca il pallone con le mani avendolo ricevuto su un passaggio di piede da parte di un compagno di squadra;
  • il portiere tocca il pallone con le mani avendolo ricevuto da un compagno di squadra direttamente da rimessa laterale.

Non è valido segnare un autogol direttamente da punizione, sia essa diretta o indiretta. In questo caso l’autogol verrebbe annullato. 

Quando viene calciata una punizione, i calciatori avversari devono trovarsi ad almeno 9,15 metri dal pallone (a meno che non si trovino sulla propria linea di porta tra i pali). Se il calcio di punizione è eseguito dalla propria area di rigore, gli avversari devono anche stare al di fuori di essa ed il pallone entra in gioco quando è calciato direttamente all'esterno dell'area di rigore verso il terreno di gioco. Se un calciatore non rispetta la distanza prescritta, sarà ammonito e il calcio di punizione ripetuto.

Il calcio di rigore

Se un fallo passibile di calcio di punizione diretto viene commesso all'interno dell’area di rigore, l’arbitro assegna un calcio di rigore alla squadra che ha subito il fallo, come definito dalla Regola 14

Questo particolare tipo di punizione diretta consiste nel calciare il pallone posizionato sul dischetto del rigore verso la porta avversaria. Tutti i calciatori, eccetto il tiratore e il portiere avversario, devono trovarsi dietro la linea del pallone, all'esterno dell'area di rigore e dell'arco dell'area stessa. Il portiere avversario deve trovarsi sulla propria linea di porta. Una volta calciato, il tiratore non deve toccare nuovamente il pallone prima che lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore.

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La rimessa laterale

La Regola 15 prevede che, se il pallone oltrepassa interamente una delle linee laterali, deve essere rimesso in gioco dalla squadra avversaria del giocatore che per ultimo ha toccato il pallone attraverso una rimessa laterale. Questa viene eseguita prendendo il pallone con entrambe le mani, portandolo dietro la testa e lanciandolo sul terreno di gioco. Il calciatore che esegue la rimessa laterale deve avere entrambi i piedi all'esterno del terreno di gioco.

Durante una rimessa laterale i calciatori avversari devono trovarsi ad almeno 2 metri dal punto di battuta. Se la rimessa non viene effettuata correttamente viene fatta ribattere dalla squadra avversaria.

Non si può fare gol direttamente su rimessa laterale, né contro la squadra avversaria né contro la propria.

Il calcio di rinvio

La Regola 16 disciplina il calcio di rinvio, assegnato alla squadra difendente quando il pallone, toccato per ultimo da un giocatore della squadra che attacca, oltrepassa interamente la linea di porta. 

Il calcio di rinvio si esegue calciando il pallone da un punto qualsiasi della propria area di porta. I calciatori avversari devono rimanere all'esterno dell'area finché il pallone non entra in gioco, a meno che la squadra in possesso del pallone non decida di battere rapidamente, con uno o più giocatori avversari ancora in area di rigore. In quel caso, una volta che il pallone è stato calciato, gli avversari possono contenderlo.

Il calciatore che esegue il calcio di rinvio - solitamente il portiere - non può toccare nuovamente il pallone dopo averlo calciato e prima che sia stato toccato da un qualsiasi giocatore avversario.

Il calcio d'angolo

Nella Regola 17 si discute del calcio d’angolo, assegnato alla squadra che attacca quando il pallone, toccato per ultimo da un giocatore della difendente, oltrepassa interamente la linea di porta.

Il calcio d’angolo si esegue calciando il pallone dall'area d'angolo più vicina al punto in cui il pallone ha oltrepassato la linea di porta, e i calciatori avversari devono trovarsi ad almeno 9,15 metri dall'area d'angolo fino a che il pallone non viene calciato. Il calciatore che esegue il calcio d'angolo non può toccare nuovamente il pallone dopo averlo calciato e prima che lo stesso sia toccato da un qualsiasi altro calciatore.

Chi decide il regolamento

L’organo che decide il regolamento del calcio è l'IFAB, che ha il potere di stabilire qualsiasi modifica e innovazione delle regole a livello nazionale e internazionale. Tutte le federazioni, organizzazioni e associazioni calcistiche, che svolgono il calcio a livello professionale e dilettantistico, sono obbligate a osservare le disposizioni presenti nel regolamento.

Dove consultare il regolamento completo

Il regolamento completo del gioco del calcio può essere consultato e scaricato gratuitamente sul sito dell’IFAB in 13 lingue diverse: inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese, arabo, cinese, russo, giapponese, coreano, ucraino, malese e georgiano.

Curiosità sul regolamento del calcio

Durante una partita può capitare davvero di tutto. Ad esempio, cosa succede se un giocatore ingannato da un fischio ferma il gioco prendendo il pallone con le mani, ma in realtà il fischio proveniva dagli spalti? In questo caso il gioco ripartirebbe con una rimessa dell’arbitro. Ma se il direttore di gara non dovesse sentire questo fischio, può punire il giocatore per fallo di mano.

Oppure, cosa succede se un giocatore dovesse togliere i parastinchi per toccare il pallone con questi? Da regolamento, il calciatore non può usare impropriamente l'equipaggiamento: in questo caso i parastinchi verrebbero considerati un prolungamento innaturale del corpo. Se venissero tirati addosso al pallone, sarebbe fallo. Se ciò dovesse avvenire in area, sarebbe rigore. Infine, se con un oggetto di campo si impedisce la realizzazione di un gol fatto, si va incontro all’espulsione.

E se su un calcio di rigore un raccattapalle evitasse di far entrare il pallone? Niente paura: l’arbitro farà ripetere il rigore e probabilmente il raccattapalle non vedrà più un campo di calcio.