Giovedì a Bruxelles contro il Belgio e domenica a Milano contro la Francia l'Italia cerca il punto che le serve per qualificarsi matematicamente per i quarti di Nations League. Dopo il raduno di ieri a Coverciano, Luciano Spalletti ha tenuto oggi, alla presenza del ds Buffon in sala, la conferenza stampa nella quale ha presentato il doppio appuntamento degli azzurri, iniziando dalla sfida allo stadio "Re Baldovino". "Pensare di fare un punto facilmente nelle prossime partite - ha detto - sarebbe sbagliato. Bisogna ragionare come abbiamo fatto finora, specialmente se andiamo a giocare contro due nazionali che sono davanti a noi nel ranking. Chi la pensa diversamente e crede che sia facile, fa bene a darsi malato perché le prossime due partite saranno difficilissime. Non dobbiamo andare in campo per fare un punto. Bisogna avere pensieri corretti, ma senza essere presuntuosi. La prima cosa da combattere è la presunzione, ma abbiamo un gruppo perfetto e non credo ci sia un rischio 'presunzione' perché sappiamo che ragazzi ci sono qua".
Da Coverciano se ne andrà infortunato Ricci e sarà sostituito da Locatelli. "Ricci va a casa perché abbiamo iniziato questo rapporto con le società e, se un calciatore è a rischio di farsi male, non vogliamo metterlo in campo con un'infiltrazione. Magari avrebbe potuto esserci per la seconda partita, ma meglio non rischiare. Locatelli sta facendo bene e non ho niente contro Manuel. Ora sta facendo cose che prima non faceva e per questo stasera sarà qui con noi". Poi ci sono gli esordienti Comuzzo, Savona e Rovella. "Comuzzo ha questa qualità dell'attenzione: è attento e ha un fisico importante. L'ho abbracciato ed è una bella... cantonata. E' pulito nell'impostare ed ha personalità nonostante la giovane età. Ci fa piacere avere ragazzi che si mettono in mostra. A noi ci piace chi ha talento, non solo il numero 9 o il 10, ma anche gli altri. Anche i difensori che limitano gli attaccanti bravi hanno talento. Comuzzo come Vierchowod? Dobbiamo stare attenti a non far diventare presuntuosi questi ragazzi. Ha iniziato a giocare da poco. Nel nome gli assomiglia già: Pietro Comuzzo e Pietro Vierchowod. Gli auguro che gli assomigli anche in campo, ma intanto godiamoci le sue qualità. Savona? Sono curioso di conoscerlo. E' un emergenze ed è titolare nella Juventus, sa spingere, può fare il braccetto e può essere intercambiato con Di Lorenzo. Lo guardiamo e lo conosciamo perché ha grandi doti umane e calcistiche. Rovella sta facendo bene con la Lazio".
Stamani Spalletti ha parlato con la squadra sottolineando il momento del calcio italiano. "Ho fatto i complimenti ai giocatori per come stanno conducendo la stagione. In campionato vedo un buon calcio e la competitività fa bene perché si vedono partite belle e incerte come Inter-Napoli di ieri sera oppure formazioni provinciali che danno fastidio alle grandi. C'è una crescita del nostro calcio e noi ne traiamo vantaggio. Ora qui a Coverciano bisogna dare seguito a quello che abbiamo fatto vedere nelle gare precedenti. Ci vuole continuità rispetto ai risultati ottenuti finora. Stamani ho mostrato dei grafici di situazioni vissute durante l'Europeo e la Nations League: ho evidenziato le differenze tra le due manifestazioni e questo cambiamento è dipeso dai ragazzi. Buffon ha detto che tutti hanno ripreso consapevolezza della loro qualità e della loro forza. Si vede che sono tranquilli e che si mettono a disposizione degli altri. Ora sono anche diventati una squadra. Ai ragazzi facciamo i complimenti: siamo contenti che abbiano preso in considerazione questo nuovo sistema tattico, che ne siano convinti, che si siano adattati a quello che propone l'avversario. Siamo contenti di avere qua degli... indisciplinati perfetti. Il gruppo è più giovane rispetto al passato? Il ricambio generazionale lo avevo annunciato nella conferenza contro la Svizzera, dopo aver detto che sarei rimasto. Perché la prima domanda che mi avete fatto è stata quella, se mi dimettevo o no... Avevo detto che avrei abbassato l'età della Nazionale: pensavo di farlo e l'ho fatto. Se uno decide di andare in avanti, qualche idea bisogna averla e portarla avanti. Credo che un po' si sia indovinata perché i ragazzi sono vogliosi e desiderosi di far vedere le proprie qualità. Non accettano che il livello del calcio italiano sia quello descritto a giugno e vogliono evidenziare qual è il vero valore. Noi dobbiamo permettere loro di tirare fuori il loro talento. Quando ho accettato di allenare l'Italia, l'ho fatto perché credevo di trovare 30 giocatori fortissimi e di portare quelli di cui avevo bisogno con me all'Europeo. Lì non sono stato capace di metterli nelle condizioni di evidenziare le loro qualità, mentre ora abbiamo trovato qualche soluzione per andare nella giusta direzione. Il calcio italiano sta facendo giocare i giovani e dobbiamo andare avanti così perché in Under 21, Under 20 e l'Under 19 ci sono ragazzi interessanti, i nazionali del futuro".
Finale sulla situazione che vive la Roma, da ex tecnico giallorosso: "Mi spiace per la situazione della Roma: lì sono stato tanto tempo e mi sono innamorato di tante cose. Lì ho dato tutto me stesso. Lo trovo riduttivo parlare di quello che sta succedendo e, siccome tutti dicono certe cose, io parlerei all'opposto. Quindi sto zitto. Credo che abbiamo la squadra per rimettere a posto il campionato. Gli stadi? Dobbiamo rifarli. All'estero hanno tutti impianti migliori dei nostri". Il discorso si è poi spostato sui due centravanti, Retegui e Kean, che stanno guardando tutti dall'alto in basso nella classifica dei cannonieri: "Sono felice di vederli in testa alla classifica. Kean è in una condizione fisica bellissima, ha delle qualità evidenti e qualche piccola criticità che però ora nasconde. Retegui e Kean possono giocare insieme? Sì perché Kean ha fatto anche la punta esterna, perché sa lanciarsi nello spazio, creare problemi con la sua velocità e fa reparto da solo, mentre Retegui è più da area di rigore, da finalizzazione, da tiro in porta a spalle girate. E' bravissimo nell'area di rigore... a vedere al contrario. Kean ha segnato in tutti i modi e quei tre gol di ieri dicono che è completo. Quindi Retegui prima punta e Kean sotto punta. E' una soluzione per il Belgio e la Francia? Noi continuiamo sullo stesso modulo tattico, ma questa è una soluzione a partita in corso. Kean ha avuto una crescita veloce che ha evidenziato le sue qualità. Manda un messaggio forte quando gioca e il movimento sul primo gol di ieri è stato importante, mentre sul terzo si è sbarazzato dell'avversario in un attimo".
Fonte: gazzetta.it