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Calcio

Sassuolo: storia, trofei, aneddoti e prossime partite del club neroverde

Sassuolo: storia, trofei, aneddoti e prossime partite del club neroverdeDAZN

Fino all’inizio degli anni ‘80, il Sassuolo era una società che gareggiava nel calcio dilettantistico. Nel 2008 è arrivato il primo trofeo, fino a raggiungere per la prima volta in Serie A e a conquistare una storica qualificazione in Europa.

Scopriamo insieme la storia, i numeri e i giocatori più celebri di una delle squadre rivelazione dell’ultimo decennio.

Serie A TIM 2021-22: Davide Frattesi e Maxime Lopez in Juventus-Sassuolo 1-2Getty

Come e quando è nato il Sassuolo

Istituito nel 1920 come Sassuolo Football Club, il club si affiliò alla FIGC il 17 luglio dello stesso anno, utilizzando il giallo e il rosso come colori sociali, gli stessi dello stemma comunale.

Storia del club: il Sassuolo in breve

Nei primi decenni di vita il Sassuolo partecipò ai tornei dilettantistici emiliani, con risultati altalenanti.

Dagli anni ‘40 ai ‘60

Negli anni ‘40 e ‘50 il Sassuolo partecipò al girone di Promozione, dove affrontò club emiliani, toscani e genovesi. 

Dopo un sedicesimo posto nel girone D dell'Interregionale Seconda Categoria 1957/58, il club retrocesse in Prima Categoria, rimanendovi fino al ‘68. Nel frattempo, nel 1966, il Sassuolo Football Club si fuse con un’altra realtà cittadina, la Sassuolo Sportiva, dando vita alla Sassuolo Sportiva Football Club, di cui viene nominato presidente Antonio Cuoghi, giovane imprenditore nel settore della ceramica.

Due anni dopo, sotto la presidenza di Antonio Giovanardi, la squadra conquistò la prima promozione in Serie D

Gli anni ‘70: la nascita dell’US Sassuolo

Nella stagione 1970/71, il Sassuolo cambiò i colori sociali in nero e verde. Oltre alla Sassuolo SFC, la Serie D 1972/73 vide la presenza di un’altra squadra sassolese, la Giofil San Giorgio, successivamente nominata A.C. Sassolese. Nel 1974 la Sassolese si unì alla Sassuolo SFC per dar vita all’attuale Unione Sportiva Sassuolo Calcio.

La nuova società riuscì a raggiungere l’ottavo posto in Serie D, ma nella stagione seguente retrocedette in Promozione. L’alternanza tra Serie D e Promozione proseguì anche nel finale degli anni ‘70.

Gli anni ‘80: la prima volta tra i professionisti

Nella stagione 1981/82, il Sassuolo partecipò al campionato Interregionale, piazzandosi sesto nel girone emiliano-romagnolo. La svolta arrivò nella stagione 1983/84, quando i neroverdi raggiunsero la promozione in Serie C2, affacciandosi per la prima volta al calcio professionistico.

Gli emiliani riuscirono subito a raggiungere un sesto posto nel girone C. Dopo risultati altalenanti, nella stagione 1987/88 i neroverdi retrocedettero, ma vennero ripescati e chiusero il campionato al quinto posto del girone B.

La formazione del Sassuolo 1986/87

Nella stagione 1989/90, però, il club non poté evitare la retrocessione nel campionato Interregionale.

Dalla C2 alla B

Il ritorno in C2 arrivò nel 1998: in quella stagione, il girone C del Campionato Nazionale Dilettanti vide un lungo duello tra Trento e Sassuolo. La promozione si decise ai rigori con i gialloblù che ebbero la meglio sui neroverdi per 5-4. Per il Sassuolo arrivò comunque la promozione in C2, grazie a un ripescaggio per inadempienze finanziarie di altre società.

Negli anni 2000 si aprì una nuova era per il Sassuolo: l’imprenditore Giorgio Squinzi entra in società prima come sponsor ufficiale nel 2002 e poi come proprietario nel 2003.

Dopo aver sfiorato diverse volte la retrocessione (tra cui una nella stagione 2002/03 evitata solo grazie a un ripescaggio per inadempienze finanziarie di diverse società), nella stagione 2005/06 il Sassuolo raggiunse i play-off: grazie alla vittoria in finale contro il Sansovino, i neroverdi conquistarono per la prima volta la C1.

Bastarono due stagioni agli emiliani per raggiungere la Serie B: con Massimiliano Allegri in panchina, nella stagione 2007/08, i neroverdi conquistarono la promozione con una giornata d’anticipo. Decisiva la vittoria per 1-0 in casa contro il Manfredonia, con gol di testa di Piccioni.

