Luciano Spalletti ha scritto la storia da allenatore del Napoli. La sua avventura in azzurro, tuttavia, sembra poter finire al termine della stagione. Di seguito le sue parole in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l'Inter:
Le parole di Spalletti
"Non so cosa vuol dire tarpare le ali. Questa cosa non è inerente a quello che ci siamo detti quella sera a cena. Per quel che riguarda quello che avrò da fare io, non ci vogliono un paio d'ali ma un paio di stivali. Io ho definito e chiarito tutto in quella cena che abbiamo fatto una settimana fa. Ce lo siamo detti lì il nostro futuro.
Vincere o ripetersi? Secondo è difficile partire come squadra che arriva 8a e vincere che partire da una situazione come quella di oggi. Una squadra che è a posto da ogni punto di vista oggi. Il Napoli avrà un futuro importante perché sono stati fatti dei passi corretti. Secondo me è più facile lavorare in una situazione così.
Noi di stimoli ne abbiamo ancora molti. I calciatori scelti per questa società hanno dentro di sé una disciplina ferrea. La cosa più stimolante, oltre che quella che l'Inter è finalista di Champions meritatamente è anche il fatto che noi abbiamo battuto tutte le squadre di questo campionato, tranne l'Inter. Faccio i complimenti anche alla Roma di Mourinho oltre che all'Inter, e alla Fiorentina. Risultati importantissimi che dà benefici a tutti noi.
Di tutta la rosa si diceva o va bene o non va bene. C'erano pochissimi punti fermi quando sono arrivato. Quella del Napoli secondo me è una rosa molto importante, ha dei calciatori fantastici. Il presidente stesso ha detto che può avere un grande futuro, ha espresso l'ambizione di vincere la Champions. Lui è quello che ha portato il Napoli da 0 a questo punto qui.
Ai tifosi del Napoli gli scriverei che gli ho dato tutto il tempo che avevo. Ho cercato di dare il massimo per quella che è la mia esperienza. Gli direi che ho ricevuto di più di quello che ho dato, vedendo quello che è successo nelle ultime partite al Maradona. Quella roba lì rimarrà indelebile per me. Bello ricevere l'abbraccio da tutti coloro che amano il Napoli. La vera felicità è riuscire a rendere felici le altre persone. Quest'anno ci siamo riusciti. Questa qui è una città davvero particolare che riesce a rimettere a posto anche i nostri errori. Difficile andare a ritrovare tutte le cose che sono qui da altre parti. Io sono già stato ripagato per quello che ho visto. Penso 24 ore al calcio e quando arrivi in fondo un po' di fatica la senti. Devi chiederti cosa vuoi fare, perché poi rischi di non avere quelle caratteristiche che un ambiente come Napoli merita.
Io non ho rifiutato nessuno aumento di stipendio. Non ho da pagare nessuna clausola. Non ho da fare nulla. Non è vero che ho ricevuto offerte di allenare altrove, non sto attendendo squadre da allenare. Chi dice questo dice il falso.
Di Lorenzo penso che abbia fatto vedere qualcosa in più dell'essere capitano. Anche Santoro stesso è stato fondamentale per questa società che ha sempre amato fin da bambino. Potete chiedere a loro cosa ho detto quando ho ricominciato la seconda stagione. Questa squadra ha vinto anche quando non c'erano Osimhen e Kvaratskhelia, ha lavorato bene come squadra, come società. Sono stato messo nelle condizioni di allenare bene questa squadra. Nel fare le mie scelte ho penalizzato qualcuno e nonostante questo hanno sempre avuto l'entusiasmo giusto affinché lavorassimo sempre in serenità".