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UEFA Europa League

Roma, Mourinho prima del Betis: "Abraham non segna? È un problema di squadra"

Redazione
Roma, Mourinho prima del Betis: "Abraham non segna? È un problema di squadra"Getty

Dopo il 2-1 in campionato, la Roma torna in Europa League, dove cercherà di riscattarsi e rispondere al 2-1 subito in casa contro il Betis vincendo al Benito Villamarin. In conferenza stampa, José Mourinho analizza la sfida contro gli andalusi.

PIU' INFORTUNI PER VIA DEL MONDIALE

"Questa è una cosa di cui si parla tanto. Si parlava così di Qatar 2022 quattro, cinque anni fa, ora la situazione la viviamo. Tutti noi possiamo avere le nostre sensazioni, io ho imparato a piangere meno rispetto a quanto facevo prima. Dire che si gioca troppo o che i giocatori hanno una vita e una carriera diversa, o che i club più ricchi o più privilegiati rispetto a quelli meno poveri. Io in realtà sto vivendo questo: i club ricchi hanno rose per poter giocare ogni giorno, i meno ricchi giocano le stesse partita ma con meno ambizioni e sono in difficoltà, poi ci sono quelli poveri che hanno ambizioni equilibrate ma sono in difficoltà perché giocano le stesse partite degli altri"

LA PRESENZA DI BELOTTI ED EL SHAARAWY

"Belotti o El Shaarawy? Non giocano né Belotti, né El Shaarawy".

ABRAHAM NON SEGNA

"Questo è un problema nostro, di squadra. Non faccio questo tipo di analisi, tanti giocatori di alto livello vivono situazioni del genere in Italia e all'estero. Sono momenti così, per gli altri tutto fa statistica, ma la realtà è che a noi servono gol per vincere le partite. Se contassero le opportunità e non i gol, le vinceremmo tutte perché siamo primi in questo. Magari a volte la squadra lo paga, altre volte facciamo quattro gol con quattro occasioni. L'importante è vedere tutto come squadra, senza mettere pressioni. Dobbiamo essere più efficaci e prima o poi sarà così, ma per voi un determinato giocatore deve segnare di più".

SUI PROBLEMI DI COMPRENSIONE CON I GIOCATORI

"Parlare 10 minuti dopo la fine di una partita non è facile, si dicono cose che poi si devono spiegare. Un conto è il piano dell'allenatore, un'altra è come i giocatori lo mettono in pratica. Dalla panchina ho avuto delle sensazioni sulla partita col Lecce, riguardandola in video ne ho avute delle altre e cambia la prospettiva. Dobbiamo essere più disciplinati e squadra: in un anno e mezzo che abbiamo lavorato insieme con tanta concentrazione sono pochissime le partite vinte individualmente o al di fuori del piano di gioco che prepariamo prima".