Nello stesso anno, il Sassuolo si aggiudicò la Supercoppa di Serie C battendo in finale la Salernitana ai rigori.

Dal 2010 a oggi

Al primo anno di Serie B, il Sassuolo, costretto a trasferirsi allo stadio Alberto Braglia di Modena, fu allenato da Andrea Mandorlini. Concluse il campionato al settimo posto, mancando così la qualificazione ai play-off. Obiettivo che venne raggiunto nella stagione successiva da Stefano Pioli, quando la squadra chiuse al quarto posto in classifica. Nelle semifinali il Torino estromise i neroverdi, vincendo 2-1 in trasferta dopo il pareggio dell'andata.

La promozione in Serie A

Dopo aver perso ai play-off anche in quella 2011/12, la stagione 2012/13 si aprì con l’arrivo di Eusebio Di Francesco, allenatore emergente che propone un calcio offensivo.

Il Sassuolo restò in modo sorprendente al vertice della classifica dalla prima all’ultima giornata, conquistando una storica promozione in Serie A. Il 18 maggio 2013 la vittoria per 1-0 sul Livorno all’ultimo minuto di recupero sancì il primo posto in campionato: con soli 40 mila abitanti, Sassuolo divenne la città più piccola a raggiungere la Serie A dal dopoguerra ad oggi.

L’esordio in Serie A vide il Sassuolo  trasferirsi nello stadio di Reggio Emilia, il “Mapei Stadium”. I neroverdi si salvarono alla penultima giornata. Nelle stagioni successive gli emiliani furono protagonisti di stagioni positive, con salvezze tranquille.

L’esordio in Europa

La stagione più esaltante del secondo decennio degli anni 2000 fu quella 2015/16: sempre con Di Francesco in panchina, il Sassuolo raggiunse un traguardo storico, chiudendo il campionato al sesto posto con 61 punti (record assoluto per la società emiliana) e qualificandosi ai preliminari di Europa League.

Nella stagione successiva, il Sassuolo esordì in campo europeo: il 28 luglio 2016, in casa degli svizzeri del Lucerna, i neroverdi portarono a casa un pareggio per 1-1 e grazie al 3-0 al ritorno in Emilia, si qualificarono al turno successivo. Dopo aver sconfitto anche i più blasonati rivali della Stella Rossa, il Sassuolo approdò per la prima volta alla fase ai gironi dell’Europa League. 

I neroverdi vennero sorteggiati nel gruppo F con Athletic Bilbao, Genk e Rapid Vienna. L’esordio fu entusiasmante: ancora una vittoria per 3-0 al Mapei Stadium contro un avversario di assoluto rilievo come l’Athletic Bilbao. 

Nel prosieguo della competizione, però l’esperienza in campo europeo delle avversarie ebbe la meglio, ma il Sassuolo uscì comunque a testa alta: un’esperienza che rimane il punto più alto raggiunto nella storia del club.

Nelle stagioni successive, il Sassuolo ha rafforzato la propria presenza in Serie A, conquistando tre undicesimi posti e due ottavi posti.

2020-10-03-Sassuolo(C)Getty Images

Le maglie del Sassuolo

Nel corso degli anni, sulla falsa riga dei colori sociali, la divisa del Sassuolo è cambiata diverse volte. La prima maglia degli emiliani fu gialla e rossa come i colori dello stemma comunale.

Gli anni ‘70

Negli ‘70, con la nascita dell’Unione Sportiva Sassuolo Calcio, nata dalla fusione tra Sassolese e Sassuolo Sportiva FC, la nuova maglia degli emiliani divenne a strisce verticali rosse e blu e pantaloncini bianchi, probabilmente in onore del Bologna.

Gli anni ‘80 e ‘90

Per quasi tutti gli anni ‘80 la maglia del Sassuolo è stata verde con inserti neri. Sulla fine del decennio sulla maglia del Sassuolo venne applicata una larga fascia diagonale nera, fino a diventare definitivamente a strisce verticali nere e verdi negli anni ‘90.

La formazione del Sassuolo 1989/90

Le novità degli ultimi anni

Dopo quasi vent’anni di strisce classiche, nella stagione 2016/17 Kappa propose una maglia con sole tre striscie: una nera centrale e due verdi laterali, mentre nella stagione 2018/19 propose una maglia a strisce verticali molto strette, che nella parte bassa sfumavano nel nero.

