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Calcio

Thiago Motta sfida la "sua" Juve. E ha già lo staff per il grande salto

Matteo Dalla Vite
Thiago Motta sfida la "sua" Juve. E ha già lo staff per il grande saltoN/A
La domanda è chiara, diretta, senza bisogno di prendere la tangenziale: Thiago, nella sua testa ha già deciso o sarà decisivo l’incontro con Saputo della prossima settimana? Risposta che va diretta al centro del villaggio senza però dire di quale villaggio si tratti. "Non ho preso alcuna decisione né ho firmato niente con nessuno: la settimana prossima vedrò Saputo e quando chiacchiereremo arriveremo a una decisione. Ho massimo rispetto per il club, il presidente, i giocatori e i tifosi. Sarà una decisione che verrà presa assieme e presto saprete".   Di certo Thiago Motta, alla Juve, si porterebbe i suoi magnifici 6, ovvero il proprio staff col quale lavora in sintonia totale da tempo e che ha “trovato” e assemblato nel corso della propria carriera. I suoi vice sono due: uno per la parte atletica Simon Colinet – che conosce dai tempi del PSG, era il terzo preparatore atletico –, quello che negli allenamenti urla indicazioni più di tutti; l’altro è Alexandre Hugeux, il suo vice tattico, quello al quale Thiago si avvicina durante la partita: in passato, prima di andare in Liguria insieme con Thiago, allenava il Lione Under 19 femminile e con Thiago si erano conosciuti già nell’Under 19 del PSG. Heugeux ha sostituito due volte Thiago in panchina (squalificato): ha sempre vinto, una volta ai tempi dello Spezia e l’altra contro il Sassuolo guidando il Bologna. Fra i magnifici 6 c’è anche il cognato di Thiago: si chiama Flavio Francisco Garcia e ha sposato la sorella del tecnico; assieme ad Alessandro Colasante, che Thiago ha conosciuto al Genoa, formano i match-analyst fissi in tribuna. Poi, i due preparatori dei portieri: il più teorico è Alfred Dossou Yovo che in Francia individuano come colui che ha fatto diventare “grande” Mike Maignan, Areola e Louchet; accanto a lui c’è un ragazzo, 28 anni, Iago Lozano, argentino, tifoso del Newell’s che ha cominciato ad allenare i portieri nel 2018 al Villarreal dopo aver parato nella terza divisione spagnola. Ecco: sono loro i magnifici 6 che seguiranno Thiago. Lo seguirebbero ovunque, ovviamente. Poi, ci sono Nicolò Prandelli (figlio di Cesare e che già lavorava con Sinisa Mihajlovic) e Paolo Aiello: loro, probabilmente, resteranno a Bologna. A prescindere dal viaggio di Thiago, pare. In tutto questo, Bologna e Juventus lottano per il terzo posto, lottano per l’allenatore, lottano con la panchina bianconera diversa da quella di tre giorni fa ("Montero ha fatto il Corso con me, grande stima, persona fantastica" dice Thiago) e ricordando anche la gara d’andata quando un rigore solare (Iling Junior-Ndoye) non venne dato. "Siamo tutti impegnati a convincere Thiago a proseguire con noi e lui ha sempre detto di trovarsi bene a Bologna – ha detto l’a.d. Claudio Fenucci a Radio24 -: la prossima settimana ci sarà la risposta finale". Le speranze dei bolognesi di rivedere Motta l’anno prossimo sulla panchina rossoblù via via si stanno sgretolando. Thiago dice: "Godiamoci il momento perché arrivare terzi sarebbe una cosa fantastica" e il Bologna si presenta alla sfida senza Zirkzee, ovvero il fuoriclasse che assieme a Calafiori è uno dei due ragazzi con i quali Giuntoli vorrebbe accontentare il nuovo tecnico.  Di certo la sceneggiatura di questa penultima giornata di campionato l’ha scritta il diavolo. O un simpatico buontempone. Perché Bologna e Juventus (appuntamento a domani sera, Dall’Ara praticamente esaurito) arriva nel bel mezzo di un viaggio che sarà fatto dal tecnico da Bologna a Torino senza che Motta lo confermi. "La mia riconoscenza – racconta Thiago – sarà eterna per il Bologna in Champions ho tutto in testa, quali sarebbero le cose da fare e gli errori da non commettere più. Se mi dispiacerebbe lasciare questi giocatori? Io sono un padre geloso, sì". Poi è chiaro che la Juve pensi a Zirkzee ("Se giocherò la Champions col Bologna – dice dal paddock a Imola -? Per ora sì, non so altro, si vedrà dopo le vacanze...") e Calafiori, ma il resto è in divenire: niente di firmato e niente di deciso, ma le voci-Juve hanno uno spessore sempre più consistente. Detto che Joey Saputo è straconvinto di poter riuscire a convincere Motta a restare, va sottolineato che l’incontro avverrà fra martedì e giovedì, nel senso che per mercoledì ci sarà la sfilata della squadra in pullman per la città. A quel punto, quando Motta parla del fatto che "lo comunicheremo" qualcosa di congiunto arriverà. Il tutto mentre Giuntoli crea il domani bianconero.