"Finalmente posso fare una preparazione dall’inizio, è da tre stagioni che non mi accadeva. Mi sento bene, tranquillo di testa". Leonardo Spinazzola si gode il precampionato con i compagni della Roma, dopo essersi messo alle spalle la tribolazione per il duro infortunio dell'ultimo anno.
Si è rialzato dopo una caduta che avrebbe messo a dura prova chiunque, un po' come l'araba fenice che sta per tatuarsi, come spiegato alla Gazzetta dello Sport di oggi: "Sul braccio sinistro ho messo la mia famiglia, moglie e figli. Ma devo finire ancora la fenice, faceva malissimo. Ci tengo, simboleggia l’uccello che risorge dalle sue ceneri".
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Il rapporto con Mourinho e gli obiettivi
Il mercato della Roma sta regalando grosse soddisfazioni a tutto l'ambiente: "Sono felice che siano arrivati giocatori importanti: alzeranno molto il livello della squadra". Toccherà ora a Mourinho creare la giusta amalgama: "L’anno scorso mi ha dato una grande mano, mi dava forza e tranquillità. Scherza in campo, ma vuole che si lavori sodo. Se gli dai questo, in cambio ti dà tanto. E’ una persona trasparente e diretta. E se non hai queste doti non puoi allenare squadre come Real Madrid o Chelsea, con i migliori giocatori del mondo. E soprattutto non puoi vincere ovunque".
L'obiettivo è migliorarsi rispetto allo scorso anno: "Possiamo alzare l’asticella e ci riusciremo. Il gruppo lavora con il mister già da un anno, in più sono arrivati tanti “doppioni” di qualità. Con una stagione così compressa è quello che serve, altrimenti qualcosa lasci inevitabilmente per strada".
E con un Dybala in più sarà sicuramente più facile: "Giocatore incredibile: può segnare o fare la giocata in qualsiasi momento. Uno che ti fa vincere le partite. E ragazzo gentile, tranquillo, uno che si applica sempre. Una grande persona".