"We are all part of the Masterplan", cantano, o meglio cantavano, gli Oasis. "Siamo tutti parte del destino", ci piace interpretarla così e a Giovanni Simeone, forse un po' di più.
Contro la Roma il Cholito ha regalato una serata magica al popolo di Napoli, consegnando alla squadra di Luciano Spalletti tre punti pesantissimi per la corsa Scudetto.
Un conto in sospeso
È il 29 aprile del 2018, fa già caldo e a Firenze il Napoli scende in campo dopo la vittoria della Juventus contro l'Inter a San Siro, firmata dal graffio di Gonzalo Higuain. Un sabato amaro per le speranze azzurre, ma più amara sarà la domenica del Franchi, almeno lato Napoli.
Perché c'è un ragazzo che dall'altra parte, in viola, sta per disputare una delle migliori partite della sua carriera: 34', 62' e 93' sono i minuti in cui Giovanni Simeone spezza il sogno di una città intera che sperava di raggiungere un traguardo lontano ormai da fin troppo tempo. Fiorentina-Napoli 3-0, tripletta del Cholito e azzurri che lasciano la splendida Firenze con tanti rimpianti e la consapevolezza di aver buttato via l'occasione per fare la storia.
Appuntamento col destino
"So che qui a Napoli posso fare un grosso salto di qualità. Ogni volta che venivo in questo stadio la gente ti mangiava e voglio vivere quelle emozioni dalla parte opposta. Io amo il mare e qui mi sento come a casa, come in Argentina. Ora mi tocca imparare il napoletano, ma non sarà facile", aveva detto Giovanni Simeone alla prima conferenza stampa da giocatore del Napoli.
Siamo sicuri che qualche parola in dialetto l'avrà imparata e forse l'avrà urlata al cielo di Napoli quando ieri sera è riuscito a risolvere con una grande giocata la sfida a scacchi tra Spalletti e Mourinho.
Ma non è la prima volta che Simeone riesce a regalare agli azzurri punti fondamentali per raggiungere la storia: ricordate Milan-Napoli a San Siro? Il suo colpo di testa è stato importante per permettere di capire alla squadra e all'ambiente intero che anche quest'anno il Napoli poteva dire la sua e lottare per vincere il campionato.
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Qualche settimana dopo San Siro, il Cholito ha colpito ancora: partita bloccata tra Cremonese e Napoli e nuovamente un colpo di testa per indirizzare dalla propria parte il destino.
Perché quello non aspetta mica e Simeone finora ha saputo prima giocarci e poi manipolarlo. 6 punti in più in classifica per il Napoli firmati indelebilmente dal Cholito, pesanti come un macigno sulle sorti di una città che continua a sognare ad occhi aperti - apertissimi -, come non lo erano mai stati nell'era De Laurentiis.
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Esemplare
Di certo non deve essere semplice stare lì in panchina, spesso seduto, senza la possibilità di poter aiutare i propri compagni. E ancora più complicato deve essere incidere sulla gara quando si viene chiamati in causa non quante volte si meriterebbe.
Perché in effetti davanti si ha un certo Victor Osimhen, diventato ormai un centravanti devastante, e farsi trovare pronti nel momento di difficoltà resta lo stimolo più importante.
Ma non dite a Simeone che è difficile tutto questo: umile e determinato, l'attaccante argentino ha sempre risposto presente finora, ogni volta che Luciano Spalletti ha avuto bisogno di lui. Roba da vero, esemplare, professionista.
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