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San Siro, il Tar respinge il ricorso: resta il vincolo della Soprintendenza sul secondo anello

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San Siro, il Tar respinge il ricorso: resta il vincolo della Soprintendenza sul secondo anelloN/A
Dichiarate inammissibili le istanze presentate dal Comune di Milano, il Meazza non potrà essere abbattuto
Nulla da fare, il vincolo è confermato. Il Tar della Lombardia ha respinto il ricorso del Comune di Milano - dichiarandolo inammissibile - contro il Ministero della Cultura e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano: lo stadio Giuseppe Meazza non potrà quindi essere abbattuto a causa del valore storico del secondo anello costruito negli Anni Cinquanta, prossimo a superare i 70 anni di età decisivi per raggiungere il "requisito della vetustà". Non c'è quindi alcuna speranza che San Siro possa essere abbattuto per fare spazio a un nuovo impianto, le strade vagliate dai club continueranno a essere le altre: dalla ristrutturazione dello stesso alla costruzione di altri stadi a Rozzano (Inter) o a San Donato Milanese (Milan). "Il ricorso è inammissibile - si legge -, in parte per difetto di interesse, laddove contesta i pareri espressi dalla Soprintendenza e dal Segretariato Regionale, in parte per difetto di giurisdizione, laddove censura la configurabilità di un archivio esposto in ragione della non riconducibilità dei beni interessati al patrimonio comunale. Le due disposizioni palesano che la verifica di interesse culturale ha ad oggetto immobili risalenti ad oltre settanta anni, pertanto ogni valutazione anticipata non assume rilievo ai fini della configurabilità della dichiarazione di interesse culturale". "In definitiva, il ricorso introduttivo e il successivo ricorso per motivi aggiunti sono inammissibili, in parte per carenza di interesse e in parte per difetto di giurisdizione". A commentare la decisione del Tar della Lombardia ci ha pensato Giuseppe Sala: "La sentenza di oggi è un passo in più per dire che San Siro non è abbattibile ed è la prova che la nostra via di provare a rigenerare lo stadio è l'unica possibile. Quindi ci sono due alternative: o riusciamo a convincere le squadre a rigenerare San Siro, ed è una vittoria per la città, oppure se ciò non avverrà, San Siro rischia di trasformarsi in qualcosa che perde un po' del suo ruolo. Quindi non sarebbe bello per nessuno. San Siro è passato attraverso settimane e mesi difficili, però possiamo sperare che attraverso questo lavoro realizzato da WeBuild ci possa essere l'opportunità per dargli una seconda vita".