“Una giornata storica”. Così il presidente della Figc Gabriele Gravina definisce il momento della nascita Vivo Azzurro TV, la piattaforma digitale della Federazione che propone gratuitamente contenuti originali, inediti e in esclusiva delle nazionali italiane. “Mi piace parlare di calcio come non l’avete mai visto, rende l’idea del valore di questo progetto con la sua multidimensionalità e la sua capacità di emozionare - continua Gravina -. Da mesi ci confrontiamo quasi quotidianamente con alcune parole come innovazione, riforme, ora va di moda autonomia, ma ci sono alcune componenti che fanno ancora resistenza di fronte a questo cambiamento, ma la Federazione va avanti, sia dal punto di vista politico con l’approvazione a marzo del piano strategico economico-finanziario e oggi dal punto di vista della comunicazione, con la nascita di una vera e propria media company che mette un altro tassello nel progetto di straniamento volto a mostrare elementi inediti del nostro calcio che va ben oltre i rigori, fatturati e i debiti. Parliamo di un piano di sviluppo importante grazie a cui ancora una volta la federazione dimostra di non essere solo un palazzo ma di avere un’anima che la rende una grande comunità sportiva. Ci piace pensare di essere uno specchio per il nostro Paese in cui l’Italia si può guardare scoprendosi magari più bella di quanto molti pensano”.
All’appuntamento – oltre al c.t. dell’Italia femminile Andrea Soncin e al campione del mondo ’82 Marco Tardelli – non è voluto mancare Luciano Spalletti: “Sono stato molto fortunato a fare questo lavoro e sono stato quasi sempre felice, vittoria e sconfitta sono dritto e rovescio di un’unica medaglia, ci vuole equilibrio. Non vedo l'ora di vivere e di condividere questa esperienza degli europei con tutti gli italiani. Non vedo l'ora di trasmettere ai miei giocatori la stessa emozione, la stessa passione. Qualunque sarà il risultato voglio che gli italiani siano fieri di noi, vogliamo essere un esempio positivo di appartenenza e di italianità. Questo Paese ne ha bisogno e vogliamo dimostrare di esserne consapevoli, vogliamo mostrarci all'altezza, al di là di come il pallone traccerà le nostre storie e i nostri destini. "Siamo orgogliosi di voi" è l'attestato più bello che aspiriamo a ricevere al ritorno". C’è bisogno di appartenenza e italianità, dobbiamo far capire a chi sta a casa che lo sappiamo e essere all’altezza. La maglia azzurra non si veste per quelle due ore in cui si va in campo ma tutti i giorni per tutto il giorno. Nessuno deve avere la sensazione di avere davanti dei bambini viziati, ma professionisti serissimi”.
E sulle convocazioni: “Sono fatte per l’80%, poi c’è un 20 aperto a chi vuole dimostrare di volerci stare dentro, di sicuro la maglia azzurra non è un giochino personale”. Infine sul nuovo canale OTT: “Questo canale ci potrà dare notizie utili anche su quanto accadeva negli altri spogliatoi, ci dice che c’è dell’altro ed è davvero importante”. Di sicuro mostrerà l’interno dello spogliatoio azzurro che già nell’anteprima mostrata nella presentazione del canale alla Lanterna di Fuksas offre spunti interessanti e decisamente inediti. Vivo Azzurro TV avrà anche un’ampia serie di approfondimenti dedicati a calcio giovanile, progetti sociali, attività paralimpica, iniziative istituzionali, ruolo degli arbitri, formazione tecnica e educazione sportiva.
Fonte: Gazzetta.it