"Mai una gioia" recita lo striscione. D'altronde se in 34 anni di storia la loro nazionale non aveva mai segnato tre gol in una partita - prima della sfida di Vaduz nell'ultima giornata di Nations League ne aveva disputate 209, perdendone 197, pareggiandone 10 e vincendone solamente due, una delle quali arrivata lo scorso 5 settembre, in casa proprio contro il Liechtenstein, dopo 140 gare "senza una gioia" -, l'autoironia dei tifosi sammarinesi era più che lecita. E invece... Invece il Rheinpark Stadion ha premiato il manipolo di coraggiosi arrivati dalla Repubblica del Titano per sostenere San Marino e assistere a una pagina storica: la promozione in Serie C di Nations League, arrivata grazie al 3-1 sul Lichtenstein.
"Campeones, campeones olè olè olè" gridavano dagli spalti nel silenzio i sostenitori biancazzurri. Finalmente, una gioia. Eppure le cose sembravano essersi messe male dopo 40' quando Sele portava in vantaggio la nazionale di casa. Il primo match point San Marino lo aveva fallito pareggiando in casa con Gibilterra venerdì scorso, punto riacciuffato in extremis con un rigore di Nanni al 92'. Gol che ha tenuto aperte le porte per l'impresa di Vaduz. La rete del pareggio porta la firma di Lazzari al 46'. Ma era ancora Nanni, ancora dal dischetto, a siglare il sorpasso al 66'. Undici minuti dopo, a capo di una splendida azione corale, Tosi serviva a Golinucci la palla del definitivo 3-1. Al triplice fischio la squadra andava a festeggiare davanti ai tifosi, abbracciandoli a bordo campo, mentre il c.t. Roberto Cevoli non riusciva a nascondere le lacrime. La terza vittoria in 210 partite - tutte contro il Liechtenstein, ma la prima in trasferta - è la più dolce, quella che permette a San Marino di chiudere il girone a quota 7 punti, uno in più di Gibilterra. E ora i tifosi del Tritone dovranno inventarsi un nuovo nome per il loro gruppo...
Fonte: gazzetta.it