È come in un film, un film in cui la trama si intreccia su se stessa. Un film con un inizio a sorpresa perché il finale chissà. Non poteva che essere così per il Napoli di Aurelio De Laurentiis che, dopo settimane di "audizioni" tra 40 candidati, alla fine ha scelto: Rudi Garcia. Sarà lui a guidare nella nuova stagione i Campioni d’Italia.
Al Nassr
Corsi e ricorsi
Il tecnico francese prende il posto di Luciano Spalletti che lo aveva sostituito sulla panchina della Roma ben sette anni fa. Una storia che ritorna, al contrario. A dare l'annuncio nessun titolo di giornale, nessuna indiscrezione, ma un tweet ufficiale pubblicato alle 20:45 dal patron del Napoli, "dopo averlo conosciuto e frequentato durante gli ultimi 10 giorni".
Rudi Garcia torna in Italia con un contratto biennale da 3 milioni netti all’anno, con opzione su terzo, ma soprattutto “motivato e ambizioso ora come non mai per continuare a portare in alto i colori dei Campioni d’Italia".
In Italia mancava dal 13 gennaio 2016, dal giorno dell'esonero che lo aveva portato in Francia prima (Marsiglia e Lione) e negli Emirati Arabi poi. Fino ad aprile quando aveva risolto il contratto con l'Al Nassr in maniera del tutto consensuale e dopo una serie di turbolenze attraversate con lo spogliatoio.
Al Nassr
L'esperienza di Rudi Garcia alla Roma
A Roma come biglietto da visita Garcia ha usato le ormai note 10 vittorie di fila, incluso quel derby (2-0) che aveva riportato "la chiesa al centro del villaggio". Esperto comunicatore, è indubbio, aveva però fatto della solidità della difesa e della velocità nelle ripartenze il suo mantra. Con il suo 4-3-3 (che virava spesso al 4-2-3-1) aveva portato la Roma al record di punti in una singola stagione (84), ma al 2° posto per due anni consecutivi, sempre dietro alle Juventus di Conte e di Allegri.
Il terzo anno, nonostante l’arrivo di Dzeko e Salah, la Roma a gennaio è 5°. Via Garcia, dentro Spalletti. Ora per lui incomincia una nuovo capitolo da raccontare, diverso da quello vissuto in Italia. Nella Capitale era arrivato nel periodo forse più buio, quello della sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Lazio. A Napoli arriva nel momento più bello e forse più difficile con le aspettative che non si fermano di certo allo Scudetto, ma che chiedono la Champions.
A proposito di film e finali, Spalletti lascia in eredità a Garcia non solo i Campioni d’Italia, ma un’intera città che non ha fretta di mettere nel cassetto il suo sogno a 3 stelle.