La Sampdoria è il club più giovane della Serie A TIM, anche se affonda le radici in società sportive molto antiche.
Scopriamo insieme la storia, i numeri e i giocatori più celebri di una delle squadre più importanti del nostro campionato.
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Come e quando è nata la Sampdoria
Genova è stata una delle prime città europee in cui il calcio ha preso piede. Molte erano le società sportive che avevano una squadra di calcio, tra cui la Società Ginnastica Comunale Sampierdarenese, che aprì la sua sezione calcistica nel 1899, e la Società Ginnastica Andrea Doria, fondata nel 1895.
Nel 1927, per volontà del regime fascista, le due società vennero fuse dando vita all'Associazione Calcio La Dominante che nel 1930, inglobando la Corniglianese, assunse il nome di Foot Ball Club Liguria. L’anno successivo la squadra retrocedette in terza serie: per questo motivo venne sciolta e i due club originari si ricostituirono separatamente.
Il 12 agosto 1946, le due società decisero di fondersi nuovamente, dato che la Sampierdarenese era a corto di liquidità, ma iscritta alla massima serie, mentre l’Andrea Doria, più ricca e competitiva, ne era stata esclusa d’ufficio.
La nuova società prese il nome di Unione Calcio Sampierdarenese-Doria, detta "Sampdoria", e fu subito ammessa in massima serie in virtù del titolo sportivo ereditato dalla Sampierdarenese. L'Andrea Doria, invece, fornì le risorse sportive ed economiche.
I colori della nuova società riprendevano quelli dei due club precedenti: il bianco, rosso e nero della Sampierdarenese e il bianco e blu dell'Andrea Doria. Come simbolo venne scelto il tipico pescatore genovese con barba, berretto e pipa.
Storia del club: la Sampdoria in breve
Le prime partite e i primi derby
La prima partita della Sampdoria si giocò il 22 settembre 1946 allo Stadio Flaminio contro la Roma. Il match terminò 3-1 per i padroni di casa, con il primo storico gol blucerchiato siglato da Bassetto.
Il 3 novembre 1946, la Sampdoria disputò il primo storico derby della Lanterna contro il Genoa: 3-0 il risultato per i blucerchiati, con gol di Baldini, Fiorini e Frugali. La Samp ebbe la meglio anche al ritorno: 3-2 con doppietta di Bassetto e gol di D'Alconzo, con l'autogol di Piacentini e la marcatura di Dalla Torre che non bastarono al Genoa.
Nei primi due campionati, la Samp si classificò al decimo e al quattordicesimo posto, mentre nella stagione 1948/49, trascinata dai gol di Baldini e Bassetto, chiuse al quinto posto.
Gli anni ‘50
Quello degli anni ‘50 fu un decennio altalenante per i blucerchiati, che alternarono buoni piazzamenti, come il quinto posto nel ‘57 e nel ‘59, a campionati deludenti, come il tredicesimo posto del ‘50.
Gli anni ‘60: la prima retrocessione e il nuovo assetto societario
Gli anni ‘60 si aprirono con un ottimo quarto posto in campionato, dietro alle big del calcio italiano, che rappresenta il terzo miglior risultato raggiunto in Serie A dai blucerchiati dopo le stagioni 1990/91 e 1993/94.
Nel 1961, la Samp partecipò per la prima volta a una competizione internazionale: la Coppa Mitropa, dove però venne eliminata nella fase a gironi.
Nelle annate successive, la Sampdoria non riuscì a confermarsi nelle prime posizioni e, dopo cinque stagioni nelle retrovie, nel 1966 retrocedette per la prima volta in Serie B.
La prima stagione in B della Samp fu contraddistinta da un avvincente duello col Varese, vinto alla fine dai blucerchiati, che chiusero al primo posto e ottennero subito la promozione in massima serie.
Quell’anno, il 23 marzo 1967, l'associazione di persone Unione Calcio Sampierdarenese-Doria fu posta in liquidazione e sostituita dalla nuova entità chiamata Unione Calcio Sampdoria S.p.A.
Il decennio blucerchiato si chiuse con un decimo, un dodicesimo e un tredicesimo posto in campionato.
La crisi degli anni ‘70
Nella prima parte degli anni ‘70, la Sampdoria fu protagonista di campionati tutt’altro che esaltanti. Nella stagione 1973/74 i doriani retrocedettero sul campo, ma un procedimento giudiziario portò alla retrocessione di Foggia e Verona per combine e al ripescaggio della Samp in Serie A.
