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Calcio

Sassuolo macchina da gol, Spezia col bunker all'inseguimento: i nuovi padroni

Nicola Binda
Sassuolo macchina da gol, Spezia col bunker all'inseguimento: i nuovi padroniN/A
Forza, qualità e idee: nelle ultime 5 giornate le due squadre hanno ribaltato la classifica. Ma il Pisa di Inzaghi è sempre lì...

La squadra perfetta? Facile a dirsi: l’attacco del Sassuolo e la difesa dello Spezia. Basta guardare i numeri, anche se i dati invece di spiegare come si vince la Serie B confondono le idee. La neo capolista di Fabio Grosso ha segnato 29 reti, in media più di due a partita. Gli inseguitori di Luca D’Angelo rispondono con 8 reti al passivo e soltanto 6 volte hanno visto il portiere raccogliere il pallone in fondo al sacco. Quindi? Si vince con il miglior attacco o con la miglior difesa?  Cambia la produzione di gioco ma non il risultato. Misteri della B. I due tecnici avranno modo di discuterne quando si troveranno nel loro bar di Pescara, come spesso capita soprattutto d’estate. Intanto si danno battaglia. Senza dimenticarsi però di un rivale molto temibile, la squadra che fino a qualche giorno fa ha guidato la classifica e che al secondo scivolone (dopo quello del 29 settembre con la Juve Stabia) è stata scavalcata. Parliamo del Pisa, che nelle ultime 5 giornate ha avuto il passo più lento del trio (8 punti contro i 13 del Sassuolo e gli 11 del Pisa) ma resta una validissima alternativa per la promozione diretta. Guai a sottovalutare Pippo Inzaghi!  Sei gol al Cittadella, cinque a Brescia, adesso quattro alla Salernitana. E chi lo tiene più questo Sassuolo? Una macchina da gol che si esalta nel 4-3-3 di Grosso, senza un vero super bomber davanti ma con tante alternative pronte a dare il loro contributo in zona gol, anche dal centrocampo. I migliori marcatori sono proprio un attaccante come Laurienté e una mezzala come Thorstvedt, entrambi saliti a quota 6. Qui un inciso è d’obbligo: sono due (e non i soli) calciatori scelti in passato dal Sassuolo per fare la Serie A, che sul campo non sono riusciti a evitare la retrocessione e che la società in estate è riuscita a trattenere convincendoli a contribuire alla risalita immediata. E loro ce la stanno mettendo davvero tutta per riparare il danno. Ma Grosso non fa affidamento soltanto sul loro orgoglio, perché la rosa è abbondante. C’è Pierini, giocatore del mese per la Lega B, arrivato a quota 5 gol; c’è Mulattieri, fermo a 3 reti ma già utilissimo a Grosso in occasione della promozione di Frosinone; ci sono Moro e Volpato a quota 2 centri e soprattutto, tra quelli a quota uno (Antiste, Boloca, F. Russo e Iannini), c’è un certo Mimmo Berardi che insegue il primo centro su azione dopo quello su rigore. Provate a fermarli, una batteria del genere non fa dormire la notte. Ci proverà venerdì la Reggiana: chissà che l’aria del derby non cambi lo scenario, di sicuro William Viali dovrà inventarsi qualcosa di speciale per blindare la porta.  Non è automatico, ma allo Spezia funziona: non prendere gol vuol dire non perdere. Dopo le ultime cinque partite della stagione scorsa che hanno portato alla soffertissima salvezza, nelle prime 14 di questa D’Angelo è rimasto senza macchia. Colpisce la solidità della sua squadra, la capacità dei tre centrali di alzare un muro davanti al portiere, quella dei centrocampisti di fare filtro e quella degli esterni di chiudere ogni varco.  I tre difensori centrali sono armadi, in area di testa le prendono tutte loro ma soprattutto spicca la capacità - stando molto alti - di tenere lontano gli attaccanti avversari dalle parti di Sarr prima (4 presenze) e Gori poi. Solo in 6 partite il portiere è stato battuto: al debutto a Pisa (2-2) e nel derby interno con la Carrarese (4-2) addirittura due volte, poi in una volta a testa in casa da Cesena e Frosinone, fuori a Brescia e Cremona. Nelle altre 8 gare la porta è rimasta intonsa. Tra queste, anche quella su campo del Sassuolo. Vuol dire che allora - tornando al dilemma iniziale - è meglio avere la miglior difesa? L’anno scorso il miglior attacco è stato quello del Venezia andato in A (69 gol), la miglior difesa quella della Cremonese (32) battuta in finale. Insomma, il mistero continua….

Fonte: Gazzetta.it