Luciano Spalletti ha presentato la partita di domani tra Napoli e Bologna in conferenza stampa dal centro sportivo azzurro di Castel Volturno. Queste le parole dell'allenatore toscano:
Le parole di Spalletti
"La gestione è abbastanza facile. Si va in campo in undici e le rose sono fatte di 24/25 calciatori. Ci sono delle posizioni dove magari è importante avere questi cambi, la possibilità di nuove risorse. Perché se non avessimo avuto Raspadori e Simeone sarebbe stata dura portare a casa le partite. Ora si valuta di volta in volta e si tiene conto anche della forza dei calciatori. In questo momento qui, ad esempio, Zanoli non può fare Di Lorenzo ma ci sono altre situazioni dove si può cambiare e teniamo conto di queste situazioni. Per cui si cerca di fare tutto abbastanza correttamente, senza andare a fare troppi calcoli, guardando quello che è l'atteggiamento corretto di altri calciatori. In attacco avere tanti giocatori è una risorsa, perché tutti gli allenatori cambiano a partita in corso i giocatori davanti.
Kim quando è arrivato era preoccupato perché giocava centro-sinistra, ora ha avuto due o tre problemi da centro-destra ma cambiano i riferimenti e ci può stare. Io quando gli ho detto che giocava a destra si è rilassato.
Demme? Sta benissimo, ha recuperato in pieno e meno male, perché con le cose che succedono siamo felici di riaverlo.
Si può giocare meglio di così? Sì, perché delle cose si sono sbagliate, anche in questa partita qui. Poi se si pensa che non si possa giocar meglio siamo travolti dall'euforia, dalla felicità di aver toccato il massimo. Abbiamo ottenuto grandi risultati, fino ad oggi, ma se si guarda bene, anche in campionato sono tutte lì, a pochi punti. La classifica ci tiene con i piedi per terra.
Dove possiamo arrivare? Colui che conosce il proprio obiettivo si sente più forte e più sereno. Il nostro obiettivo è quello di vincere le partite e finora ne abbiamo vinto diverse. È da lì che poi bisogna passare per vedere dove si può arrivare.
Bello essere la squadra da battere, così come sapere che ogni partita sarà una battaglia. Noi il calcolo lo facciamo su noi stessi, bisogna andare a capire quanto siamo forti noi, non gli altri. Perché se no si può andare a cambiare atteggiamento, invece la ricerca di atteggiamento, coraggio, quello dobbiamo fare.
Probabilmente io non ho l'attitudine alla felicità esternata. Era quello che si sognava ad inizio anno, rivedere lo stadio pieno e un Maradona festante come l'altra sera. Ti fa piacere, perché vedi che il tuo lavoro per dare gioia a chi ama il Napoli è stato realizzato. Però, poi, finisce lì. Perché poi diventa un carico per doverlo rifare la volta successiva: le aspettative aumentano, ogni volta vinci e devi fare sempre quella roba lì e provare a dare emozioni sempre più forti. A volte mi sento in pace con me stesso, mi sento tranquillo e questo mi dà forza. Perché dietro c'è un sentimento molto forte di questa città e questa loro felicità te la senti un po' addosso e non ti fa essere totalmente o completamente felice, perché sai di avere responsabilità importante.
Osimhen sapeva chi batteva il rigore. Kvara era quello indicato, Osimhen gli avrà chiesto se se la sentiva. Lui aveva voglia di esserci, perché è mancato per tanto tempo e quelle partite lì le vogliono giocare tutti. Stamattina gli ho chiesto perché si è tolto la maglia e non mi ha saputo rispondere. Secondo me da oggi i nostri giocatori non lo faranno più.
La qualità più importante che ha il Napoli oggi è la voglia di contagiarsi dalla forza dei compagni. DI mettere come delle rincorse per venire ad aiutare la linea difensiva quando ci attaccano. Ho visto delle robe bellissime nell'ultima partita, anche quando ci attaccavano e sarebbe bello sentirsi in quell'atteggiamento da non poterne fare a meno. Quello è davvero quello che dà forza al gruppo, alla squadra. Tutti vogliamo mettere qualcosa in più per mettere qualcosa di nostro.
Krol per noi e per quelli della mia età è emozione pura. Ce lo ricordiamo con questa personalità e con questo fisico, questa presenza, entrare fino nella trquarti avversaria.
Zielo l'anno scorso ha fatto un campionato sotto-livello e lui è il primo a riconoscerlo. Però poi c'è un pubblico che sa che Zielinski può essere un calciatore top. Quest'anno le sta facnedo e quando c'è la disponibilità e l'intelligenza e la mancanza di presunzione. Il problema è quando c'è quella. Per cui complimenti a lui.
Non dovete fare confusione tra il mio carattere e il mio atteggiamento. Continuano a dire cose su questioni che io ho messo a posto e non ho determinato. L'atteggiamento dipende da quello che mi dici, da quello che mi fai. Simeone mi dispiace non averlo fatto giocare, se lo meritava".
Sul Bologna
"Ogni partita è un viaggio verso l'ignoto. La bravura è renderlo abbastanza prevedibile, perché poi c'è da riprendere la palla e riportarla in cima al campo. Questo purtroppo se non lo fai ogni volta non sei stato nulla, nel calcio funziona così. Anche se a qualcuno può sembrare faticoso e insopportabile, per la mia squadra sembra abbastanza eccitante. Mi dà l'impressione che fa sentire la mia squadra viva.
Chi sostituirà Rrahmani e Anguissa? Abbiamo quattro calciatori forti sulle posizioni dei due centrali di difesa. Ho scelto diversamente rispetto a Cremona perché lì avevano iniziato a buttare la palla dentro e Ostigard è uno dei più forti a giocare di testa che io abbia mai allenato. Contro l'Ajax, invece, serviva Jesus che ha una velocità importante, più adatto per coprire alcune fasi di gioco. Se ci sarà bisogno di uno o di un altro lo dirà il tipo di partita che verrà fuori. Sono due giocatori affidabili. A centrocampo si ha bisogno di un po' di forza e Ndombelé è quello che più assomiglia ad Anguissa per caratteristiche.
Il Bologna ha tantissimi calciatori forti, anche se non c'è Arnautovic. C'è Barrow, c'è Zirkzee che viene dal Bayern. Giocatori forti che sanno come si fa. Sono partite che possono avere le loro complicazioni. C'è sempre da andare a prendere la palla e tenerla lassù. Oggi è venuto un allenamento bello, bellissimo, perché le gambe stanno bene. Sarà una partita difficile ma ce la possiamo fare al di là di quelli che sono i moduli. Ci saranno partite in cui si giocherà con i due attaccanti, il sottopunta, si prova a sfruttare tutte le qualità che abbiamo".