Non si nasconde, Thiago Motta. Dopo il 3-0 incassato a Norimberga dai padroni di casa alla prima uscita bianconera, il nuovo tecnico della Juve ha commentato a caldo il suo debutto ufficiale: "Non siamo riusciti a entrare nel gioco, a controllare il gioco. All'inizio del secondo tempo è andata molto meglio. Dovevamo andare a trovare il pareggio e secondo me poteva cambiare la partita. Ma non è un alibi, penso che si debba e si possa fare meglio. In generale, al di là del risultato, abbiamo fatto una buona preparazione". Sul possesso palla, cardine del gioco di Motta ma che oggi si è visto solo a sprazzi: "Possiamo controllare meglio, giocare meglio nella metà campo avversaria, allungare la fase di possesso per organizzarci e stancare anche l'avversario prima di trovare lo spazio dove possiamo attaccare. All'inizio del secondo tempo, a tratti, abbiamo fatto bene. Nel primo, no. Poi ci siamo disorganizzati andando avanti e abbiamo lasciato la possibilità agli avversari di trovare spazi".
Per Thiago, qualcosa da salvare c'è: "L'inizio del secondo tempo, in cui siamo riusciti a dominare l'avversario, creando e senza lasciarli ripartire. Questa è la nostra idea. Dobbiamo essere capaci di farlo più tempo possibile". Il tecnico bianconero non attribuisce la prestazione negativa alla preparazione atletica, sostenendo che "ci siamo preparati bene, è normale che in questo periodo i giocatori facciano più fatica: si allenano più del solito. Però la sconfitta di oggi fa bene, se presa nel modo giusto. Siamo in una fase in cui dobbiamo migliorare sicuramente e in fretta, continuando a lavorare nello stesso modo, con la stessa intensità che ho visto in questi giorni. Il punto positivo di questo ritiro sono stati i giorni insieme e il lavoro insieme". In un ruolo insolito, almeno rispetto al passato, si è visto Weah, che ha conquistato il calcio di rigore - poi sbagliato da Vlahovic - ed è stato tra i più propositivi: "Io non ho l'idea di farlo giocare terzino, ma so che posso contare sulla sua disponibilità. Dà varietà nelle scelte, sono contento di quanto visto da lui oggi. I giovani? Mi sono piaciuti tutti, non è giusto dirne uno. Vedremo chi riuscirà a mantenere il livello per restare con noi. Soulé mi ha chiesto di non partecipare e mi è sembrato giusto rispettare la sua decisione. Ma non ho nessun dubbio: costruiremo una squadra competitiva. I nuovi arriveranno al momento giusto...".
Fonte: Gazzetta.it