Arabia Saudita, terra di tentazioni e stipendi da sceicchi. Ma pure di opportunità inattese. È qui che in questo Ferragosto di fuoco il mercato della Roma si sta accendendo. E non solo per la questione legata al possibile passaggio di Paulo Dybala al Al-Qadisiyya (smentita al momento la fumata bianca dall’entourage della Joya). Perché da queste parti gioca anche Saud Abdulhamid che si appresta a scrivere la storia del nostro campionato. Il terzino destro, nato a Gedda il 18 luglio del 1999, sta per diventare infatti il primo calciatore saudita della serie A. La Roma ha trovato l’accordo di massima con l’Al-Ahli sulla base di poco più di 2,5 milioni. Abdulhamid dovrebbe raggiungere la capitale prima della partenza della Roma per Cagliari e rinforzare così la batteria di terzini destri che potrebbe comunque vedere l’arrivo di un altro giocatore.
Un nome a sorpresa, ma non per Daniele De Rossi che aveva ricevuto ottime recensioni da Roberto Mancini. L’attuale ct dell’Arabia Saudita conosce bene Abdulhamid e lo vede pronto per il salto in Europa. Un affare in controtendenza visto che l’Arabia è diventata il porto di tanti campioni che giocano nel nostro campionato. Proprio due di loro (Koulibaly e Milinkovic-Savic) hanno combattuto al fianco del 25enne nell’ultima stagione che ha portato lo scudetto.
In Arabia è uno dei calciatori più seguiti e apprezzati. Abdulhamid, cresciuto nel mito di Dani Alves e affezionato alla maglia numero 66, ha sempre giocato in Saudi Pro League: prima nell’Al-Ittihad, oggi nell’Al-Hilal. Da semplice comprimario, nell’ultima stagione il definitivo salto di qualità: 51 presenze, 4 gol e 9 assist (27 le reti in tutta la sua carriera). Difensore, terzino di spinta o di contenimento che sa giocare anche al centro del reparto ma dà il suo meglio proprio quando c’è da mettere velocità sulla fascia. Il suo nome in realtà era già salito alle cronache nel 2022 quando l’Arabia Saudita sorprendeva il mondo intero battendo l’Argentina nella fase a gironi del Mondiale. Quel giorno, Abdulhamid era in campo e aveva un compito preciso: limitare Leo Messi. Compito riuscito. Il ricordo di quella partita è cosi speciale per lui che ha voluto ricalcare sul bagaglio a mano la foto in cui il 10 argentino lo aiuta a rialzarsi dopo un contrasto vinto proprio dal saudita che ha subito espresso il proprio gradimento alla destinazione Roma rinunciando anche a qualche soldo. In fondo la gloria vale di più.
Fonte: Gazzetta.it