Il periodo di maggiore crisi blucerchiata si ebbe a partire dal 1977, quando i doriani retrocedettero per la seconda volta in Serie B, rimanendovi per cinque stagioni. Si tratta del periodo più lungo trascorso dai liguri nella serie cadetta.
Gli anni ‘80 e il decennio d’oro
La Sampdoria tornò in Serie A nel 1982. La squadra, allora di proprietà di Paolo Mantovani e allenata da Renzo Ulivieri, partì col botto, sconfiggendo nelle prime tre giornate Juventus, Inter e Roma. Al termine del campionato i blucerchiati si classificarono settimi, piazzamento che venne replicato anche nella stagione successiva.
Nella stagione 1984/85 arrivò il primo trofeo: dopo aver chiuso con un ottimo quarto posto in campionato, i blucerchiati conquistarono la Coppa Italia dopo aver sconfitto il Milan sia all’andata che al ritorno. Iniziò così il decennio d’oro della Sampdoria, il periodo più vincente della storia del club.
Nella stagione successiva i blucerchiati chiusero undicesimi in campionato, ma arrivarono ancora una volta in finale di Coppa Italia, perdendo però contro la Roma. I blucerchiati si rifecero due anni più tardi, quando sconfissero il Torino in una doppia finale molto combattuta.
I blucerchiati si riconfermarono campioni della coppa nazionale anche nella stagione successiva, battendo il Napoli in finale. Quell’anno la Samp disputò anche la prima finale europea della sua storia, in Coppa delle Coppe, perdendo il 10 maggio 1989 contro il Barcellona.
I blucerchiati raggiunsero la finale della competizione europea anche nella stagione successiva, questa volta vincendo nell’ultimo atto ai supplementari contro l’Anderlecht.
Lo storico scudetto del 1991
L’apice della storia blucerchiata venne raggiunto nel maggio 1991, quando gli uomini allenati da Vujadin Boškov conquistarono il primo e unico scudetto della loro storia, trascinati dai “Gemelli del gol” Vialli e Mancini.
Quell’anno la Samp raggiunse ancora una volta la finale di Coppa Italia (persa contro la Roma) e perse la Supercoppa UEFA contro il Milan.
La finale di Coppa dei Campioni
Nel campionato 1991/92 la Samp non riuscì a ripetere l’exploit di quello precedente, ma fu comunque protagonista di una stagione di alto livello: i blucerchiati vinsero per la prima volta la Supercoppa Italiana dopo aver battuto la Roma, arrivarono in semifinale di Coppa Italia, ma soprattutto raggiunsero la finale di Coppa dei Campioni alla prima partecipazione.
Nell’atto finale della massima competizione europea, i blucerchiati affrontarono il Barcellona allenato da Johan Cruijff e riuscirono anche ad arrivare ai supplementari, ma un gol di Koeman al 112’ infranse i sogni dei doriani.
L’ultimo trofeo
Il decennio d’oro della Samp si chiuse nel maggio 1994 quando, dopo un buon terzo posto in campionato, i blucerchiati conquistarono la loro quarta Coppa Italia in un’inedita finale contro l’Ancona.
Il ritorno in Serie B e il rilancio negli anni 2000
Nelle quattro stagioni successive, la Samp collezionò tre ottavi posti e un sesto posto, prima di ripiombare in Serie B nel 1999. I blucerchiati vi disputarono quattro stagioni, prima di tornare in massima serie nel 2003.
Artefice della promozione fu l’allenatore Walter Novellino, che dopo aver sfiorato la qualificazione in Europa nella stagione 2003/04, vi riuscì in quella successiva: grazie al quinto posto nel 2004/05, infatti, la Samp si qualificò per la successiva Coppa UEFA (dove non passò la fase a gironi).
Nel 2008/09 i blucerchiati tornarono a giocarsi una finale di Coppa Italia dopo quindici anni, ma vennero battuti ai rigori dalla Lazio. Nella stagione successiva invece la Samp, guidata da Gigi Del Neri, fu protagonista di un ottimo quarto posto che le valse la seconda qualificazione in Champions League.
