Classe 1987 il nuovo arrivato, classe 1983 il veterano. Francesco Caputo ha raggiunto Fabio Quagliarella nella Genova blucerchiata, formando una delle coppie offensive più attraenti di questa Serie A TIM.
Due attaccanti esperti, furbi, scaltri e lucidi, che con le loro giocate possono elettrizzare la tifoseria della Sampdoria. Un trentaquattrenne e un trentottenne ancora motivati, che in tandem potrebbero anche trovare un’intesa perfetta per diventare ancora più letali in fase realizzativa. Basti pensare che dal 2018/19 in avanti Caputo e Quagliarella sono stati due dei tre italiani con più gol in Serie A TIM, rispettivamente 48 e 50 - davanti a loro solo Ciro Immobile con 75 reti.
Che modulo utilizzerà D’Aversa per schierarli?
La prima domada sorge spontanea: giocheranno insieme? L’idea dell’allenatore della Sampdoria Roberto D’Aversa è proprio quella di sfruttare le potenzialità di entrambi, nonostante la formazione schierata in queste prime due giornate sia stata il canonico 4-2-3-1. Il passaggio più prevedibile potrebbe essere quello al 4-3-1-2 con Caputo e Quagliarella davanti, uno accanto all’altro, e Damsgaard (o Ihattaren) sulla trequarti.
In questo caso Candreva andrebbe ad occupare il ruolo di centrocampista di destra in un centrocampo a tre e non di esterno. Anche il 4-4-2 con Candreva e Damsgaard esterni puri e i due attaccanti al centro dell’area.
Sicurezza Quagliarella: in doppia cifra da cinque stagioni
Solo tre giocatori nella storia della Sampdoria sono andati in doppia cifra di gol per sei differenti campionati di Serie A TIM: Fabio Quagliarella, Roberto Mancini e Gianluca Vialli. L’affetto dei tifosi blucerchiati per l’attaccante di Castellammare di Stabia si intuisce già da questi numeri.
Dal 2016/17 ad oggi Quagliarella ha sempre realizzato almeno 10 gol in ognuno dei campionati di Serie A Tim disputati: 12, 19, 26, 11 e 13. Insomma, parliamo di una sicurezza, che non sente il passare del tempo e che anzi migliora le sue caratteristiche di anno in anno. Quagliarella sa rifinire e sa colpire: proprio per questo potrebbe trovarsi bene con il “gemello” Caputo.
Caputo deve ritrovarsi, ma sa essere decisivo
Francesco “Ciccio” Caputo arriva al contrario da un’annata con diversi problemi: 11 reti in 25 presenze nell’ultimo campionato, con troppi guai fisici a minarne la continuità.
Nei tre anni precedenti, però, tra Empoli e Sassuolo aveva impressionato tutti: capocannoniere in B con 26 gol, poi 16 al primo anno con i toscani in Serie A TIM, 21 invece alla prima stagione in neroverde. Cifre che gli avevano consentito anche di essere convocato da Roberto Mancini in Nazionale. Parliamo di un attaccante che conosce benissimo il gioco e che ha scelto la Sampdoria per ritrovare nuovi stimoli e dimostrare ancora il suo valore.
Caputo-Quagliarella, un duo che stuzzica, due eterni finalizzatori che potrebbero ancora una volta stupire.