Una partita d’antologia, chiusa nella maniera più drammatica possibile: la Juventus dice addio ai sogni di gloria, e cede nei tempi supplementari al Siviglia . La “Regina dell’Europa League” ce l’ha fatta ancora, al culmine di un match giocato su ritmi forsennati. Nel ventre ribollente del Ramon Sanchez-Pizjuan, gli andalusi rimontano i bianconeri in 120’. 2-1 il risultato finale, che permette agli uomini di Mendilibar di raggiungere la Roma in finale di Europa League. Niente derby italiano quindi, ma ci è mancato pochissimo. La squadra di Allegri esce a testa altissima.
Grande prova di carattere dei bianconeri nella prima frazione: la truppa di Allegri supera un primo quarto d’ora di paura sotto la bolgia del Sanchez-Pizjuan, e comincia a macinare occasioni da gol. Due miracoli di Szczesny e Bonou salvano le rispettive squadre in apertura, poi Di Maria spreca il vantaggio con uno scavino fin troppo altezzoso. Il Siviglia dà l’idea di poter andare a segno ogni volta che si affaccia all’area juventina, ma l’occasione più ghiotta capita sui piedi di Kean . L’attaccante, preferito da Allegri su Vlahovic e Milik, protegge bene palle e si gira in area, incrociando sul secondo palo. E’ proprio il legno a negargli la gioia del gol. Il ritmo è forsennato, l’atmosfera è tesissima: il primo a farne spese è Fagioli , che dopo una brutta caduta non si rialza più. Il giovanissimo pupillo di Max esce in barella, con Paredes che entra al suo posto.
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L’intensità non cala nemmeno in una ripresa colma di fuochi d’artificio: tra una manciata di occasioni per entrambe le fazioni, ecco il botta e risposta. Allegri toglie Di Maria per Vlahovic , e il serbo impiega appena 60’’ per ripagare il mister bianconero: rimpallo fortuito e tocco morbido a tu per tu con Bonou. Sembra la svolta della gara, ma il Siviglia non demorde: caricato dal suo pubblico, il plotone di Mendilibar riacciuffa subito la partita con una prodezza del subentrato Suso . L’ex Milan scocca una parabola micidiale da fuori area e fulmina Szczesny al 71’.
A questo punto la benzina nelle gambe dei bianconeri scarseggia: l’assedio andaluso si ripropone fino ai supplementari. Al 96’ ecco la scintilla decisiva: parte dai piedi fatati di Gil, si concretizza sulla testa di Erik Lamela. Szczesny ancora battuto, e lo stadio esulta. I bianconeri cercano di ribellarsi comunque nel finale, sprecano con un Chiesa falloso e sottotono, non sfruttano la breve superiorità numerica per espulsione (doppia ammonizione) di Acuna.
La Juve esce come unica delusa dalla serata europea. Roma e Fiorentina decollano in finale, la Vecchia Signora rimane a piedi.
Europa League: Siviglia-Juventus 2-1 (d.t.s.)
GOL | 65' Vlahovic (J), 71' Suso (S), 96' Lamela (S) |
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FORMAZIONE SIVIGLIA | Bounou; Navas (105' Gomez), Badé, Gudelj, Acuña; Fernando, Rakitic; Ocampos (70' Lamela), Oliver Torres (62' Suso, dal 118' Rekik), Gil; En-Nesyri. |
FORMAZIONE JUVENTUS |
Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado (105' Milik), Fagioli (40' Paredes), Locatelli (86' Miretti), Rabiot, Iling Jr. (86' Kostic); Di Maria (64' Chiesa), Kean (64 Vlahovic). |
AMMONIZIONI | Kean (J), Danilo (J), Miretti (J) |
NOTE | Acuna (S) espulso per doppia ammonizione al 116' |