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Calcio

Sogno Champions e lotta scudetto: la gestione del gruppo Inter secondo Inzaghi

Salvatore Malfitano
Sogno Champions e lotta scudetto: la gestione del gruppo Inter secondo InzaghiN/A
I nerazzurri hannogerarchie delineate, ma il tecnico ha in mente come mescolare prime e seconde linee: in Serie A il margine di errore è basso, col Parma si potrebbe vedere l'undici migliore

Che in campionato la situazione fosse più ingarbugliata, rispetto alla Champions League, era davvero impronosticabile. L'Inter è reduce da uno scudetto stravinto, mentre le grandi del calcio europeo non riusciamo a non guardarle senza complesso d'inferiorità. Ecco, quando ormai sono passati poco più di cento giorni dall'inizio della stagione, le previsioni sono state sovvertite. La corsa allo scudetto ha visto il ritorno prepotente del Napoli e ora, a causa del rinvio della sfida con la Fiorentina, i nerazzurri si ritrovano a quattro punti dalla vetta con una gara da recuperare. Di rimando, in Champions, Inzaghi sta guidando una delle formazioni più convincenti del torneo. È l'unica a non aver ancora subito gol ed è a due punti dal Liverpool, capolista a punteggio pieno. Essere secondi su trentadue, nella competizione che comprende il meglio che il calcio internazionale ha da offrire, è molto diverso che essere terzi con l'asterisco in Serie A. 

Considerando che contro la Fiorentina si sono giocati soltanto 17 minuti, è ancor più probabile che Inzaghi si affidi all'undici migliore per affrontare il Parma venerdì. Rispetto alla formazione che aveva scelto per la gara del Franchi, dovrebbe esserci l'avvicendamento tra Darmian e Dumfries. Quindi, per la trasferta di Champions contro il Bayer Leverkusen, l'allenatore potrebbe dare più spazio a Frattesi, Zielinski e Taremi. Le assenze forzate di Acerbi, Carlos Augusto e Pavard riducono radicalmente le alternative a disposizione del tecnico. Ma per ora la scelta è chiara: priorità al campionato, dove il margine d'errore è molto più basso adesso. La logica conseguenza riguarda la gestione del gruppo. L'Inter può contare su tanti campioni, ma le gerarchie in realtà sono piuttosto delineate in tutti i ruoli. Rispetto al sistema più elementare, Inzaghi cerca di mescolare prime e seconde linee. Ad esempio, nell'accoppiata Venezia-Arsenal, giocatori che generalmente partono dalla panchina come Bisseck, Frattesi e Taremi sono stati impiegati dal primo minuto nella sfida di Champions, mentre Darmian e Calhanoglu hanno rimpiazzato in Europa altri titolari che avevano giocato in campionato come Dimarco e Mkhitaryan. Più netta invece l'alternanza tra le partite con Verona e Lipsia, dovuto anche ad un pericolo minore rappresentato dai tedeschi. In campionato hanno giocato Bisseck e Acerbi, in coppa Acerbi e De Vrij; in Serie A Darmian e Carlos Augusto con Asllani e Mkhitaryan, in Champions Dumfries e Dimarco con Calhanoglu e Zielinski. In avanti al Bentegodi è stato riproposto il tandem Correa-Taremi che si era visto nelle prime amichevoli estive, ma poi col Lipsia sono tornati in posizione Lautaro e Thuram. 

Fonte: Gazzetta.it