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Calcio

Roma, si avvicina Boga: è l'ala che serve a De Rossi, incontro positivo con l'agente

Francesco Balzani
Roma, si avvicina Boga: è l'ala che serve a De Rossi, incontro positivo con l'agenteN/A
De Zerbi l'aveva rivalutato a Sassuolo, a Nizza si è rilanciato: costa intorno ai 20 milioni, ma i rapporti con il club e il procuratore Ramadani sono buoni...

La palla ce l’ha incollata al piede da quando ha 5 anni. Quando correva per le strade d’asfalto e salsedine di Marsiglia insieme al fratello Daniel di 11 anni più grande. Una guida anche nel mondo del calcio per Jeremie Boga diventato l’obiettivo numero uno della Roma per garantire a De Rossi quell’uomo di fascia in grado di dare ampiezza al campo e capacità di vincere i duelli e creare superiorità numerica in una zona fondamentale del campo. Ieri sera l’alta dirigenza giallorossa guidata dalla Ceo Lina Souloukou e dal ds Florent Ghisolfi ha incontrato l’agente Ramadani.

Più che di Chiesa, Pubill o Galeno si è parlato di Jeremie arrivato al Nizza appena un anno fa proprio su precisa volontà di Ghisolfi che lo ammirava dai tempi del Rennes. L’ex Sassuolo ha voglia di tornare in Italia e De Rossi ha voglia di avere la sua imprevedibilità. Che lo contraddistingue da quando era piccolo. Boga infatti nasce a Marsiglia il 3 gennaio 1997. Zona periferica, molto periferica. Quella dove è facile farsi brutte amicizie. Il fratello Daniel lo ha protetto dai brutti giri, se lo portava in sella in moto alla ricerca di campi da calcio liberi in cui giocare e lo ha spinto a coltivare quelle doti che si vedevano a occhio nudo. Tanto da essere il suo primo procuratore prima del passaggio nella galassia di Ramadani. Il papà lavorava nell’edilizia, la mamma era caretaker (custode). Nonostante le difficoltà hanno sempre supportato e seguito il figlio oltre a permettere alla sorella di Jeromie di proseguire gli studi. “Veniamo da un quartiere popolare della città. Ho sempre cercato di dargli buoni consigli ma non ce n’è stato poi così bisogno. Fin da bambino aveva un’energia incredibile, non si fermava mai. Ho capito presto che sarebbe diventato un professionista. L’ho intuito quando lo vedevo dribblare ragazzi più grandi di lui e ne ho avuto la conferma quando a 12 anni si è trasferito al Chelsea e aveva la meglio su giocatori più esperti di lui". Nel 2009 infatti viene scoperto dal talent scout del Chelsea Guy Hillion quando militava nell'ASPTT Marsiglia.

Nella stagione 14/15 vince insieme a Tammy Abraham, Tomori e Loftus-Cheek la Youth League confermandosi uno dei più gradi talenti dei Blues. Proprio Abraham in un’intervista di qualche anno fa sorprese tutti: “Il giocatore più talentuoso con il quale ho giocato? Boga, senza dubbio”. E in quel Chelsea non è che mancassero i talenti: da Hazard a Kantè, Pedro o Pulisic. La coincidenza vuole che proprio Tammy (in orbita West Ham) potrebbe far spazio a Jeremie. A Londra però Jeremie non riesce a sfondare sotto la gestione Conte. Inizia la girandola dei prestiti tra Francia (Rennes), Spagna (Granada) e Italia (Sassuolo). Qui Boga esplode. Il tecnico Roberto De Zerbi ne intuisce pienamente i punti di forza e quelli deboli. In quella squadra ha ricoperto tutti i ruoli del reparto offensivo anche se grazie alla sua abilità di saltare l’uomo e di fornire assist agisce soprattutto sulle corsie laterali dove può esprimere tutta la sua velocità e la capacità di dribbling (recordman della serie A nella stagione d’oro 2019-2020 in cui segna 11 gol). Un’esplosione che attira l’Atalanta prima e il Nizza di Ghisolfi poi. In Francia l’ex Sassuolo non se la cava affatto male: 6 reti e 6 assist.

E nella vita privata? Boga ha una passione per il rap francese e per l’Attieké, una sorta di cous cous a base di manioca tipico della Costa d’Avorio, la nazione per la quale ha scelto di giocare dopo aver fatto le giovanili con le selezioni francesi. Una dimostrazione d’affetto anche per mamma e papà. Sorriso sempre addosso, zero divismo, tanta solidarietà (soprattutto per l’Africa) e correttezza massima: in 50 partite col Sassuolo, mai ammonito. Ora potrebbe portare quella positività a Roma. Servono 20 milioni, ma gli ottimi rapporti col Nizza e con l’agente Ramadani invitano a essere ottimisti. De Rossi, come De Zerbi, è pronto a far esplodere ancora il talento del ragazzo di Marsiglia.

Fonte: Gazzetta.it