E siamo ancora qua. Terzo esordio con una maglia diversa in Serie A per Stefano Sensi e terza volta in gol. Dopo averlo fatto con il Sassuolo prima e con l'Inter poi, il talentuoso centrocampista si è ripetuto con la Sampdoria illuminando il gioco di Giampaolo nel roboante 4-0 del Ferraris contro il Sassuolo.
Tecnica, giocate in profondità e voglia matta di spaccare il mondo. Con queste armi Sensi si è presentato ai suoi nuovi tifosi, esultando per la paternità in arrivo e dando un segnale di speranza a se stesso e al calcio italiano: sarà la volta buona?
Fulcro del gioco di Giampaolo
Lì nel mezzo, galleggiando tra le linee senza dare punti di riferimento. Stefano Sensi è stato l'uomo chiesto da Marco Giampaolo per il suo 4-3-1-2 e l'impatto con la nuova realtà è stato impressionante.
Che sia stato un exploit o l'inizio di una seconda parte di stagione importante lo dirà il tempo, ma intanto i numeri e i fatti hanno raccontato di uno Stefano Sensi tra i migliori in campo nella sfida tra Sampdoria e Sassuolo e l'uomo chiave nell'esprimere il gioco in verticale predicato dal tecnico abruzzese.
Non solo il gol, comunque importante al 7' ribattendo in rete una respinta di Consigli, ma una serie continua di verticalizzazioni per Caputo che hanno sia liberato l'attaccante al tiro sia portato se stesso in prima persona a rimorchio per chiudere l'azione. Una presenza costante nella fase offensiva blucerchiata.
L'asse con Candreva è la speranza della Sampdoria
Oltre che per le condizioni fisiche da tenere d'occhio e che da sempre ne hanno frenato la carriera, un grosso punto di domanda della vigilia era sulla coabitazione con Antonio Candreva nel 4-3-1-2 di Giampaolo. Il modulo del tecnico del resto era la certezza da cui partire e la qualità, unita all'esperienza, un punto cardine su cui costruire le fondamenta.
La lingua del calcio del resto è universale e con il sacrificio di Candreva, più centrale come mezzala rispetto alla solita posizione larga a destra, la Sampdoria ha messo in campo un asse dai piedi buoni con il quale ha fatto da subito saltare il banco, dando imprevedibilità alla manovra.
Per vie centrali con Sensi o sugli esterni con Candreva, le possibilità di offendere blucerchiate sono aumentate e a farne le spese è stato il Sassuolo.
Lo manda il ct Mancini
Infine, Stefano Sensi è un osservato speciale anche dal ct dell'Italia Roberto Mancini e non è un segreto.
Quando le condizioni fisiche lo hanno consentito, Sensi è sempre stato preso in considerazione per il giro della Nazionale e la scelta di accettare la Sampdoria per la seconda parte di questa stagione è arrivata anche dopo il consiglio del commissario tecnico.
Un'alternativa tecnica e di qualità sulla trequarti è quello che manca alla Nazionale e Stefano Sensi può e deve essere una opzione per i playoff di marzo. Almeno questa è la speranza.
Le parole di Sensi
Il debutto da sogno con la maglia della Sampdoria ha dato nuova luce all'entusiasmo di Stefano Sensi che a DAZN, dopo il 4-0 al Sassuolo, non si è nascosto: "Sono molto contento per il gol perché mi mancava - ha commentato -, ma soprattutto sono felice della vittoria e dello splendido esordio. Abbiamo messo insieme le idee del mister, mi ha detto la sua idea di calcio ed è stato importante".
Sulla Nazionale: "Ovviamente voglio mettermi in mostra per l'Azzurro, ma la cosa principale è la salvezza. Ho voluto con forza venire qui, la Sampdoria è una rampa di lancio".
I numeri di Sensi contro il Sassuolo
Stefano Sensi è stato tra i migliori in campo in Sampdoria-Sassuolo 4-0. Questi alcuni dei suoi numeri:
- Stefano Sensi ha segnato in tutti i suo tre esordi casalinghi in Serie A con le maglie di Sassuolo (2016), Inter (2019) e Sampdoria (oggi contro il Sassuolo).
- Sensi ha creato 4 occasioni da gol contro i neroverdi, più di ogni altro giocatore in campo.
- Antonio Candreva e Stefano Sensi sono stati i due giocatori della Sampdoria che hanno giocato più palloni.