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Calcio

Roma, la sconfitta col Bayer cambia le prospettive europee: il rilancio passa... dalla Juve

Alessio D'Urso
Roma, la sconfitta col Bayer cambia le prospettive europee: il rilancio passa... dalla JuveN/A

La vera “semifinale europea”, in attesa dello “spareggio” con l’Atalanta del 12 maggio, si gioca in campionato domenica all’Olimpico. C’è la Juventus e non si può più sbagliare. All’indomani della netta sconfitta contro il Bayer Leverkusen, la Roma si è risvegliata con tanta stanchezza addosso nel mezzo di un ciclo terribile di partite e l’ombra dei diretti concorrenti per la Champions che si avvicina sempre di più. Mentre la finale di Europa League si allontana (ci vorranno tre gol o più gol di scarto giovedì alla BayArena), il tecnico Daniele De Rossi deve difendere il quinto posto dagli assalti dell’Atalanta (due punti sotto ma con una gara in meno) e, adesso, anche della Lazio in grande ascesa.

E ora più che mai l’imperativo categorico è non perdere la testa per non dilapidare un patrimonio di punti e risultati esaltanti costruito in appena tre mesi con enormi meriti.  Per rilanciarsi in fretta, serve una medicina che solo il “Dottor De Rossi” può prescrivere ai suoi giocatori: smaltita l’amarissima aspirina del Bayer, servono vitamine e subito. Ovvero calma, tanta autostima e il recupero rapido di diversi elementi con qualche problema fisico. A cominciare da Mancini, Spinazzola e Pellegrini, nella speranza pure che le seconde linee si trasformino in leader per un paio di partite chiave. Il treno della Champions non aspetta. E allora è necessario uno sforzo supplementare già contro la Juve, aspettando poi l’altro spareggio-Champions con l’Atalanta. Che, come noto, giocherà il recupero con la Fiorentina dopo la fine del campionato. Un altro tour de force in cui la Roma si gioca tutto, con l’obiettivo intanto di riattivare già da domenica la serie realizzativa in casa interrotta contro i campioni di Germania: durava, pensate, da ben 27 partite di fila.  

E per invertire la rotta servirà il contributo migliore degli uomini simbolo della squadra. Cioè Dybala e Lukaku, quelli che anche giovedì hanno dimostrato di poter reggere il confronto con i lanciatissimi tedeschi imbattuti da 47 partite. Contro il Bayer l’argentino ha sofferto, ma è stato l’ultimo ad arrendersi. Nella scorsa stagione, la Joya ha segnato 18 gol in 38 gare, in questa è a quota 16 reti (36 presenze): anche per una mera questione personale, il trequartista può e vuole migliorare il suo record personale in giallorosso e contro la sua ex squadra, la Juve, ha l’occasione giusta per imprimere il suo marchio sulla serata. Anche Lukaku, del resto, ha lavorato tanto per la squadra contro il Bayer, ma adesso servono i suoi gol pesanti nella settimana decisiva per la stagione della Roma. Per lasciare il segno e poi (magari) dirsi addio senza rimpianti. Il campionato sembra ormai l’unica strada per tornare in Champions: Big Rom e i suoi fratelli lo sanno. E domenica servirà un’altra partita perfetta. Il popolo giallorosso dell’Olimpico, superfluo dirlo, è già lì che aspetta.

Fonte: gazzetta.it