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Sampdoria, Stankovic: "Bello tornare a San Siro, la squadra è viva"

Redazione
Sampdoria, Stankovic: "Bello tornare a San Siro, la squadra è viva"DAZN

Nella serata del suo ritorno a San Siro, ma da allenatore, Dejan Stankovic porta a casa una sconfitta netta. La sua Sampdoria cade sotto i colpi dell'Inter, ma l'ex centrocampista serbo non perde mai la positività e il sorriso, sempre nel segno di quella squisita onestà cui ci ha abituato fin dai tempi che furono. Ai microfoni di DAZN, l'allenatore blucerchiato analizza la partita.

Stankovic parla di Inter-Samp

Uno dei grandi meriti di Stankovic è quello di vedere i segnali positivi anche nelle situazioni più difficili. "La squadra è viva, lottiamo per obiettivi diversi. Abbiamo affrontato una squadra di alto livello, mi porto a casa l'atteggiamento e la voglia dei ragazzi".

Inter Sampdoria Djuricic BarellaGetty

"ANDIAMO AVANTI CON FIDUCIA"

C'è sempre margine di miglioramento, e Deki lo sa bene. "Pian piano si migliora, adesso dobbiamo migliorare negli episodi, come i gol subiti stasera. Avrei preferito subire una rete in contropiede cercando di recuperare il risultato che con un gol su calcio d'angolo. Dobbiamo essere molto più furbi in campo, la squadra comunque è viva. Andiamo avanti con grande fiducia".

Il tecnico dei liguri esprime soddisfazione per la prestazione dei suoi. "Mi è piaciuto come abbiamo retto l'urto contro una grande squadra come l'Inter. Ho visto i ragazzi vivi ed aggressivi, mi porto a casa le certezze che migliorano giorno dopo giorno".

GLI ABBRACCI E IL RITORNO A SAN SIRO

Non poteva non suscitare fortissime emozioni il ritorno a San Siro da protagonista di uno dei grandi eroi del Triplete dell'Inter. "Bello tornare a San Siro, ringrazio tutti per tutto l'affetto ricevuto. Ringrazio anche i nostri tifosi che hanno sostenuto la squadra fino alla fine. Tante emozioni stasera", afferma Stankovic.

Emozioni vibranti anche durante e dopo il lungo e intenso abbraccio con Romelu Lukaku: "Lui è in ragazzo d'oro, è stato molto vicino ai miei figli e li ha abbracciati. Per me è un grande uomo oltre che un campione".