La prima frazione stagionale della Sampdoria si chiude nel peggiore dei modi, con una sconfitta tra mura amiche per mano della neopromossa Lecce. I gol di Colombo e Banda affossano ulteriormente la formazione di Dejan Stankovic, che rimane ancorata alla penultima posizione con soli 6 punti accumulati in 15 giornate. Un bottino misero, che quest'oggi ha mandato su tutte le furie il tifo blucerchiato. La contestazione è partita subito dopo il triplice fischio fino ad esondare nel post-partita. Ma ripercorriamo con ordine gli eventi di Marassi.
Giocatori sotto la curva, poi la contestazione: cosa è successo a Marassi
Dopo che il triplice fischio aveva decretato la quarta sconfitta consecutiva per la Samp, i giocatori si sono presentati sotto la curva blucerchiata. Bombardati dai fischi, i giocatori sono rimasti in silenzio. Un timido tenativo di dialogo, poi le lacrime di Fabio Quagliarella, veterano del club doriano, a sottolineare la delicata situazione.
Ad accompagnare i giocatori fuori dal campo anche diversi cori: dall'"Andate a lavorare" al "Non uscite di qua". Proprio quest'ultimo monito è stato preso alla lettera da un gruppo di rifosi inferociti, che poco dopo ha blindato l’uscita del corsello d’uscita dallo stadio. La richiesta è quella di parlare con la squadra, la minaccia è quella di non far uscire il pullman dallo stadio. La squadra è rimasta chiusa negli spogliatoi per molto tempo, saltando l'appuntamento con la stampa.
Il presidio dei tifosi fuori dallo stadio si è prolungato per due ore, fino allo scioglimento del gruppo da parte delle forze dell'ordine. La contestazione era stata portata avanti da circa duecento individui, che tuttavia non sono riusciti ad ottenere un confronto faccia a faccia con giocatori o dirigenti.
Da Stankovic al passaggio di proprietà, quante incognite
Dejan Stankovic, espulso nell'ultima gara col Torino, ha seguito la gara dagli spalti. La sua panchina è in bilico: il serbo si è detto disposto a farsi da parte. Il presidente Lanna però, lo ha confermato nel prepartita: "Le esternazioni del mister sono state date dalla situazione e dalla partita in cui c’è stata anche espulsione. Massima fiducia andiamo avanti sicuramente con lui”. In bilico anche la situazione societaria: " Non deve essere un problema per i giocatori. Hanno tutto quello che serve per giocare a calcio e fare il loro mestiere. Non devono essere toccati. La sosta spero possa essere un’occasione per preparare il campo a un’eventuale successione, nei prossimi giorni spero qualcosa accada”, ha commentato Lanna.