In qualche modo è già nella storia della Sampdoria per quel gol fondamentale nel derby dello scorso anno: "Non potrò mai dimenticare quel gol e diciamo che sicuramente sarà uno di quelli che racconterò ai miei figli. E che gli farò vedere quando saranno grandi, ma fa parte dello scorso campionato". Abdelhamid Sabiri spinge però per affermarsi ancora di più nel mondo blucerchiato: "Sono abituato a concentrarmi sul futuro, sulle prossime tappe della mia carriera", ha detto nell'intervista concessa oggi al Secolo XIX.
Le parole di Sabiri
Il rapporto con Giampaolo
Il feeling con Giampaolo è sbocciato e potrebbe essere il segreto per un'ulteriore step da compiere anche per il bene della Sampdoria: "All’inizio non capivo quasi niente di quel che diceva. Ma adesso “pizzica”, “pulisci la palla” li so, quando mi dice “falla cantare” so che c’è da fare i passaggi corti, precisi, veloci. Non è vero che prima di tutto cura la fase difensiva, non è un allenatore che punta allo 0-0. Mi piacciono le sue idee di calcio, l’evitare i lanci lunghi, il cercare sempre e comunque di giocare palla al piede. È divertente per un calciatore. E per me, per le mie caratteristiche, con questa idea è più facile inserirmi nella Sampdoria".
Il ruolo
In campo può coprire anche più ruoli, ma rimane fondamentale una cosa: "Mi piace mezzala, anche se per qualità sono forse più un trequartista. Mi piace però essere spesso coinvolto nel gioco, toccare tante volte la palla, e la mezzala di una squadra di Giampaolo ha questa possibilità. In più se l’altra nostra mezzala ha caratteristiche più difensive, tipo Rincon, mi consente quando le fasi di gioco lo permettono di spingermi comunque in avanti. Penso che qualche gol potrei farlo anche da mezzala".
Prossimo obiettivo
Chiaro l'obiettivo nel mirino: "Giocare il maggior numero di minuti possibili e diventare un calciatore titolare della Sampdoria. Questo è il mio prossimo step. La mia ambizione, dimostrare di potere essere un calciatore chiave per la Samp".