Tutto nasce dall'infortunio di Barella? Forse, ma sicuramente non solo. Perché dopo la sconfitta nel derby contro il Milan, nella testa di Simone Inzaghi si sono accesi svariati dubbi. Rispetto alla stagione passata, in cui - dopo 5 giornate - i nerazzurri si trovavano in testa alla classifica a punteggio pieno con numeri clamorosi, oggi è tutto capovolto. L'ottima prova dell'Etihad contro il Manchester City in Champions aveva nascosto sotto il tappeto i problemi di un avvio complicato in Serie A, ma la prova negativa contro la squadra di Fonseca ha fatto riemergere le carenze nerazzurre viste all'esordio contro il Genoa e soprattutto a Monza. È chiaro che la condizione fisica degli uomini di Inzaghi non sia ancora al top. Un discorso che vale (quasi) per tutti, considerando anche che la maggior parte della rosa ha trascorso un'estate fittissima a causa degli impegni con le rispettive nazionali.
Ecco perché da adesso si ruoterà ovunque, in tutti i ruoli: mai come in questo momento c'è bisogno di tutti. A partire dalla trasferta di Udine in programma domani. Tra i pali è confermato Sommer: per il momento, l'esordio nerazzurro del nuovo acquisto Josep Martinez può aspettare. E per quanto riguarda il reparto arretrato, la principale novità potrebbe essere Bisseck. Il centralone tedesco, a Genova, aveva macchiato un'ottima prova regalando al Grifone il rigore da cui nacque il pari a tempo scaduto di Messias. Poi è stato impiegato dal 1' a Manchester dove ha fatto bene. Contro il Milan è tornato titolare Pavard, palesando però nuovamente tutti i problemi di una condizione fisica ancora lontana dal livello migliore. L'immagine della sua stracittadina è Pulisic che lo svernicia e mette in porta. Ecco perché a Udine il francese potrebbe finire in panchina, proprio a favore di Bisseck. Ma non è l'unico cambio annunciato. Certa è l'assenza di Barella, che sarà rimpiazzato dal 1' da Frattesi. Una grossa occasione per l'ex Sassuolo, per dimostrare di non essere solo un rincalzo di lusso. Ma anche qui, le novità non sono finite. Intoccabile Calhanoglu, meno Mkhitaryan: l'armeno, dopo la prova negativa nel derby, si è ritrovato in ballottaggio con Zielinski e non è escluso che a partire titolare sia proprio l'ex Napoli, che in campionato mai ha cominciato una partita dal 1'.
Solo in Champions, a Manchester, gara in cui peraltro ha fatto molto bene. L'ultima novità riguarda poi il reparto offensivo, dove in tre si contendono due posti. Nelle prime gare di questa nuova stagione, il migliore è stato indubbiamente Marcus Thuram, che al Bluenergy sarà titolare. Quindi, il ballottaggio d'attacco si riduce a due nomi: Lautaro e Taremi. Non è una novità che l'argentino sia in crisi sotto l'aspetto realizzativo. Dopo il derby si è caricato di responsabilità, in settimana ha lavorato doppio per velocizzare il processo di miglioramento fisico. Ma non è escluso che a Udine possa partire dalla panchina, come accaduto a Manchester, dove è stato lanciato a partita in corso. Una mossa di Inzaghi anche per stimolare la rabbia agonistica del Toro, a secco da troppo tempo, e cercare di trasformare la frustrazione in furore. In Champions, Taremi ha risposto presente: non particolarmente in zona gol, ma la sua prestazione è stata ottima dal punto di vista del gioco. E a Udine, con le novità Bisseck, Frattesi e Zielinski, potrebbe rivedersi anche l'iraniano.
Fonte: Gazzetta.it