Dopo averla portata all’Europeo, Szczesny ha già messo le cose in chiaro al debutto: la nazionale della Polonia può contare su di lui. La sconfitta con l’Olanda non fa passare in secondo piano l’ottima prestazione del portiere, protagonista di un intervento che ha negato la rete a Van Dijk e in generale il migliore in campo dei suoi. Un livello di performance così alto da far venire dubbi sulla decisione della Juve, che lo sta accompagnando all’uscita per fare spazio a Di Gregorio.
Le motivazioni che portano alla fine del rapporto tra Szczesny e la Juve sono due: la valutazione economica (per via dello stipendio di 6 milioni e mezzo netti, che diventano il doppio per il costo azienda) e quella tecnica. Thiago Motta, infatti, predilige nel suo progetto un portiere abile a giocare con i piedi: Giuntoli gli ha reperito la migliore espressione possibile sul mercato, considerato che Di Gregorio è l’estremo difensore che nella passata stagione ha fatto più tocchi di palla con i piedi all’interno della propria area di gioco. Il prescelto della Juve guadagnerà 2 milioni a stagione per i prossimi 5 anni, ad affiancarlo sarà Perin che aveva già accettato il compromesso di guadagnare meno all’ultimo rinnovo (1,5 circa) e ora è prossimo a prolungare.
Si fa davvero fatica a rinunciare a uno Szczesny così. Non un caso che ci abbiano pensato in Arabia Saudita, dove continuano a sviluppare il proprio campionato (la Saudi Pro League) provando ad alzare sempre di più il livello delle squadre con dei giocatori di prima fascia. L’erede di Buffon alla Juve è in trattativa con l’Al-Nassr, dove Cristiano Ronaldo - già suo compagno di squadra a Torino - si è mosso per fare da garante all’operazione: la proposta biennale supera la doppia cifra per ciascuna stagione, va circa al triplo dello stipendio percepito alla Juve. La trattativa potrà entrare nel vivo a breve perché il club saudita ha appena lasciato andare David Ospina (all’Atletico Nacional), ma ci sarà da trattare sul prezzo del cartellino: la richiesta della Juve di 5 milioni viene ritenuta alta.
I margini per giungere a una conclusione positiva dell’operazione ci sono tutti, ma per concretizzarla servirà comunque del tempo: il calciomercato in Arabia Saudita infatti apre a metà luglio (il 17), cioè quando l’Europeo sarà già terminato. L’idea della Juve sarebbe quella di fare tutto nei primi giorni di luglio al massimo, così da non far transitare Szczesny dalla Continassa al rientro dalle vacanze e soprattutto permettere a Di Gregorio di poter cominciare l’avventura a Torino sin dal primo giorno di raduno: fissato per il 10 luglio. Intanto Giuntoli attende la prima offerta, che potrebbe spingersi non oltre i 2-3 milioni: la richiesta della Juve resta ferma sui 5, ma la chiave per sbloccare la trattativa può essere l’inserimento di una parte variabile da far maturare al raggiungimento di obiettivi.
Fonte: gazzetta.it