Con il colpo De Ketelaere a centrocampo e la costruzione della nuova rosa il Milan di Stefano Pioli è pronto a iniziare questa nuova stagione di Serie A TIM.
L'obiettivo principale dei rossoneri è difendere il titolo cercando di vincere in campionato per arrivare a quota 20 scudetti e conquistare la seconda stella.
Le dichiarazioni di Pioli sul Milan
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Stefano Pioli ha parlato di ciò che servirà alla propria squadra: "Per vincere serve talento, per ripetersi serve carattere. E poi confesso: un anno fa non credevamo solo di poter migliorare la classifica della stagione precedente. Già dal primo giorno pensavamo di poter vincere. Quest’anno motivare il gruppo sarà più facile: dobbiamo avere passione, entusiasmo, voglia di crescere, loro come squadra e io come allenatore. Lotteremo per difendere lo scudetto, in Champions per migliorarci".
Le rivali in Serie A TIM
"Non si è rafforzata la concorrenza perché noi per primi siamo più forti di un anno fa. La differenza la fanno organizzazione, la voglia e lo spirito. L'anno scorso non ci tenevano in considerazione e l'ho sfruttato a nostro favore. John Elkan vede l'Inter favorita? Rispetto il parere, ma non sono d'accordo".
Stagione anomala con il Mondiale
"Sarà difficile ripetere un punteggio alto perché tante squadre si toglieranno punti tra loro. Non mi dispiace fare tre mesi a tutto gas e poi staccare, sarà più difficile con i calciatori che andranno fino in fondo al Mondiale. Con loro servirà una sensibilità particolare. Prima della sosta ci sono 15 gare di A, tante: non decideranno il verdetto, ma daranno un indirizzo".
Il colpo De Ketelaere
"Ci siamo incontrati a Milanello, è stato molto attento, da quello che ha detto si vede che molto intelligente, che capisce di calcio. Ha grande talento, si vede da come tocca palla: è elegante, bello da vedere. Origi mi ha detto che è 'metà Havertz e metà Kakà'. Si è sbilanciato. Ci sono aspettative importanti, è giusto dargli tempo".
Il mercato del Milan
"Mancano due ruoli: il difensore e il centrocampista. Non vogliamo sostituire chi se ne è andato con dei sosia, anche perché un altro Kessie non c’è. Ci servono due caratteristiche: esplosività e intelligenza".