La Spagna calcistica è salita sul tetto d’Europa, dopo il successo di Berlino sull'Inghilterra. Una nazione in festa, e non solo per i successi calcistici. A Parigi, gli appassionati di tennis hanno potuto ammirare uno spagnolo alzare il trofeo del Roland Garros. Una scena che si ripetuta a Londra: a Wimbledon lo stesso spagnolo alza la coppa e firma il suo primo back-to-back in tornei dello Slam. Se si chiudono gli occhi, sembra di essere nel 2008. Se si aprono, si vede la realtà del 2024.
Sedici anni fa, infatti, Nadal trionfava al Roland Garros, dominando Federer; a distanza di poche settimane conquistava Wimbledon per la prima volta in uno dei match più belli della storia del tennis, ancora contro lo svizzero. Nel mezzo, la Spagna conquistava il campionato europeo battendo la Germania con un gol di Torres. In questo 2024 la sensazione di déjà-vu è forte. Si parte con Alcaraz che vince all’Open di Francia, battendo in cinque set Alexander Zverev. Poi, la domenica magica spagnola, che ha qualche punto di contatto con quella italiana di quattro anni fa. Alcaraz domina Djokovic nella finale di Wimbledon e conquista il quarto Slam della sua carriera.
Poche ore dopo, la Spagna di de la Fuente diventa campione d’Europa battendo l’Inghilterra 2-1, con gol di Nico Williams e Oyarzabal, in risposta alla rete di Palmer. Non è una situazione così nuova per la Spagna. Nel 2010 Nadal conquistava nuovamente Roland Garros e Wimbledon a distanza di poche settimane. Sempre nello stesso anno, anche la Spagna tornava a trionfare, ma alzando il livello: diventava campione del mondo per la prima volta nella sua carriera battendo l'Olanda con un gol di Iniesta. Riusciranno Alcaraz e la nazionale di Yamal e Nico Williams a ripetersi fra due anni?
Fonte: gazzetta.it