20190414_SerieA_Sassuolo_Manuel_Locatelli(C)Getty images

Nella stagione successiva, invece, Kappa propose una maglia nera con una grande striscia verticale verde al centro, con altre quattro sempre più sottili ai lati.

20200201_Sassuolo(C)Getty Images

La maglia del Sassuolo 2021/2022

Nella stagione 2021/22, Puma ha proposto una maglia molto particolare a strisce neroverdi intervallate da una striscia neroverde con pattern chevron. Le maniche e le spalle sono nere con bordi verdi.

Sassuolo-FiorentinaGetty

I titoli vinti dal Sassuolo

In oltre 100 anni di storia, il Sassuolo ha vinto due trofei:

La Supercoppa di Serie C1

Il primo trofeo vinto dal Sassuolo risale al 15 maggio 2008: una Supercoppa di Serie C1 vinta contro la Salernitana. Dopo aver perso 1-0 all’andata in casa, gli emiliani si imposero 1-0 al ritorno in Campania grazie a un gol di Andy Selva. Ad aggiudicarsi il trofeo ai rigori furono i neroverdi: decisivo l’errore dal dischetto del granata Carlo Mammarella.

La Serie B

Il Sassuolo ha conquistato anche un campionato di Serie B nella stagione 2012/13, dopo aver dominato dalla prima all’ultima giornata. Il 18 maggio 2013 la vittoria per 1-0 sul Livorno all’ultimo minuto di recupero sancì il primo posto in campionato, che valse la prima storica promozione in Serie A per i neroverdi.

Il fautore dell’ascesa del Sassuolo: Giorgio Squinzi

La figura più importante della storia del Sassuolo è Giorgio Squinzi, imprenditore bergamasco che esordì nel mondo del calcio nella stagione 2002/03, sponsorizzando e poi acquistando il club neroverde per 35 mila euro.

Fu l’inizio di una nuova era per il club neroverde, che in tredici anni passò dal campionato di Serie C2 alla storica qualificazione in Europa League.

Anche se non ha mai ricoperto la carica di presidente, affidata ancora oggi all’imprenditore Carlo Rossi, Giorgio Squinzi è colui che ha reso possibile l’ascesa del Sassuolo nel calcio che conta, investendo tempo e risorse e gestendo il club come un’azienda di successo.

Gli allenatori del Sassuolo nella storia

Scopriamo quali sono gli allenatori che hanno scritto la storia del club neroverde:

Massimiliano Allegri

Il primo trofeo vinto dal Sassuolo porta la firma di Massimiliano Allegri. Nell’unica stagione alla guida del club neroverde, il tecnico toscano vinse sia il girone A di Serie C1 che la Supercoppa di categoria.

Massimiliano Allegri, Udinese-Juventus, Serie A 2021-2022

Eusebio Di Francesco

Eusebio Di Francesco è il tecnico che ha guidato il club dalla Serie B all’Europa: alla prima stagione in Emilia, il tecnico abruzzese conquistò la prima storica promozione in Serie A nel 2013 e la qualificazione in Europa League nel 2016. 

In cinque stagioni al Sassuolo, Di Francesco ha collezionato 209 panchine, prima di approdare alla Roma.

2021-0608-seriea-Eusebio-Di-Francesco(C)Getty Images

Roberto De Zerbi

Altro allenatore che ha fatto molto bene sulla panchina neroverde è Roberto De Zerbi. In tre stagioni in Emilia, il tecnico bresciano ha raggiunto un undicesimo posto e due ottavi posti consecutivi in Serie A, collezionando 120 presenze.

De ZerbiGetty

I giocatori che hanno fatto la storia del Sassuolo

Scopriamo quali sono i giocatori che hanno scritto la storia del club emiliano:

Francesco Magnanelli

Il recordman di presenze del Sassuolo è Francesco Magnanelli, unico giocatore ad aver giocato con la maglia neroverde dalla Serie C2 all’Europa League. Il centrocampista umbro ha indossato la maglia del Sassuolo in 520 occasioni dal 2005 al 2022, diventando bandiera e capitano del club.

Domenico Berardi

Al secondo posto per presenze con la maglia del Sassuolo c’è Domenico Berardi. L’attaccante calabrese venne notato dall’allenatore in seconda degli Allievi del Sassuolo, durante una partita a calcetto tra amici. Berardi fu subito segnalato alla società emiliana, che nel 2010 lo inserì subito nelle proprie giovanili. 

Negli anni Berardi è diventato il giocatore più prolifico della storia neroverde con 120 gol in 325 presenze.

