Sei milioni di euro spesi dal Venezia, per battere la concorrenza di Genoa e Celtic Glasgow e regalare a Paolo Zanetti un attaccante valido e completo.
Thomas Henry, francese classe 1994, è uno dei volti nuovi di questa Serie A TIM. Un ragazzo forte fisicamente (è alto 192 centimetri) che in Belgio si è messo in luce, mettendo a segno ben 36 reti nelle ultime due stagioni di Jupiler League con la maglia del Leuven.
I tre gol in sole quattro presenze con cui ha cominciato l’annata 2021/22 hanno definitivamente convinto i veneti ad acquistarlo per dare più energia e alternative ad un attacco già molto interessante.
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Ruolo, qualità e caratteristiche tecniche
Attaccante centrale, solido, bravo di testa, coordinato. Henry è una prima punta a tutti gli effetti. Il fisico lo agevole sui palloni alti e nella rosa veneta rappresenta un unicum. Si giocherà le sue chance come punta centrale nel 4-3-3 di partenza di Zanetti.
La carriera in pillole
Henry è cresciuto nei sobborghi di Nantes e nel 2015 (a soli 21 anni) è anche riuscito ad esordire in Ligue 1 con il club francese allenato da Michel Der Zakarian. Le sue fortune però sono iniziate in Belgio, prima con il Tubize nella Proximus League (11 reti nel 2018/19), l’equivalente della nostra Serie B, poi nel Leuven , dove ha incantato la Jupiler League, segnando con continuità e mostrando quella cattiveria insita nei grandi attaccanti d’area di rigore.
Fortissimo nel gioco aereo, bravo a colpire con il suo destro: in terra fiamminga Henry ha mostrato tutto il suo repertorio e si è fatto notare anche dai club italiani.
Perché può essere utile al Venezia
Henry ha caratteristiche completamente differenti da Forte, Aramu, Johnsen e Okereke.
Ama stare in mezzo all’area, è abile nei cross dalle corsie laterali, è bravo a difendere la palla. Una soluzione che il Venezia in casa non aveva e che permette a Zanetti di impostare diverse tipologie di azioni offensive.
Cosa attendersi dal primo anno in Serie A TIM
Tutto dipenderà da quanto spazio gli sarà riservato. Henry vede e sente la porta e in un calcio molto fisico come quello italiano può anche imporsi. Con il Leuven ha messo insieme 45 gol e 12 assist in 79 partite: numeri che testimoniano le sue qualità.
Nelle gerarchie iniziali non parte per essere nell’11 tipo di Zanetti, ma potrebbe non essere una meteora e col tempo potrebbe anche conquistarsi una maglia da titolare. E a quel punto anhe segnare alcuni gol.