Dalla Champions League alla Serie B
Quella 2010/11 doveva essere la stagione della consacrazione della Samp, ma la storia fu ben diversa: in Champions la squadra venne eliminata ai preliminari contro il Werder Brema ed uscì presto anche dall’Europa League, mentre in campionato chiuse al terz’ultimo posto, che gli valse la retrocessione in Serie B.
Il ritorno in Serie A
Il ritorno nella massima serie fu immediato: i blucerchiati raggiunsero e vinsero i play-off (in finale contro il Varese), rimanendo in Serie A fino ai giorni nostri, disputando stagioni positive (come il settimo posto del 2015) ad altre negative (come il quindicesimo posto del 2020).
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Le maglie della Sampdoria
La maglia tradizionale della Sampdoria riprende i colori delle società da cui è nata: l’Andrea Doria e la Sampierdarenese. Il risultato è una divisa assolutamente unica, composta da una maglia blu con al centro la croce di San Giorgio, simbolo di Genova, su due strisce bianche, una rossa e una nera verticali.
La maglia della Samp è una di quelle che nel corso degli anni non ha subito cambiamenti stilistici a causa della già originale struttura che non ha bisogno di particolari aggiunte o modifiche. L’unica stagione in cui sì è visto qualcosa di leggermente diverso è nel 2002/03, quando Asics aggiunse due sottili strisce bianche verticali ai lati della parte frontale della maglia.
La maglia della Sampdoria 2021/2022
La maglia della Sampdoria presentata da Macron per la stagione 2021/22 è tradizionale: fondo blu royal su cui è posta la classica fascia blucerchiata con lo scudo di Genova al centro. Il colletto è a girocollo e presenta all’interno la scritta “La maglia più bella del mondo”.
I titoli vinti dalla Sampdoria
In oltre 70 anni di storia, la Sampdoria ha vinto 8 trofei, di cui uno in campo internazionale:
Trofeo | Vittorie |
Scudetto | 1 |
Coppa Italia | 4 |
Supercoppa Italiana | 1 |
Coppa delle Coppe | 1 |
Serie B | 1 |
Lo scudetto
Il primo e unico scudetto della storia della Samp risale al 1991: i blucerchiati battagliarono con Milan e Inter fino al 19 maggio, quando sconfissero in casa il Lecce, condannato alla retrocessione, per 3-0. Fu la giusta ricompensa per un club che da alcuni anni si posizionava nelle parti alte della classifica.
La Coppa Italia
Il trofeo vinto più volte dalla Sampdoria è la Coppa Italia. I blucerchiati, infatti, possono vantare in bacheca quattro coppe nazionali, la prima delle quali vinta nel 1985 dopo aver battuto il Milan sia all’andata (1-0) che al ritorno (2-1).
La seconda coppa nazionale arrivò nel 1987/88 contro il Torino: all’andata la Samp si impose per 2-0, stesso risultato al ritorno per i granata, che portò la sfida ai supplementari. A decidere il match fu una rete di Salsano al 112’.
La Sampdoria conquistò la terza Coppa Italia nella stagione successiva: all’andata i partenopei si imposero per 1-0, al ritorno i liguri ribaltarono il risultato con un netto 4-0.
La quarta e ultima Coppa arrivò nella stagione 1993/94, in finale contro l’Ancona: dopo lo 0-0 dell’andata i blucerchiati schiantarono i marchigiani con un tennistico 6-1.
Vittorie della Coppa Italia per anno
- 1984/1985
- 1987/1988
- 1988/1989
- 1993/1994
La Supercoppa Italiana
La Sampdoria ha partecipato a quattro edizioni della Supercoppa Italiana, portando a casa il trofeo in una sola occasione: il 24 agosto 1991, dopo aver vinto lo scudetto tre mesi prima, i blucerchiati affrontarono la Roma al Ferraris. L’equilibrio tra le due squadre fu spezzato da un gol di Roberto Mancini al 75’, che regalò ai liguri la prima e unica Supercoppa della loro storia.
La Coppa delle Coppe
L’unico trofeo internazionale vinto dalla Samp è una Coppa delle Coppe nel 1990. Dopo aver eliminato Brann, Borussia Dortmund, Grasshoppers e Monaco, i blucerchiati si giocarono la finale contro i belgi dell’Anderlecht: dopo 90 minuti il risultato era ancora fermo sullo 0-0, ma una doppietta di Gianluca Vialli al 105’ e al 107’ consegnò il trofeo ai doriani.