Berardi, SassuoloGetty

Andrea Consigli

Il terzo giocatore con più presenze con la magia del Sassuolo è Andrea Consigli, uno dei portieri più affidabili del nostro campionato. L’estremo difensore milanese veste il neroverde dal 2014, collezionando 300 presenze in otto stagioni.

Bonazzoli sfida Consigli in Salernitana-SassuoloGetty

Gaetano Masucci

Secondo marcatore del club neroverde insieme a Cristiano Luconi, quarto per presenze con 242 apparizioni: Gaetano Masucci ha vestito la maglia del Sassuolo dalla C2 alla A, con una breve parentesi a Frosinone.

Simone Missiroli

Al quinto posto nella classifica dei giocatori più presenti con la maglia del Sassuolo c’è Simone Missiroli. Il centrocampista calabrese ha vestito la maglia neroverde dal 2012 al 2018, collezionando 200 presenze e 17 gol.

Giocatori del Sassuolo per presenze

GiocatorePresenzeGol
Francesco Magnanelli52010
Domenico Berardi325120
Andrea Consigli300/
Gaetano Masucci24244
Marco Piccioni2212
Nicolò Consolini2192
Alberto Pomini204/
Simone Missiroli20017
Federico Peluso1924
Francesco Acerbi17311

Numeri e record del Sassuolo

Il maggior numero di punti ottenuti in una singola stagione dal Sassuolo risale al 2015/16, con 61 punti, che valsero la qualificazione in Europa League.

Nella stagione 2019/20, invece, i neroverdi hanno fatto registrare la vittoria con lo scarto di gol maggiore: 5-0 in casa contro il Genoa.

La rosa del Sassuolo 2021/2022

La rosa del Sassuolo per la stagione 2021/2022 è composta da 25 calciatori:

Portieri

NumeroNomeAnno di nascitaNazionalitàIngresso in squadra
47Andrea Consigli1987Italiana2014
24Giacomo Satalino1999Italiana2018
56Gianluca Pegolo1981Italiana2013

Difensori

NumeroNomeAnno di nascitaNazionalitàIngresso in squadra
31Gian Marco Ferrari1992Italiana2016
5Kaan Ayhan1994Turca/tedesca2020
44Ruan Tressoldi1999Brasiliana2021
19Filippo Romagna1997Italiana2020
21Vlad Chiriches1989Rumena2020
6Rogério1998Brasiliana2019
77Georgios Kyriakopoulos1996Greca2020
17Mert Müldür1999Turca/austriaca2019
22Jeremy Toljan1994Tedesca/statunitense2021

Centrocampisti

NumeroNomeAnno di nascitaNazionalitàIngresso in squadra
8Maxime López1997Francese/algerina2021
16Davide Frattesi1999Italiana2017
97Matheus Henrique1997Brasiliana2021
20Abdou Harroui1998Marocchina/olandese2021
14Pedro Obiang1992Guineana/spagnola2019
23Hamed Junior Traorè2000Ivoriana2021

Attaccanti

NumeroNomeAnno di nascitaNazionalitàIngresso in squadra
15Emil Konradsen Ceide2001Norvegese2022
11Riccardo Ciervo2002Italiana2022
25Domenico Berardi1994Italiana2015
7Brian Oddei2002Italiana/ghanese2021
18Giacomo Raspadori2000Italiana2018
91Gianluca Scamacca1999Italiana2017
92Grégoire Defrel1991Martinicana/francese2020

Stipendi Sassuolo: quanto guadagnano giocatori e tecnico

Ricapitoliamo gli stipendi dei giocatori e dell'allenatore del Sassuolo per la stagione 2021/2022:

NomeRuoloStipendio
Domenico BerardiAttaccante1,8 milioni
Andrea ConsigliPortiere1 milione
Grégoire DefrelAttaccante850 mila
Pedro ObiangCentrocampista850 mila
Gianluca ScamaccaAttaccante800 mila
RogérioDifensore700 mila
Jeremy ToljanDifensore700 mila
Davide FrattesiCentrocampista700 mila
Kaan AyhanDifensore600 mila
Gian Marco FerrariDifensore600 mila
Maxime LópezCentrocampista600 mila
Matheus HenriqueCentrocampista550 mila
Gianluca PegoloPortiere500 mila
Hamed Junior TraorèCentrocampista500 mila
Filippo RomagnaDifensore400 mila
Georgios KyriakopoulosDifensore400 mila
Mert MüldürDifensore400 mila
Giacomo RaspadoriAttaccante100 mila
Alessio DionisiAllenatore850 mila