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Calcio

Sorpresa in Champions: il Galatasaray di Icardi eliminato dallo Young Boys. Ok lo Sparta

Lorenzo Topello
Sorpresa in Champions: il Galatasaray di Icardi eliminato dallo Young Boys. Ok lo SpartaN/A
Gli svizzeri di Berna vincono 1-0 in Turchia e gelano la Istanbul giallorossa. Ai gironi pure i cechi e il Salisburgo

Tre degli ultimi sette biglietti per la nuova Champions sono stati assegnati al termine di una notte playoff dalle mille emozioni. Se li aggiudicano Salisburgo, Sparta Praga e Young Boys. Austriaci e cechi rispettano il pronostico dopo essersi imposte anche all’andata rispettivamente contro Dinamo Kiev e Malmo, mentre la vera sorpresa arriva dalla Turchia: il Galatasaray di Icardi, che doveva rimontare il 2-3 dell’andata, calcia poco e male contro la porta svizzera e viene addirittura beffato nel finale. Per la squadra di Istanbul la consolazione dell’Europa League. Domani altre quattro sfide di ritorno da cui usciranno le ultime qualificate alla Champions: Qarabag-Dinamo Zagabria, Slavia Praga-Lilla, Slovan Bratislava-Midtjylland e Stella Rossa-Bodo. In un Rams Park dal clima infuocato i turchi cercano il ribaltone dopo il ko dell’andata e partono a trazione anteriore: Ziyech, Batschuayi (doppietta la scorsa settimana) e Akturkoglu dietro a Icardi che dopo 10 secondi va giù in area dopo un contatto, ma l’arbitro fa proseguire.

Più pericolosi Monteiro e Colley per gli svizzeri: lo spazio per ripartire e calciare c’è, ma c’è anche un reattivo Muslera. Ti aspetti la furia turca, ma il primo tempo è tutto dello Young Boys che segnerebbe anche, al 31’, con Colley, ma il suo tap-in è in palese fuorigioco. Il Gala prova a carburare nella ripresa, ma gli spazi sono ridotti al minimo. E quando, faticosamente, i turchi entrano nei sedici metri, è fuorigioco: il gol di Ayhan al 56’ non vale. Entra anche Mertens, c’è un tentativo per Akturkoglu (71’, gran risposta di Keller) e un finale convulso: all’81’ dalla curva turca piovono in campo oggetti all’indirizzo di Ugrinic con conseguente parapiglia fra le due panchine. E all’87’, col Gala tutto proteso in avanti, Virginius fa 1-0 per gli svizzeri in contropiede: game over per i turchi, rosso per Muslera che dice di tutto all’arbitro Eskas.

E alla fine fa festa, meritatamente, lo Young Boys. Vantaggio austriaco al 12’ al termine di una splendida azione: la transizione la guida Kjaergaard, prima dello scarico a destra per Daghim, interessantissimo danese classe 2005, che si accentra e non sbaglia col mancino da dentro l’area. Il Salisburgo flirta col raddoppio con Yeo (bravo Bushchan ad opporsi), ma viene castigato al primo tiro: al 29’ è 1-1 con il gran diagonale di Vladyslav Vanat, una delle idee estive per l’attacco dell’Inter. La gara insomma è tutt’altro che archiviata: gli ucraini sfiorano pure il vantaggio sul finire di tempo con Kabaev (alto di poco). La Dinamo si fa vedere anche nella ripresa alla disperata ricerca del vantaggio che riaprirebbe il discorso qualificazione (dopo lo 0-2 dell’andata), ma a metà frazione non inquadrano da sotto misura né Popov né Brazhko. Finale generoso degli ucraini che cercano continuamente Vanat e il subentrato Voloshyn in avanti, ma si consolano collezionando solo calci d’angolo: a fine gara sono addirittura 16. Ma servono a poco: passa, pur senza strafare, il Salisburgo. A Praga è la notte dei rigori, porte girevoli per eccellenza quando di mezzo c’è un passaggio del turno.

Succede di tutto: lo Sparta avrebbe subito la chance del vantaggio al 19’, quando Zatterstrom commette una sciocchezza in area e provoca il penalty. Dal dischetto va l’ex della gara, Veljko Birmancevic, che però calcia in orbita. Il Malmoe ringrazia e rimane in partita: anzi, guadagna un rigore a sua volta, al 25’, per un fallo di Vitik. Ma evidentemente durante la settimana nessuno si è esercitato a calciare dagli undici metri, perché Christiansen si fa parare il penalty da Vindahl. Gli svedesi hanno due gol da rimontare e ci provano in apertura di ripresa col tiro ravvicinato di Pena respinto però sul più bello, ma è di fatto l’ultimo tentativo della loro gara. Perché poi è un monologo ceco: prima Haraslin segna un gol strepitoso a giro sotto l’incrocio ma se lo vede annullare per offside (64’), poi la punizione di Kairinen colpisce l’incrocio (72’), infine lo stesso Haraslin, ex Sassuolo, trasforma il terzo rigore (netto) della serata, concesso da Turpin per fallo di Busanello su Preciado (80’) e firmando finalmente l’1-0. Tre minuti dopo c’è spazio addirittura per il raddoppio di Rrahmani. Lo Sparta festeggia una qualificazione alla Champions che mancava dal 2005-06.

Fonte: gazzetta.it