I presidenti della Sampdoria dagli esordi ad oggi
Nel corso degli anni alla guida della Sampdoria si sono susseguiti 18 presidenti:
Paolo Mantovani
Il presidente più vincente della storia doriana è Paolo Mantovani, imprenditore romano stabilitosi a Genova nel 1955.
Il primo incarico ricoperto alla Sampdoria fu quello di addetto stampa tra il 1973 e il 1976, poi nel luglio 1979 acquistò il club, portandolo in poco tempo dalla Serie B ai vertici del calcio italiano ed europeo.
Sotto la sua presidenza, i blucerchiati attraversarono il periodo più vittorioso della loro storia: lo scudetto e la Supercoppa Italiana nel 1991, 4 Coppe Italia (1985, 1988 e 1989, ma gli si può attribuire anche quella del 1994, in seguito alla sua scomparsa), una Coppa delle Coppe (1990), oltre ad aver raggiunto tre finali europee.
Riccardo Garrone
Già sponsor del club con la ERG dal 1988 al 1995, Riccardo Garrone acquistò la Sampdoria l'11 gennaio 2002, salvandola dal fallimento.
Nel suo primo anno di presidenza conquistò subito la promozione in Serie A, mentre nel 2010 i blucerchiati raggiunsero la qualificazione in Champions League.
Gli allenatori della Sampdoria nella storia
Scopriamo quali sono gli allenatori che hanno scritto la storia del club ligure:
Eugenio Bersellini
L’allenatore del primo trofeo della Sampdoria è Eugenio Bersellini, alla guida dei blucerchiati dal 1975 al 1977 e dal 1984 al 1986, nel 1984 vinse la Coppa Italia, battendo in finale il Milan. Con 120 panchine, Bersellini è il sesto allenatore più presente nella storia della Samp.
Vujadin Boškov
Il tecnico più vincente della storia della Samp è Vujadin Boškov: in sei stagioni sulla panchina blucerchiata, il serbo ha vinto uno scudetto, due Coppe italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa delle Coppe, raggiungendo anche la storica finale di Coppa dei Campioni nel 1992.
Dopo aver vinto cinque trofei tra il 1987 e il 1992, Boškov fu richiamato sulla panchina doriana nel novembre 1997, collezionando in totale 223 presenze, con il 43,5% di vittorie.
Sven-Göran Eriksson
Terzo allenatore per presenze (170) sulla panchina blucerchiata è Sven-Göran Eriksson. Arrivato nel luglio 1992 come direttore tecnico, rimase per cinque anni vincendo la Coppa Italia 1993/94.
Walter Novellino
Al secondo posto nella classifica degli allenatori con più presenze in blucerchiato c’è Walter Novellino, con 186 panchine.
Dal 2002 al 2007 sulla panchina della Samp, portò i liguri dalla Serie B alla Coppa UEFA, raggiungendo un ottimo quinto posto nel 2004/05.
I giocatori che hanno fatto la storia della Sampdoria
Scopriamo quali sono i giocatori che hanno scritto la storia del club blucerchiato:
Roberto Mancini
Il recordman assoluto della Sampdoria è Roberto Mancini: il Mancio infatti è il giocatore con più presenze (566), gol (171) e trofei (7) con la maglia dei blucerchiati, numeri raggiunti durante la sua esperienza a Genova tra il 1982 e il 1997. Semplicemente inarrivabile.
Moreno Mannini
Al secondo posto per presenze in maglia blucerchiata c’è Moreno Mannini, storico difensore della Samp anni ‘80/’90.
In quindici anni in Liguria, Mannini ha collezionato 501 presenze, mettendo a segno 8 gol e conquistando 7 trofei.
Pietro Vierchowod
Il terzo giocatore con più presenze con la maglia della Sampdoria è Pietro Vierchowod. Il difensore italiano, di origini ucraine, ha indossato la casacca blucerchiata tra il 1983 e il 1995, in coincidenza con il periodo più glorioso del club.
In 493 presenze ha segnato 39 gol e conquistato 7 trofei.
Angelo Palombo
Mediano adattato anche a difensore centrale, Angelo Palombo ha vestito la maglia della Sampdoria tra il 2002 e il 2017, con una brevissima esperienza in prestito all’Inter tra gennaio e giugno 2012.
In 15 stagioni alla Samp ha collezionato 459 presenze, mettendo a segno 15 gol.
