Dejan Stankovic ha spiegato i motivi della sua rabbia al termine della gara tra Sampdoria e Salernitana:
Le parole di Stankovic
"Ci sono tanti perché nella mia rabbia. Non mi piace ripetere sempre le stesse cose. Non mi sono piaciuti i primi 20' in cui siamo stati schiacciati dalla tensione. C'è qualcuno che va sotto la pressione e si fa condizionare troppo. Venendo allo stadio e guardando fuori, ho visto gente da 7 a 77 anni che ci applaudiva, ci incoraggiava, ci baciava. Poi ho visto la coreografia, mi sono emozionato. Non so cosa possono fare i nostri tifosi più di questo. Qualcuno riesce a gestire la pressione, altri no.
Sabiri? In un momento potevo fare tre cambi ma non voglio mettere la squadra in difficoltà. Non mi era piaciuto, l'ho cambiato per mantenere alto il livello e non mettere la squadra in difficoltà. La reazione all'intervallo c'è stata ma purtroppo anche le assenze ci hanno condizionato. Non voglio che sia un alibi ma è così. Si va avanti, è difficile e non lo nascondo ma voglio pensare partita dopo partite. Non penso a incassare i pugni diretti, voglio anche darli.
Quando giochi ogni partita devi considerarla come l'ultima e quando succede questo è difficile stare in questa situazione. Dopo la partita ho ringraziato il pubblico e i giocatori, perché hanno dato tutto.
Quagliarella è tornato ad allenarsi dopo un infortunio importante, poi ha avuto una febbre alta che lo ha tenuto a letto per diversi giorni ma si è messo a disposizione della squadra. Gli ho chiesto di risolvermi la partita".