Meno di due settimane al debutto stagionale, tre alla prima di Serie A. Eppure, il Napoli non sa ancora chi sarà il suo numero 9 per la stagione del Rinascimento. Victor Osimhen è tornato a lavorare in campo insieme al gruppo anche nelle sedute tattiche: sorridente e grintoso, come sempre. E ieri ha avuto anche diversi confronti con Antonio Conte, su movimenti e soluzioni. Insomma, Victor si trova esattamente nel posto dove vorrebbe essere Romelu Lukaku in questo momento. Oggi il belga continua il suo programma di lavoro personalizzato che sta seguendo insieme allo staff della sua nazionale e nei prossimi giorni tornerà a Londra, dove riprenderà ad allenarsi da solo a Cobham, quartier generale del Chelsea: i Blues, infatti, saranno negli Stati Uniti almeno fino al 7 agosto, visto che il 6 sfideranno il Real Madrid nell’ultimo appuntamento della tournée americana. E tutti si augurano che per quel giorno sia arrivata una schiarita sull’intreccio dell’estate, con Osimhen magari già a Parigi e Lukaku pronto per conoscere il Maradona. In casa Napoli, sulla questione, si respira comunque un clima di serena attesa che dà fiducia ai tifosi.
Nessuna ansia, il mercato è lungo e la squadra è competitiva. Lo ha ribadito due giorni fa il d.s. Manna, sottolineando come la squadra sia attrezzata in attacco, con tante soluzioni. «Il centravanti contro il Modena? Con Osimhen, Simeone e Cheddira in attacco siamo coperti. Poi ci sono 30 giorni di mercato e faremo le nostre valutazioni». Insomma, non siamo ancora ai titoli di coda della storia, né all’annuncio di un nuovo numero 9. Però il Napoli si è già mosso con largo anticipo, superando pure alcune criticità che generalmente rallentano le operazioni in entrata. Lukaku ha già detto sì al Napoli, muore dalla voglia di riabbracciare Conte e di tornare a sentirsi un attaccante dominante come accaduto nei due anni sotto la guida di Antonio all’Inter. Tra il belga e il club azzurro ci sarebbe un accordo di massima per un contratto triennale in cui Romelu usufruirebbe ancora delle agevolazioni fiscali del Decreto Crescita. E anche sulla questione dei diritti i discorsi sarebbero già avanzati. Manca, però, sciogliere il nodo fondamentale: lo sbarco di Lukaku a Napoli sarà possibile soltanto dopo la cessione di Osimhen. E oggi è impossibile prevedere i tempi.
Intanto, oggi Victor con ogni probabilità eviterà ancora di giocare l’amichevole come ha fatto nei due precedenti di Dimaro, per evitare “incidenti”. Big Rom, invece, si è già messo in moto da un paio di settimane alla ricerca della forma migliore. Lui più di tutti sa cosa significa fare una preparazione con Conte e il suo staff. Negli anni all’Inter aveva più volte raccontato, sorridendo, quanto fosse dura “sopravvivere” agli allenamenti del suo tecnico del cuore, ma anche quanto questi poi siano stati decisivi per i successi e le gioie vissute insieme a Milano. Ed è facile immaginare che oggi Lukaku pensi addirittura con un pizzico di nostalgia a quelle fatiche. Il belga sta vivendo la sua terza estate consecutiva da separato in casa col Chelsea: niente tournée, niente allenamenti di gruppo sul campo, niente esercitazioni tattiche, niente partite. Solo corse, ripetute, piscina e palestra, come da tradizionale copione estivo. Con un occhio di riguardo alla linea, perché presentarsi anche (solo) leggermente sovrappeso da Conte lo costringerebbe a un immediato lavoro extra una volta sbarcato a Napoli. Romelu e Antonio hanno un rapporto speciale, rimasto intatto nel tempo. Una condivisione di stima e affetto, che fa di Lukaku il 9 ideale per le necessità tattiche di Conte. Serve ancora pazienza, prima del nuovo abbraccio. Poi finalmente sarà Napoli, per sentirsi di nuovo grandi. Tutti insieme. L’effetto Conte è travolgente, Romelu non vede l’ora di riviverlo.
Fonte: Gazzetta.it