Fausto Pari
Alla Samp tra il 1984 e il 1992, Il centrocampista Fausto Pari ha collezionato 401 presenze e 14 gol in blucerchiato, conquistando 6 trofei.
Fausto Salsano
Acquistato dalla Samp nel 1979, venne aggregato alla Primavera. Dopo i prestiti a Empoli e Parma, tornò in Liguria dove divenne una pedina fondamentale del centrocampo blucerchiato.
Dopo tre stagioni alla Roma, nel 1993 tornò alla Samp e vi restò fino al 1998. In 11 stagioni a Genova ha collezionato 377 presenze e 25 gol, vincendo 5 trofei.
Luca Pellegrini
Difensore della Samp negli anni ‘80, Luca Pellegrini ha indossato la maglia blucerchiata in 363 occasioni, mettendo a segno 6 gol e conquistando 5 trofei.
Gianluca Vialli
Ottavo giocatore per presenze in blucerchiato e secondo marcatore della storia del club, Gianluca Vialli ha formato insieme a Mancini la coppia dei “Gemelli del gol” dal 1984 al 1992. Le reti messe a segno in 328 presenze furono 141.
Nel suo periodo alla Samp, Vialli ha conquistato 5 trofei, prima di passare alla Juventus.
Francesco Flachi
Dietro a Mancini e Vialli, il terzo marcatore della storia della Samp è Francesco Flachi. In 8 stagioni a Genova (di cui 4 in Serie B e 4 in Serie A) tra il 1999 e il 2007, Flachi ha realizzato 110 gol in 228 presenze.
Fabio Quagliarella
Al quarto posto della classifica marcatori all-time della Sampdoria c’è Fabio Quagliarella. Il bomber di Castellammare di Stabia ha vestito la maglia blucerchiata nella stagione 2006/07, per poi tornare a Genova nel febbraio 2016.
In oltre 260 presenze ha messo a segno oltre 100 gol, entrando nel cuore dei tifosi doriani.
Giocatori della Sampdoria per presenze
Giocatore | Presenze | Gol | Stagioni alla Sampdoria |
Roberto Mancini | 567 | 171 | 15 |
Moreno Mannini | 501 | 8 | 15 |
Pietro Vierchowod | 493 | 39 | 12 |
Angelo Palombo | 459 | 15 | 15 |
Fausto Pari | 401 | 14 | 9 |
Fausto Salsano | 377 | 25 | 11 |
Luca Pellegrini | 363 | 6 | 11 |
Guido Vincenzi | 353 | 7 | 11 |
Gaudenzio Bernasconi | 351 | / | 11 |
Gianluca Vialli | 328 | 141 | 8 |
Numeri e record della Sampdoria
Ecco alcuni numeri fatti registrare dalla Sampdoria nel corso degli anni:
- Tre volte miglior attacco e una volta miglior difesa della Serie A;
- Tre volte un suo giocatore ha vinto la classifica dei cannonieri di Serie A (Sergio Brighenti nel 1960/61, Gianluca Vialli nel 1990/91, e Fabio Quagliarella nel 2018/19;
- Record di abbonati in Serie B in una stagione (17.044 nel 2011/12).
