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Calcio

Sommer titolare, Martinez già pronto: in casa Inter è tornato il dualismo in porta

Salvatore Malfitano
Sommer titolare, Martinez già pronto: in casa Inter è tornato il dualismo in portaN/A
La dirigenza nerazzurra ha affiancato allo svizzero, classe '88, l'ex Genoa, un numero 1 che conosce bene la A e prima o poi diventerà protagonista anche a Milano

La gerarchia definita ha resistito soltanto un anno, quello appena trascorso. Una stagione in cui Yann Sommer è stato titolare indiscusso, con Emil Audero che si è accontentato di giocare in totale cinque partite: una in Champions League contro il Benfica, con l'Inter già forte dei dieci punti conquistati in quattro partite, e quattro in campionato da fine febbraio in poi (Lecce, Empoli, Sassuolo e Verona). In tutte le altre occasioni è sceso in campo lo svizzero. Tuttavia, due fattori in particolare hanno indotto la dirigenza a ragionare in un modo diverso per l'annata che sta per cominciare. Tornando, di fatto, ad una situazione di dualismo che l'ambiente nerazzurro già conosce bene. Da un lato c'è la questione anagrafica, relativa a Sommer: a dicembre compirà 36 anni e il suo contratto con l'Inter scade nel 2026. Dall'altro, c'è alle porte un tour de force senza precedenti, lungo potenzialmente undici mesi. La squadra di Simone Inzaghi sarà impegnata in cinque competizioni, potrebbe disputare da un minimo di 50 partite a un massimo di 69, a cui si aggiungono le sfide delle nazionali per i giocatori che saranno convocati. È necessario, dunque, che anche tra i portieri si possa instaurare un'alternanza costruttiva, per quanto non sarà così equilibrata come per altri ruoli. In questo senso si legge l'acquisto di un calciatore che ha già alle spalle una stagione da titolare in Serie A come Josep Martinez, prelevato dal Genoa per 13 milioni di euro più 2 di bonus.

 

La prospettiva è che, per quest'anno, Sommer resti il titolare designato con Martinez pronto ad essere impiegato tra le 10 e le 15 gare, che serviranno anche allo staff tecnico per confermare la possibilità che lo spagnolo raccolga l'eredità del collega, magari già a partire dal 2025. Questa è una situazione già sperimentata dall'Inter, che nella stagione 2022-23 ha potuto contare su Samir Handanovic e Andre Onana, con lo sloveno che ha ceduto il posto. Handanovic ha sommato 16 presenze, Onana invece 41. Il passaggio di consegne è avvenuto dopo l'ottava giornata di campionato, quando i nerazzurri hanno deciso di promuovere il camerunese. Una scelta comprensibile, anche perché Handanovic si è ritirato al termine del campionato. Poi l'offerta irrinunciabile del Manchester United ha convinto Marotta e Ausilio a rivedere i piani per il futuro, per garantire un'importante plusvalenza al bilancio della società. Sommer è un profilo esperto, da un punto di vista tecnico l'Inter non ha minimamente sofferto l'avvicendamento tra i pali. Ma non è eterno e, soprattutto, non è così futuribile. A differenza di Martinez, che pare destinato a salire di grado, presto o tardi.

 

Fonte: Gazzetta.it