Il clamoroso "esonero e ritorno" di Davide Nicola sulla panchina della Salernitana è balzato (giustamente) agli onori delle cronache sportive. Su questo e altri argomenti è intervenuto il presidente della società campana, Danilo Iervolino, in conferenza stampa.
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Cosa ha detto il presidente Iervolino
Il patron granata ha deciso di intervenire in prima persona anche "per evitare lo sfogatoio dei social ho ritenuto opportuno intervenire in prima persona". Prima del match contro l'Atalanta, "credo che la situazione sia sfuggita di mano a tutti ed è stato fatto passare il messaggio ci siano spaccature e divisioni tra l'area tecnica e la dirigenza. Siamo al paradosso se dopo una partita non ci possa essere un confronto all'interno dello spogliatoio".
Secondo Iervolino, un discorso a parte è "dire che la squadra ha gambe scariche e non ha la percezione del pericolo. Abbiamo avuto visioni convergenti sin dal primo momento. Noi vorremmo che la Salernitana giocasse un bel calcio, purtroppo a Bergamo abbiamo perso 8 a 2 ed è un'imbarcata fuori dal comune. Non accadeva da oltre 20 anni. Capita anche al PSG e al Barcellona, alla Roma. Però la cosa che realmente ha fatto venire a ognuno di noi l'idea ci fosse qualcosa di grave era la non volontà di giocare al calcio".
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L'esonero di Nicola
"Non abbiamo preso un'ammonizione ed è stata una disfatta", ha sottolineato il presidente della Salernitana. Una disfatta che ha portato alla decisione di esonerare Nicola. "Mi sono sentito in dovere di cambiare, in quel caso puoi fare una sola cosa: rivedere il progetto tecnico, attraverso l'esonero dell'allenatore. Persona che stimo tantissimo, che ha umanità e sensibilità fuori dal comune e questo posso garantirvelo".
Nel frattempo, "a discapito di ciò che è stato scritto, abbiamo trovato altri allenatori. Noi abbiamo progetti ambiziosi come pochi, di tecnici ce ne sono quanti i pini marini e si sono offerti alla Salernitana circa un centinaio di mister da ogni parte del globo. Abbiamo ipotizzato l'identikit, c'erano stati dei colloqui in collaborazione con il direttore sportivo senza l'ansia di dover immediatamente portare qualcuno all'attenzione dei fan. Sarebbe stata una scelta di comodo da dare in pasto alla piazza".
Il ritorno dell'allenatore
Il presidente Iervolino è poi passato al racconto del ritorno dell'"allenator prodigo". "Ieri mi ha chiamato il direttore sportivo e mi ha manifestato la volontà di Nicola di tornare a Salerno. De Sanctis ha speso mille parole positive. Ci ho parlato, si tratta di storie di uomini che hanno costruito la nostra salvezza. Una decisione può essere presa, ritirata. Mi ha detto delle cose importanti. Sulla città, su di lui, sui tifosi, sull'affetto per me, sugli errori commessi. Se non perdi una persona, non sai mai quanto ti manca e quanto ti mancherà".
Per il patron granata "si arriva a un grande chiarimento solo quando si arriva a una cesoia netta. Mi sarebbe mancato per sempre, le sue parole mi hanno colpito. Ci ho pensato molto, da quest'altra parte avevamo pensato a una sostituzione, ma per il bene della Salernitana è giusto che Nicola prosegua la sua esperienza e che abbia un'altra chance con l'impegno di portare avanti una squadra che giammai deve patire un disagio e una mortificazione come quella di domenica pomeriggio".