La rosa della Sampdoria 2021/2022
La rosa della Sampdoria per la stagione 2021/2022 è composta da 26 calciatori:
Portieri
Numero | Nome | Anno di nascita | Nazionalità | Ingresso in squadra |
1 | Emil Audero | 1997 | Italiana | 2019 |
33 | Wladimiro Falcone | 1995 | Italiana | 2014 |
30 | Nicola Ravaglia | 1988 | Italiana | 2020 |
Difensori
Numero | Nome | Anno di nascita | Nazionalità | Ingresso in squadra |
15 | Omar Colley | 1992 | Gambiana | 2018 |
26 | Giangiacomo Magnani | 1995 | Italiana | 2022 |
22 | Maya Yoshida | 1988 | Giapponese | 2020 |
25 | Alex Ferrari | 1994 | Italiana | 2019 |
3 | Tommaso Augello | 1994 | Italiana | 2020 |
29 | Nicola Murru | 1994 | Italiana | 2017 |
24 | Bartosz Bereszynski | 1992 | Polacca | 2017 |
13 | Andrea Conti | 1994 | Italiana | 2022 |
Centrocampisti
Numero | Nome | Anno di nascita | Nazionalità | Ingresso in squadra |
6 | Albin Ekdal | 1989 | Svedese | 2018 |
88 | Tomás Rincón | 1988 | Venezuelano | 2022 |
5 | Stefano Sensi | 1995 | Italiana | 2022 |
2 | Morten Thorsby | 1996 | Norvegese | 2019 |
14 | Ronaldo Vieira | 1998 | Inglese/guineana | 2018 |
16 | Kristoffer Askildsen | 2001 | Norvegese | 2020 |
70 | Simone Trimboli | 2001 | Italiana | 2021 |
87 | Antonio Candreva | 1987 | Italiana | 2021 |
11 | Abdelhamid Sabiri | 1996 | Tedesca/marocchina | 2022 |
Attaccanti
Numero | Nome | Anno di nascita | Nazionalità | Ingresso in squadra |
38 | Mikkel Damsgaard | 2000 | Danese | 2020 |
21 | Sebastian Giovinco | 1987 | Italiana | 2022 |
23 | Manolo Gabbiadini | 1991 | Italiana | 2019 |
7 | Vladyslav Supryaga | 2000 | Ucraina | 2020 |
10 | Francesco Caputo | 1987 | Italiana | 2021 |
27 | Fabio Quagliarella | 1983 | Italiana | 2016 |
Stipendi Sampdoria: quanto guadagnano giocatori e tecnico
Ricapitoliamo gli stipendi dei giocatori e dell'allenatore della Sampdoria per la stagione 2021/2022:
Nome | Ruolo | Stipendio |
Antonio Candreva | Centrocampista | 1,3 milioni |
Fabio Quagliarella | Attaccante | 1,2 milioni |
Albin Ekdal | Centrocampista | 1,1 milioni |
Manolo Gabbiadini | Attaccante | 1,1 milioni |
Maya Yoshida | Difensore | 1 milione |
Omar Colley | Difensore | 900 mila |
Francesco Caputo | Attaccante | 800 mila |
Emil Audero | Portiere | 800 mila |
Ronaldo Vieira | Centrocampista | 750 mila |
Nicola Murru | Difensore | 700 mila |
Giangiacomo Magnani | Difensore | 600 mila |
Morten Thorsby | Centrocampista | 500 mila |
Sebastian Giovinco | Attaccante | 500 mila (per 6 mesi) |
Bartosz Bereszynski | Difensore | 450 mila |
Alex Ferrari | Difensore | 400 mila |
Tommaso Augello | Difensore | 250 mila |
Nicola Ravaglia | Portiere | 100 mila |
Kristoffer Askildsen | Centrocampista | 100 mila |
Mikkel Damsgaard | Attaccante | 100 mila |
Wladimiro Falcone | Portiere | 80 mila |
Marco Giampaolo | Allenatore | 1,2 milioni |
Quando gioca la Sampdoria: il calendario 2021/2022
Questo il calendario delle partite di Serie A TIM della Sampdoria per la stagione 2021/2022:
Andata | Partita | Ritorno |
23/08/2021 | Sampdoria - Milan | 13/02/2022 |
29/08/2021 | Sassuolo - Sampdoria | 06/02/2022 |
12/09/2021 | Sampdoria - Inter | 22/05/2022 |
19/09/2021 | Empoli - Sampdoria | 19/02/2022 |
23/09/2021 | Sampdoria - Napoli | 09/01/2022 |
26/09/2021 | Juventus - Sampdoria | 12/03/2022 |
03/10/2021 | Sampdoria - Udinese | 05/03/2022 |
17/10/2021 | Cagliari - Sampdoria | 06/01/2022 |
22/10/2021 | Sampdoria - Spezia | 23/01/2022 |
27/10/2021 | Sampdoria - Atalanta | 28/02/2022 |
30/10/2021 | Torino - Sampdoria | 15/01/2022 |
07/11/2021 | Sampdoria - Bologna | 11/04/2022 |
21/11/2021 | Salernitana - Sampdoria | 16/04/2022 |
27/11/2021 | Sampdoria - Verona | 23/04/2022 |
30/11/2021 | Fiorentina - Sampdoria | 16/05/2022 |
05/12/2021 | Sampdoria - Lazio | 07/05/2022 |
10/12/2021 | Genoa - Sampdoria | 30/04/2022 |
19/12/2021 | Sampdoria - Venezia | 20/03/2022 |
22/12/2021 | Roma - Sampdoria | 03/04/2022 |